Pesca, il sindaco Quinci e alcuni armatori in trasferta a Roma presso il Masaf

L’incontro presso il Dipartimento Pesca per discutere dei problemi della marineria mazarese in stato di agitazione

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Gennaio 2023 17:34
Pesca, il sindaco Quinci e alcuni armatori in trasferta a Roma presso il Masaf

Oggi il sindaco Salvatore Quinci insieme ed una rappresentanza dell'organizzazione "Armatori Liberi Mazara" sono stati a Roma presso il Dipartimento Pesca del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per discutere dei problemi della marineria mazarese. La delegazione mazarese ha incontrato il direttore generale della Pesca e dell'Acquacoltura del Masaf, Riccardo Rigillo, e il sottosegretario di Stato, Patrizio La Pietra. “La collaborazione con le istituzioni nazionali è tanto costante -sottolinea il primo cittadino mazarese- quanto necessaria per proteggere i nostri pescatori e tutto il settore ittico e, al contempo, proporre soluzioni concrete. Ringrazio il diretto Rigillo e il sottosegretario La Pietra". (in copertina foto al termine della riunione).

Nei giorni scorsi armatori, comandanti e semplici pescatori riuniti nel porto di Mazara del Vallo avevano proclamato lo stato di agitazione del comparto. Attraverso una nota inviata alle istituzioni nazionali, regionali e locali era stato proprio il presidente di “Armatori Liberi Mazara”, Maurizio Giacalone, ad ufficializzare lo stato di agitazione. Molti dei circa settanta pescherecci che compongono la flotta dopo capodanno, al contrario degli altri anni, sono rimasti ormeggiati in porto, e lo saranno finchè la situazione non migliorerà considerate le gravi difficoltà che attanagliano il comparto. “A parte il problema del costo del gasolio che è sempre alto (circa 0,85 euro al litro), un grosso problema –spiegò lo stesso Maurizio Giacalone in una riunione presso il porto di Mazara

è rappresentato dalla mancata risposta delle istituzioni, a tutti i livelli, in merito a diverse questioni fondamentali per la sopravvivenza del comparto, vedi in primis i divieti, imposti dal Governo italiano e da Paesi rivieraschi, di potere pescare in alcuni areali internazionali del Mediterraneo. L’ultima questione che preoccupa molto i pescatori riguarda infatti il nuovo regolamento dell’Unione Europea, il n. 2495 dello scorso 14 dicembre, che di fatto istituisce, a seguito di un accordo del precedente Governo italiano con la Grecia, di una “zona economica esclusiva” nelle acque internazionali davanti le coste elleniche che delimita soltanto sei-sette zone di pesca nelle quali possono pescare un massimo di 28 pescherecci italiani; in pratica vengono ulteriormente ristrette le zone di pesca del gambero rosso, ma non solo, nel Mediterraneo dopo che da qualche anno il nostro Paese ha vietato ai motopesca mazaresi di pescare nell’areale internazionale (Gsa 21) davanti la Libia.

“Quali pescherecci mazaresi possono pescare nella ZEE greca? Quali criteri utilizzati? Questo, fra le tante altre questioni, sono state sollevate al Dipartimento Pesca del Masaf. Altre incertezze pendono come una spada di Damocle sul futuro del comparto, a partire dai nuovi “piani di gestione” ove si prevedono nei prossimi due anni in diverse zone di pesca del Mediterraneo la ripartizione delle quote per la cattura del gambero rosso, viola, e rosa; anche in questo ambito l’armamento mazarese auspica maggiori chiarimenti ed una maggiore interlocuzione.

Gli armatori lamentano il prolungamento dei fermi pesca obbligatori ed aggiuntivi per i “giorni” di recupero” che causano usura a tutte le attrezzature da pesca e al peschereccio stesso con la necessità di affrontare grossi costi di manutenzione per evitare danni maggiori. Un altro annoso problema è quello delle agguerritemarinerie dei Paesi nordafricani che esercitano un’agguerrita concorrenza sui mercati pescando le stesse specie ittiche nelle stesse acque internazionali con costi di armamento molto più bassi (il gasolio a circa 25 centesimi al litro) e senza vincoli comunitari.

Infinela questione relativa ad alcuni progetti per la creazione di parchi eolici offshore nel Mediterraneo centrale, proprio nel bel mezzo di alcune zone di pesca storicamente battute dai pescherecci mazaresi. In quell’incontro al porto di Mazara partecipò anche il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, il quale annunciò la convocazione in Comune di un tavolo tecnico con tutti i rappresentanti del settore della pesca, dagli armatori ai lavoratori, per decidere insieme iniziative ed incontri con istituzioni regionali e nazionali.

Siamo pronti – concluse Quinci- anche a sostenere una ‘battaglia’ per la difesa della nostra identità produttiva di fronte al nuovo Ministero della Sovranità Alimentare”.

Francesco Mezzapelle   

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