Misteridicittà/Cavi di città, versatili supporti e antica attrazione turistica. Basta un PRIC!

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Dicembre 2015 12:25
Misteridicittà/Cavi di città, versatili supporti e antica attrazione turistica. Basta un PRIC!

È da poco passato il Natale, uno dei periodi dell’anno che ci trova tutti con il naso all’insù per guardare ammirare le luminarie natalizie.

Poi quando lo spirito del natale viene violentemente affiancato a quello della polemica per le stesse decorazioni di luci, l’amarezza dell’argomento resta sensibile ad un'altra nota tristemente visiva che da un po’ ci troviamo a osservare.Non solo ceramiche notano i turisti, hanno infatti il brutto viziaccio di andare a puntare gli occhi su tutte quelle cose che a loro mancano, ma si facessero i fatti loro! Vieni in una capitale gemellata con la piccola Santo Stefano di Camastra, ammira il bello, non guardare il porto canale, lascia perdere le strade, la ferrovia? È un pezzo del nostro passato, ci ricorda le lotte e le promesse, quella telefonata dopo i famosi 30 secondi idealizzata che noi tutti pensavamo poter riempire di speme…Non guardare le strade con i fossi, in Canada poverini devono crearle virtuali per rallentare i veicoli, noi le abbiamo reali, non inganniamo.Sapevi di una domus romana? Ehm…forse a Marsala, qui la soprintendenza l’ha riclassificata in: chiesetta con vecchia stanza sotterranea che funge da motivo di sfogo per qualche cittadino o giornalista polemico.E allora si va nel centro storico che volente o nolente ha più elementi di distrazione, ma ancora una volta Mazara stupisce.La tecnologia "da Meucci a Edison" ha permesso la decorazione delle nostre città con fili volanti, cavi aerei che sono la vera dimostrazione tangibile della rete che collega il mondo, il world wide web (www…) la grande rete mondiale, tutto il mondo ne ha le tracce, ma non è una scusa, ci sono realtà che queste tracce le hanno volute nascondere il più possibile sia per questioni di sicurezza, sia per l’impatto visivoImpatto visivo, l’ultima volta che se ne è parlato al Palazzo di Città è stato a proposito del porticciolo turistico a lungomare, l’impatto visivo delle barche a vela ormeggiate avrebbe scosso i cittadini, e poco importa l’indotto che avrebbe creato, quindi su questa linea logica siamo sicuri che per esempio durante queste feste natalizie si è agito quasi di soppiatto, non si sarebbe permesso uno scempio visivo come quello che le foto scattate in questi giorni testimoniano.Ci sono molto decreti che regolamentano la presenza di cavi di vario genere per le vie della città ma come al solito prevedono un notevole dedalo di escamotage che starci dietro un tempo utile necessiterebbe un enorme dispendio di risorse mentali.Anche il parlamento europeo nella Nota STOA 05/2001 ha espresso preoccupazione per l’eccessiva esposizione continua a unità attraversati da campi elettrici e magnetici.E il pensiero nel nostro territorio va a Tonnarella, dove i cavi aerei di alta tensione si trovano spesso a vibrare per la tensione che li attraversa, lasciando vedere spesso una scia luminosa che li percorre accompagnata da un ronzio.Molti sono gli interrogativi che sorgono spontanei a quanti vivono nelle zone di mare, i cavi saranno resistenti all’esposizione massiccia ad umidità e salsedine?Si cercano risposte sempre presso gli enti sbagliati, specializzati al rimpallo delle responsabilità e risposte, troppo lontani per essere influenzati dal confronto.

Tuttavia lapalissiane sono alcune minime regole di sicurezza presenti suk sito www.mit.gov.it• il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve devono essere effettuate con raccordi o piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi;• a ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, a ogni derivazione secondaria dalla linea principale e in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione;• le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione impiegando opportuni morsetti e morsetterie.

Dette cassette devono essere costruite in modo che nelle condizioni ordinarie di installazione non sia possibile introdurvi corpi estranei e risulti agevole la dispersione di calore in esse prodotta. Il coperchio delle cassette deve offrire buone 11 garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo;E poi ancora sul web:2.1.08. - Distanze di rispetto dai fabbricati. I conduttori delle linee di classe zero e prima devono essere inaccessibili dai fabbricati senza l'aiuto di mezzi speciali o senza deliberato proposito.

Tenuto conto sia del rischio di scarica che dei possibili effetti provocati dall'esposizione ai campi elettrici e magnetici, i conduttori delle linee di classe seconda e terza…….. non devono avere alcun punto a distanza dai fabbricati minore di (3 + 0,010 U) m, con catenaria verticale e di (1,5 + 0,006 U) m, col minimo di 2 m, con catenaria supposta inclinata di 30° sulla verticale3.1.01. Vigilanza La verifica e la vigilanza tecnica ed amministrativa sulla esecuzione delle prescrizioni delle presenti norme sono affidate esclusivamente, anche per le zone sismiche, alle Amministrazioni che hanno competenza autorizzativa, ai sensi delle vigenti leggi, alla costruzione ed all'esercizio degli elettrodottiEppure l’amministrazione Cristaldi è stata sempre sensibile ai problemi della pubblica illuminazione annunciando più volte interventi manutentivi agli impianti di pubblica illuminazione (e semaforici) della Città.

Aveva addirittura previsto qualche anno fa l’affidamento trentennale del “Servizio Integrato Inerente la Gestione, l'Esercizio, la Manutenzione ordinaria, Straordinaria e Programmata degli Impianti di Pubblica Illuminazione e degli Impianti Semaforici, ivi compresa la Fornitura di Energia Elettrica, nonché la Progettazione ed Esecuzione degli Interventi di Adeguamento Normativo, Ristrutturazione, Riqualificazione ed Efficienza Energetica degli Impianti”.Era stato emanato addirittura un bando di gara (scadenza 5 maggio 2014) con una procedura aperta di “Project Financing” per l'affidamento del servizio. Discutibile ed inusuale che l’amministrazione Cristaldi, a fine primo mandato, pensasse ad un affidamento dei servizi predetti con una convenzione trentennale per un ammontare base d’asta di 40.800.000 euro.

La durata temporale dell'affidamento per un trentennio sarebbe risultata inaccettabile rischiando di precludere la possibilità di beneficiare di una evoluzione tecnologica dell’illuminotecnica. Era evidente il rischio di favorire chi ha gestito finora la rete, che ne conosce a fondo le caratteristiche. Tale procedura fu di colpo abbandonata e dell’affidamento trentennale non se ne seppe più nulla. Forse chissà arrivate in Comune “prescrizioni disincentivanti” circa l’iter intrapreso?Sta di fatto che lo scorso agosto fu aggiudicata l’asta pubblica per l’affidamento annuale dei lavori di manutenzione ed ordinaria e straordinaria da eseguire sugli impianti semaforici e di illuminazione pubblica’.

Ad aggiudicarsi i lavori è stata la ditta Puma s.r.l. di Mazara del Vallo con un ribasso del 38,21% su importo a base d’asta di 266.161,73 euro.Infine ci chiediamo: il Comune di Mazara del Vallo è dotato di un Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale (PRIC)? Tale Piano dovrebbe stabilire, almeno per la rete stradale esistente, le specifiche di illuminazione da rispettare per ogni strada o porzione di essa. Probabilmente si sconosce l’esistenza del PRIC.Il PRIC, già redatto e varato da molti Comuni all’avanguardia, è uno strumento utile per fare dell'illuminazione pubblica un completo ed efficace servizio per la città.

Le finalità del PRIC sono: la razionalizzazione dei costi di esercizio e di gestione degli impianti; il risparmio energetico mediante l’impiego di apparecchi e lampade ad alta efficienza; la regolazione del flusso luminoso e la limitazione dell’inquinamento luminoso ottico. Al Comune di Mazara del Vallo ad occuparsi di pubblica illuminazione è sempre il tecnico comunale geom. Salvatore Ferrara, coordinatore dei lavori e della programmazione annuale per gli impianti di proprietà comunale.

Rosa Maria Alfieri

Francesco Mezzapelle

27/12/2015

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