Petrosino. Dagli appelli sui social alla solidarietà: Giusy Barraco può tornare a danzare grazie a una nuova carrozzina

La carrozzina è stata realizzata appositamente per lei dal Centro ortopedico Di Francesco di Marsala.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
01 Febbraio 2025 11:59
Petrosino. Dagli appelli sui social alla solidarietà: Giusy Barraco può tornare a danzare grazie a una nuova carrozzina

Buone notizie finalmente per Giusy Barraco, la campionessa prima di nuoto e ora nella danza che, dopo tanti appelli sui social inascoltati, ha avuto una nuova carrozzina da ballo, più leggera e adatta alle sue esigenze con la quale potrà partecipare alle competizioni nazionali e internazionali.

Giusy vive a Petrosino, da circa dieci anni le è stata diagnosticata una malattia degenerativa. 

Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute si sono aggravate e la sua vecchia carrozzina non le permette più di esibirsi e competere in questa disciplina che tanto ama. Nonostante molti dei suoi appelli siano andati a vuoto, non si è persa d'animo. Così, dopo l’ennesimo post sui social in cui chiedeva un aiuto economico per acquistare una nuova sedia a rotelle da ballo, è stata contattata da Annalisa Schillaci, presidente dell’associazione di Catania “Ultreya Pedara”, che ha accolto la sua richiesta donandogliela.

La nuova carrozzina, appositamente progettata per Giusy e realizzata dal Centro ortopedico Di Francesco di Marsala, l’è stata consegnata qualche giorno fa propa Marsala dalla vicepresidente dell’associazione catanese, Alessandra Di Stefano, accompagnata dal Comitato provinciale Misericordie di Catania. Finalmente, Giusy ha potuto realizzare il suo sogno, che in altre parti d’Italia viene supportato da sponsor privati e no. “Ero emozionata, sentendola così leggera pensavo di avere nuove gambe che mi permettevano di danzare con più facilità, di girare senza più sforzo. È stato bellissimo perché è sempre complicato ottenere le cose, e noi non chiediamo la luna ma solo degli strumenti che possano facilitarci nella vita quotidiana e permetterci di coltivare le nostre passioni, come fanno tutti”, mi racconta entusiasta.

La stessa gioia provata dall’associazione che in un post social ha scritto: “Per noi è un immenso onore poter sostenere e partecipare al sogno di Giusy, che come tante altre persone lotta ogni giorno per rendere lo sport inclusivo”. Alcune volte Giusy ha pensato di non farcela e, nei momenti di maggiore sconforto, anche di rinunciare al suo sogno ma questo l’avrebbe privata dell’unica cosa che le permette di dimenticare i dolori, la malattia e i problemi che ci sono ogni giorno, e non sarebbe stato giusto. Per fortuna, la sensibilità di qualcuno ha impedito che questo avvenisse.

(Foto del nostro archivio)

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