Il risultato del referendum costituzionale in merito alla riforma supportata dal Governo Renzi va analizzato anche nel territorio di Mazara del Vallo dove il No ha vinto con il 72,41% dei voti validi (21.161). I SI sono stati invece appena 5.838 preferenze pari al 27,59%. Le schede bianche sono state 40, quelle nulle 169.
Il risultato mazarese è andato oltre i primi exit poll a livello nazionale e delle percentuali definitive: insomma una vera debacle del fronte del SI, del Pd, e soprattutto dei renziani di ogni ordine e parte.
La buona affluenza dei mazaresi alle urne può certamente permettere un'analisi politica del voto e tal fine riportiamo alcuni risultati provenienti da sezioni sparse in Città dove già avvenuto lo scrutinio.Nella sezione 30 : NO 415, SI 162, Bianche 0, nulle 4.Nella sezione 15: NO 385, SI 134, Bianche 4, nulle 3Nella sezione 10: NO 99, SI 55, Bianche 0, Nulle 1Nella Sezione 6: NO 148, SI 22.Nella Sezione 39: NO 249, SI 103Nella Sezione 1: NO 184, SI 102, Bianche 0, Nulla 1.Nella Sezione 8: NO 229, SI 170, Bianche 0, Nulle 1Nella sezione 28 (Borgata Costiera). Votanti 193 NO 156, SI 36, Nulle 1
In tutte le 50 sezioni della Città è stata rilevata la vittoria schiacciante del NO superando il 70% delle preferenze degli elettori: più di 15.000 mazaresi hanno votato NO, meno di 6.000 i SI.
La vittoria del NO ha dei riscontri politici in Città. Intanto bisogna dire che il Sindaco Cristaldi, il suo entourage, la sua maggioranza in Consiglio (che ha preso la tessera di Fratelli d’Italia) non hanno, almeno ufficialmente, lavorato per il NO. Chissà forse per opportunismo...
Il Pd mazarese invece ha lavorato molto per il SI costituendo un comitato da hoc. Il risultato però è stato tutt’altro che soddisfacente considerato che lo stesso partito era stato quello più votato alle Amministrative 2014 e che per sponsorizzare il SI in queste settimane la stessa segreteria cittadina del Pd ha ricevuto le visite di esponenti nazionali (L’on. Giachetti ed i sottosegretari Faraone e Lotti) e le numerose visite di esponenti regionali (l’assessore regionale Gucciardi in primis) che hanno fatto tante promesse che non hanno avuto appeal da parte soprattutto dei giovani mazaresi.
Alcuni consiglieri comunali hanno invece lavorato tanto per il fronte del NO. Li abbiamo sentiti subito dopo l’esito del referendum.
Nicola La Grutta (M5S): “abbiamo preso atto che Mazara ha risposto alla grande scegliendo la Costituzione. Da parte di tutto il Movimento 5 Stelle un grazie. Hanno vinto i cittadini mazaresi che hanno scelto la nostra Costituzione che garantisce l’equilibrio fra i tre poteri. Il dato politico è chiaro: il popolo italiano ha detto NO ad una proposta del Pd. La Costituzione è di tutti e non deve essere fonte di divisioni del Paese o di forzature”.
Francesco Foggia (PSI): “Questo risultato rappresenta la vittoria del popolo italiano. La Costituzione non si tocca. A cascata dopo le dimissioni di Renzi si dovrebbe dimettere tutta la classe dirigente del partito, e delle segreterie regionali ed anche locali. Hanno fallito. A Mazara il NO ha avuto un grandissimo risultato. I mazaresi hanno capito e punito l’arroganza. Il Pd mazarese, partito più votato alle Amministrative 2014, dovrebbe prendere atto della debacle. Piuttosto che stare a presidiare facebook ed organizzare riunioni al chiuso, e missioni della speranza solo nel periodo elettorale con promesse, dovevano scendere in piazza e sentire la gente e fare gli interessi veri della nostra Città a partire dalla difesa della radioterapia nel nostro nuovo ospedale”.
Giorgio Randazzo (Scelta Libera): “Credo che la segreteria Pd di Mazara del Vallo debba tenere in forte considerazione il dato del voto in Città. Settimane di campagne elettorale non sono bastate a mitigare lo schiacciante dato nazionale, anzi la forbice si è allargata grazier amolti giovani che sono andati a votare, questo dovrebbe far riflettere la maggioranza che governa. A Mazara il dato referendario, oltre a confermare quanto avvenuto a livello nazionale con tutte le ragionevoli considerazioni, assume un’ulteriore sfaccettatura. La mancanza di credibilità dei volti che rappresentano quella parte del Pd a sostegno di Renzi, Crocetta, di un ospedale non adeguatamente difeso e dalle gaffe sull’escavazione del porto”.
Concludendo, chi scrive ribadisce che la propria idea in merito alla Riforma Boschi e questa non è certamente quella di Renzi, Grillo, Brunetta, Berlusconi, Salvini, Meloni etc.. ma va ricercata nella difesa di una Carta Costituzionale, quella scritta del 1948 dai rappresentanti di tutte le forze antifasciste, che è bellissima: andrebbe soltanto ben applicata soprattutto da chi rappresenta il popolo italiano e non i propri interessi...
Francesco Mezzapelle
05-12-2016 2,00
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