Continua la querelle sulla gestione della raccolta rifiuti. Ultima novità in ordine cronogico è la risposta del sindaco Nicola Cristaldi ad una nota di diffida della Regione. Ecco quanto si legge nella nota odierna: "mi chiedo come sia possibile che una Regione sia potuta finire in mano a tanta sufficienza.
Il Dipartimento regionale Acque e Rifiuti ci ha inviato una nota di diffida rispetto al provvedimento da noi emanato, in sostituzione della Società d'ambito, per pagare direttamente gli emolumenti ai lavoratori dell'Ato Belice che prestano servizio presso il Cantiere Mazarese. Ho risposto in modo cortese. Ho fatto notare lo svarione che l'estensore della nota ha commesso. Io non ho adottato alcun provvedimento in forza dell'art. 191 del testo unico ambientale per il pagamento degli emolumenti. Né avrei potuto farlo. Il mio provvedimento, nella veste di ufficiale di Governo al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, è stato adottato in forza degli articoli 50 e 54 del testo unico degli enti locali! Il nostro provvedimento, pertanto, è pienamente legittimo".
Lo ha dichiarato il Sindaco di Mazara del Vallo on. Nicola Cristaldi, annunciando di avere inviato alla Regione Siciliana e per conoscenza al Prefetto di Trapani ed al Ministero dell'Ambiente una nota di risposta alla lettera inviata dal Dipartimento regionale Acque e Rifiuti.
"Una più attenta lettura dell’atto - si legge nella lettera - non avrebbe indotto l’estensore della nota che si riscontra a richiamare l’art. 191 del TUA, che prevede la possibilità di emettere ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, e di cui non si fa assoluta menzione... L'Ordinanza in questione è assolutamente legittima e rispondente alle esigenze di carattere emergenziale sia in ordine alla salute che all'ordine pubblico. Infine vale la pena di riferire - conclude la lettera del Sindaco Cristaldi - che avendo appreso che la Società d’Ambito ha provveduto al pagamento delle mensilità ai propri lavoratori richiamate nell’Ordinanza, sono venuti meno gli effetti della stessa".
Nei giorni scorsi il Direttore del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti aveva inviato una diffida nei confronti del sindaco di Mazara Nicola Cristaldi e del liquidatore della Belice Ambiente Nicola Lisma. “Va escluso – si legge nel documento del direttore generale Domenico Armenio – che, attesa la natura emergenziale del provvedimento adottato (l’ormai famoso articolo 191 per la raccolta in emergenza, ndr), il Comune di che trattasi possa provvedere in via diretta al pagamento dei dipendenti proveniente dalla Belice Ambiente S.p.A. ed utilizzati nel proprio territorio, neanche a titolo di acconto”; il comune di Mazara del Vallo è stato quindi diffidato “a rivedere la propria posizione” sull’ordinanza contingibile ed urgente.
La domanda che molti si pongono è però questa: perchè l'Amministrazione non ha saldato quanto dovuto alla Belice Ambiente iniziando un braccio di ferro con il commissario Sonia Alfano? Infine, il Comune non può provvedere a pagare diretrtamente i dipendenti della Belice Ambiente.
Francesco Mezzapelle
11-05-2015 12,00
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