Parco eolico off-shore. Strano silenzio dallo Stato. Giacalone: “la Regione faccia la sua parte”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Dicembre 2013 08:53
Parco eolico off-shore. Strano silenzio dallo Stato. Giacalone: “la Regione faccia la sua parte”.

"Il silenzio da parte del Governo nazionale non ci fa ben sperare ma teniamo alta l'attenzione. Il Governo regionale sostenga coi fatti la volontà di un territorio". Così il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone è intervenuto sulla questione relativa al progetto

(che prevede un investimento di circa 500 milioni euro) di parco eolico off-shore presentato dalle società Tozzi Renewable Energy, Tre spa e Bbc Power.

Durante la terza ed ultima conferenza di servizio, lo scorso 3 settembre presso la Capitaneria di porto di Mazara, erano pervenuti gli ultimi pareri in merito all'installazione a circa due miglia dalla costa fra tra Capo Feto (Mazara) e Punta Biscione (Petrosino) di 48 pale eoliche, alte 150 metri di cui 90 metri in emersione; insomma un'opera di un notevole impatto paesaggistico-ambientale in un'area dove resiste ancora l'alga "posidonia" e di interesse per la piccola pesca.

Riassumendo ecco i pareri. Parere negativo ha espresso, attraverso l'assessore alle Attività Produttive Francesca Ferro, il Comune di Mazara del Vallo, lo stesso tipo di parere è stato fornito dal Demanio Marittimo; assente ancora il Genio Civile Opere Marittime. Nonostante le dichiarazioni di contrarietà al progetto del presidente Rosario Crocetta, dell'assessore al turismo Michela Stancheris, e dell'assessore al Territorio ed Ambiente, Mariella Lo Bello (foto 2), i dirigenti dell'Arta, intervenuti alla riunione, non hanno fornito alcun parere adducendo la motivazione di non competenza circa l'area marina relativa al progetto (spetterebbe allo Stato) e sulla parte urbanistica. Altro parere mancante quello della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali perché il progetto mancherebbe di dettagli sulla paesaggistica.

Parere negativo al progetto era stato già dato dal Comune di Petrosino, Cnr, Capitaneria di Porto, Arpa, Asp di Trapani, Provincia di Trapani.Nonostante il "niet" espresso ai microfoni dal Governo Siciliano con i suoi massimi esponenti ha fatto riflettere molto la mancata presa di posizione dell'Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente nel corso della terza, e decisiva, conferenza di servizi; ambigua anche la posizione della Soprintendenza BB.CC. di Trapani.  

La questione è pertanto aperta e si profila un "braccio di ferro" qualora, come ipotizzato dall'assessore regionale Lo Bello, vertici ministeriali decidessero di avallare gli interessi di una multinazionale dell'energia senza l'assenso dei cittadini siciliani. A proposito il Comitato "No Parco Eolico" di Petrosino aveva consegnato una petizione con migliaia di firme per dire no al progetto, a Petrosino vi è un fronte unito a partire dal sindaco Gaspare Giacalone pronto a battagliare insieme ai suoi cittadini a difesa del territorio ed anche in sede giudiziaria avendo evidenziato in sede di conferenza di servizio le molte lacune del progetto presentato dalle ditte proponenti.

Stamani abbiamo contattato telefonicamente il sindaco Giacalone (in foto 3- al centro con i manifestanti anti parco eolico)  il quale ha sottolineato: "novità non ve ne sono ma rimaniamo molto all'erta sulla questione. Ed aspettiamo decisioni dai Ministeri di competenza, quello delle Infrastrutture e dell'Ambiente che hanno ricevuto i verbali delle conferenze di servizio ed una nostra memoria; la documentazione è in possesso dei nostri parlamentari locali sia alla Regione che a Roma. Il silenzio credo che sia sintomatico della burocrazia che vige in questo Paese".

Una cartina tornasole? "Ad ogni modo –ha aggiunto Giacalone- questa vicenda rappresenta la "cartina tornasole" per capire se la politica a Roma, ed il Governo Letta, rispetta la volontà dei territori o fa gli interessi di grosse lobby economico-finanziarie".

Giacalone ha così concluso: "una decisione finale a favore del progetto sarebbe un precedente molto pericoloso e non solo per il nostro comune di 7000 abitanti il cui territorio è sotto attacco da parti fra loro diverse, e con interessi peraltro divergenti, ma decise tutte a non rispettare la volontà degli abitanti. A Petrosino infatti –ha affermato infine il sindaco- ultimamente non ci facciamo mancare niente, ricordo la questione del complesso di Lido Torrazza autorizzato prima del mio insediamento a sindaco, il ritorno della Distilleria Bertolino negli impianti ex Trapas e che ha richiesto l'emissione di fumi, la questione appunto del parco eolico off-shore e, in ultimo ma non meno importante, le vicende legate alla raccolta dei rifiuti da parte della Belice Ambiente".

28-12-2013 9,40

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