Oggi, vi proponiamo un viaggio sensoriale alla scoperta di un secondo piatto tipico della Sicilia: le sarde a beccafico. Un nome curioso che cela una storia affascinante. In passato, i "beccafico" erano degli uccelli migratori molto apprezzati dai nobili siciliani. Il popolo, per non essere da meno, escogitò un'ingegnosa alternativa: utilizzare le sarde, un pesce abbondante e dal costo accessibile. Nasce così un piatto che, pur con ingredienti semplici, conquista il palato con la sua esplosione di sapori.
Ingredienti:
Sarde fresche, pangrattato, uvetta, pinoli, acciughe sott'olio, prezzemolo, zucchero, olio extravergine d'oliva, miele di acacia, succo d'arancia e foglie di alloro.
Preparazione:
Se le sarde non sono già pulite, procedete con la pulizia. Sciacquatele sotto acqua corrente e eliminate le squame, l'eviscerazione e la testa. In una ciotola capiente, mescolate il pangrattato tostato, l'uvetta ammollata e strizzata, i pinoli, le acciughe tritate, il prezzemolo, lo zucchero, un pizzico di sale e pepe. Aggiungete un filo d'olio per amalgamare il composto. Disponete le sarde aperte a libro su un piano di lavoro. Distribuite il ripieno su ogni sarda e arrotolatela delicatamente per formare un involtino. Ungete una pirofila e adagiatevi le sarde farcite, disponendole in file ordinate.
Tra un rotolino e l'altro, inserite qualche foglia di alloro. Ricoprite la superficie con il ripieno avanzato. In una ciotola, mescolate il miele di acacia, il succo d'arancia e l'olio extravergine d'oliva fino a ottenere un'emulsione omogenea. Preriscaldate il forno a 200°C in modalità statica. Distribuite l'emulsione sulle sarde e cuocete per circa 20-25 minuti. Sfornate le sarde a beccafico e lasciatele riposare per qualche minuto prima di servirle. Accompagnatele con un contorno di verdure fresche o una semplice insalata.
