Pantelleria, insetti urticanti tra la vegetazione. Attenzione a frequentare i boschi dell’Isola

Evitare di portare bambini e animali da compagnia in aree dove ne è stata segnalata la presenza

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Giugno 2024 15:33
Pantelleria, insetti urticanti tra la vegetazione. Attenzione a frequentare i boschi dell’Isola

Sono strani quegli insetti che stanno preoccupando i coltivatori delle aree agricole che confinano con i boschi dell’isola. Ma non si tratta di Processionaria, come in molti ipotizzavano, il lepidottero che dopo aver distrutto parte dei boschi di Pantelleria sta ora attaccando anche la preziosa uva di vite zibibbo. Ad allertare l’Ente Parco è stato Italo Cucci, Commissario dello stesso. Ed ecco subito arrivare il chiarimento da parte dei tecnici del Parco attraverso un comunicato in cui si legge che “il bruco in questione è da riferire ad una falena nota come Orgyia trigotephras, già presente nell’anno passato, in particolare nella zona del Gibele.

Si tratta di una specie polifaga che si nutre su numerose specie vegetali, tra cui quercia o leccio, corbezzolo, lentisco, ecc. Differentemente dal 2023 e in risposta ad un ulteriore boom demografico, l’Orgyia si è mossa anche verso i campi coltivati, cibandosi di qualsiasi cosa che trovi lungo il suo cammino. Le ragioni di questa esplosione sono da ricondurre a molteplici fattori fra i quali la mancanza dei predatori e il clima umido che sta caratterizzando il mese di giugno sia nell'anno passato che in questo”.

Il Parco ha quindi avviato velocemente il monitoraggio della situazione, in stretta collaborazione con Gabriella Lo Verde, professoressa associata nel Settore della Patologia Vegetale ed Entomologia dell’Università di Palermo, referente del Parco per gli studi sulla distribuzione degli insetti impollinatori. La strategia messa in atto sarà quella di eseguire interventi di controllo biologico utilizzando un prodotto a base di Bacillus thuringien sissub specie “Kurstaki”, ossia il ceppo attivo contro i lepidotteri, che sarà applicato irrorando esclusivamente le piante con presenza di bruchi e quelle a loro limitrofe, per minimizzare l’impatto sulla fauna di lepidotteri delle aree coinvolte nel fenomeno.

Ma non bisogna sottovalutarne la presenza, perché il contatto con la pelle può essere molto urticante e recare danni a persone e animali. Seguono quindi avvertenze per evitarne il contatto quando si cammina nelle aree interessate da questo insetto. Lo si può infatti trovare in qualunque area a vegetazione arbustiva e arborea dell’isola. Il bruco ha setole il cui contatto crea irritazioni alla pelle. Non solo il personale addetto alla cura dei boschi, ma anche i frequentatori di queste aree devono prendere accorgimenti.

Bisogna quindi “obbligatoriamente indossare pantaloni lunghi e magliette che coprano le braccia al fine di evitare il contatto con la pelle. Gli escursionisti devono seguire le stesse indicazioni, evitando di portare con sé bambini ed animali da compagnia in aree dove è stata segnalata la presenza dei lepidotteri. Inoltre, deve essere evitato l’ingresso in aree densamente boscate e cespugliose dove non vi sia un sentiero per la normale fruizione del bosco”.

Giuliana Raffaelli

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