Pantelleria, FAI di Primavera, il 23 e 24 marzo alla scoperta del "giardino pantesco" Donnafugata

Possibile visitare in c/da Khamma la meraviglia della natura e dell'ingegno umano risalente al 3000 A.C.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Marzo 2024 10:57
Pantelleria, FAI di Primavera, il 23 e 24 marzo alla scoperta del

Tornano a Pantelleria sabato 23 e domenica 24 marzo le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia e alle storie inedite e inaspettate che custodisce con visite a contributo libero in 750 luoghi speciali in 400 città, dai grandi capoluoghi ai piccoli comuni, dai centri storici alle province, da Nord a Sud della Penisola (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione dal 12 marzo al link https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera). La contrada Khamma, sull'isola di Pantelleria, custodisce quella meraviglia della natura e dell'ingegno umano rappresentata dal giardino pantesco, le cui origini risalgono al 3.000 a.C., pensato sia per proteggere le piante dai forti venti che spirano in ogni stagione che per far fronte alla scarsità d'acqua che a volte può portare a 300 giorni ininterrotti di siccità. Il Giardino, generosamente donato al FAI dall'azienda vinicola Donnafugata, è uno dei pochi ancora presenti sull'isola, in buono stato di conservazione e oggi completamente restaurato.

All'esterno, è delimitato da una struttura a pianta circolare, priva di copertura, con un diametro di 11 metri e un'altezza che in alcuni punti raggiunge i 4, con un'unica stretta apertura per accedervi e piccole aperture secondarie per consentire il passaggio di acqua piovana. All'interno, ecco apparire un piccolo miracolo: un'unica, straordinaria e secolare pianta di arancio "Portogallo" che occupa tutto lo spazio e che può vivere e dar frutti, ricchi di semi e di succo zuccherino, grazie a un antico e ingegnoso sistema agronomico autosufficiente tramandato fino a noi. Il sistema utilizza, infatti, la condensa provocata dall'escursione termica fra giorno e notte e la porosità delle spesse mura in pietra lavica, inclinate verso l'interno per captare l'acqua direttamente dall'atmosfera; la pietra è inoltre impiegata nella costruzione di canali che raccolgono la pioggia.

Il Giardino è un mirabile esempio dell'ingegno pantesco che, sulla scorta della tradizione tutta mediterranea del "giardino murato", riesce a riprodurre condizioni microclimatiche capaci di soddisfare l'esigenza idrica anche in assenza di irrigazione. A Khamma, tra i vigneti aziendali, si può ammirare così il Giardino Pantesco (vedi foto) che nel 2008 Donnafugata ha restaurato e donato al FAI, Fondo Ambiente Italiano. Simbolo della sapienza del contadino dell'isola, il Giardino è un sistema agronomico autosufficiente: la pianta circolare, le dimensioni e la pietra lavica creano il microclima ideale per coltivare e proteggere da vento e siccità un arancio secolare dell'antica varietà Portogallo, una preziosa fabbrica di vitamine.

Visite (della durata di 30 minuti) a cura dei collaboratori aziendali Donnafugata. Sabato e Domenica: ore 09:00-13:00 (ultimo ingresso 12:30). 

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