Portaborse fittiziamente dipendenti

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Dicembre 2015 16:21
Portaborse fittiziamente dipendenti

La regione Sicilia ha una quantità enorme di dipendenti, centomila compresa la sanità, spesso inutili e molti in soprannumero, assunti con meccanismi che qualcuno ha definito di scarsa o nulla trasparenza.

Pur tuttavia, in tre anni di governo Crocetta, gli assessori regionali hanno fatto ottocento nomine per la composizione degli uffici di gabinetto, ricorrendo al personale non dipendente. Fra questi spiccano candidati non eletti, consiglieri comunali, esponenti politici e storici portaborse (legittimo? Certamente, però opinabile sul piano etico).Stessa cosa vale a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, dove fra i dipendenti dei gruppi parlamentari, i segretari particolari dei deputati sono centinaia, scelti fra amici e dirigenti politici.E’ penoso e irritante assistere a queste assunzioni che comportano un costo notevole per le casse regionali, già vuote.

Per inciso sono nostri soldi dati in gestione a personaggi a cui difficilmente conferiremmo la carica di amministratore di condominio (con il dovuto e dichiarato rispetto per questa professione onorevole). Perché non scegliere questi collaboratori attingendo all’enorme quantità di dipendenti regionali? Forse gli stessi sono troppo oberati da attività a cui non si può rinunciare?Ancora più grave è il fatto che questa massa di portaborse è priva di un effettivo controllo sulla presenza e sul tipo di lavoro svolto.

Sembrerebbe pertanto verosimile supporre che talune nomine siano frutto di autorevoli segnalazioni e che spesso si trasformino in assunzioni fittizie, cioè solo sulla carta, senza che il dipendente sappia in quale ufficio sarà destinato e addirittura senza essersi mai presentato al lavoro, ma con lo stipendio canalizzato sul conto corrente.Siamo però sicuri che i nostri solerti amministratori mai permetterebbero simile scempio di danaro pubblico. Potremmo chiedere di averne evidenza, magari con una commissione di indagine, i cui risultati siano divulgati secondo i principi di trasparenza? Attendiamo un segnale dal “Palazzo”.In Sicilia paghiamo l’addizionale IRPEF più alta d’Italia, per mantenere privilegi inconcepibili.Centro Studi “La Voce”Il PresidenteGeom.

Girolamo Pipitone

26/12/2015

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza