L'on. Toni Scilla (direttore Agripesca nazionale) accompagnato dall'armatore Costantino Giacalone (presidente di Agripesca Mazara) ha ieri partecipato a Roma ad un tavolo di confronto con il ministro Francesco Lollobrigida (MASAF) con le Associazioni di categoria e i sindacati. "È stato un incontro positivo -ha sottolineato Scilla- che conferma come questo Governo, come dimostrato con il no (unico Paese Europeo) al Piano UE della Pesca, si stia impegnando. Adesso però servono provvedimenti concreti che riportino dignità ad un settore primario ad oggi mortificato".
L'ex assessore regionale alla Pesca e Agricoltura così spiega: "in primis bisogna modificare il decreto sulla pesca del gambero rosso m, la sua pesca non deve esser limitata dalle GSA. Altra preoccupazione il provvedimento per l'arresto definitivo dei natanti. Nel Mediterraneo già raggiunto plafond sullo sforzo di pesca; siamo d'accordo a demolizioni solo se anche costruzioni di nuovi natanti". Scilla così continua: "Necessitano atti consequenziali su diverse questioni. La pesca non può e non deve morire”.
Durante il confronto affrontata anche la questione della ZEE libica che di fatto ha chiuso la possibilità di pescare in quegli areali internazionali storici del gambero rosso, Scilla ha così sottolineato: "abbiamo chiesto al Ministro di riprendere il Trattato di Amicizia e Cooperazione stipulato nel 2008, lì ci sono le basi per una cooperazione sulla pesca ma anche sulla ricerca. Insomma, su diverse questioni aspettiamo atti consequenziali dal nostro Governo e dall'Ue perché -come pure scritto in uno striscione nella manifestazione- la pesca non deve morire" (in foto da dx on.
Toni Scilla, Ministro Francesco Lollobrigida, Costantino Giacalone Agripesca Mazara)
Francesco Mezzapelle