​Pantelleria per San Fortunato. Una intera giornata dedicata al Santo Patrono

Ecco come si é svolta la giornata

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Ottobre 2024 10:03
​Pantelleria per San Fortunato. Una intera giornata dedicata al Santo Patrono

Si è rinnovata a Pantelleria la festa di San Fortunato, Patrono dell’isola, protettore della gente che va per mare. Una festa molto sentita, celebrata per la prima volta nel lontano 1959, allo stesso tempo religiosa e civile, che rafforza ogni anno il senso di appartenenza alla comunità.

Un’intera giornata di festa ricca di iniziative che ha coinvolto tutte le fasce d’età. Iniziata la mattina presto con la partenza della corsa podistica intitolata ad Amedeo di Savoia Aosta, “La Classica di San Fortunato” si è conclusa con una serata conviviale di cibo e balli.

La Classica di San Fortunato è una gara podistica alla quale potenzialmente possono partecipare tutti. Vengono infatti proposti tre differenti percorsi a differenti livelli di difficoltà: il giro dell’isola di 40,6 km per i più esperti, il percorso di 8,6 km e quello di 3 al quale tutti possono partecipare. Ad aprire e chiudere la gara i ciclomotori del Vespa Club Pantelleria. Organizzata dai soci dell’Atletica Pantelleria è stata messa in sicurezza dal personale della Polizia Municipale e dai volontari della Misericordia.

Nel primo pomeriggio si è poi disputata la Regata di San Fortunato organizzata dal Circolo Velico Isola di Pantelleria. Sei le lance che si sono contese il trofeo sotto un cielo grigio e con un regime di vento importante che ha messo a dura prova gli equipaggi. Ma l’entusiasmo è stato tanto, così come la voglia di divertirsi.

Sempre nel pomeriggio si sono svolte le celebrazioni liturgiche che hanno avuto inizio con la Santa Messa solenne presieduta da don Salvatore Cipri, concelebrata dai sacerdoti in servizio sull’isola, da don Vincenzo Greco, Vicario generale della Diocesi, e dai Padri conterranei Giuseppe Culoma e Salvatore Gabriele in servizio oltremare. Numerosa l’assemblea dei fedeli: presente il Sindaco Fabrizio D’Ancona con altri Amministratori, le Forze dell’Ordine e le Forze Armate. Numerosi anche i rappresentanti delle associazioni civili testimonianza di una comunità attiva e solidale: i presidenti deo Circoli con i loro labari, i rappresentanti di Associazioni di Servizio, di Volontariato Sociale, Culturale e Sportivo.

“Una vera ricchezza dell’isola” ha sottolineato don Cipri che ha riproposto la vita di San Fortunato ricordando il contesto nel quale è nato il legame con l’isola. Un legame che ci riporta alla “paternità di Dio” nei nostri confronti. Un atto di amore che vuole educare e far crescere di fronte ai pericoli della società moderna in crescita frenetica: indifferenza, droga, alcool, assenza di operosità. Pericoli che vanno affrontati insieme, uno accano all’altro sostenendosi a vicenda.

Dopo la celebrazione eucaristica la statua del Santo è stata portata in processione lungo la via che dalla Chiesa Madre porta al Borgo per essere portata in barca e affidare al mare la corona di fiori. Una rinnovata e devota richiesta di protezione per l’isola e per chi in mare lavora, oltre che per ricordare le tante vittime che nel Mare Nostrum trovano la morte senza una degna sepoltura.

La lunga giornata dedicata a San Fortunato si è conclusa in serata con una festa conviviale in piazza organizzata dall’Associazione “La Mulattiera”, grazie al contributo del Comune e degli Sponsor che hanno garantito momenti di allegria per grandi e piccoli: l’Associazione Albero Azzurro, DPlanet, la Scuola di Danza A.S.D. “In punta di piedi”, un Artista di Strada.

Giuliana Raffaelli

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