#mazarasipuò… Compostiere di comunità e compostaggio domestico per risolvere il problema dell’umido organico

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Maggio 2019 11:30
#mazarasipuò… Compostiere di comunità e compostaggio domestico per risolvere il problema dell’umido organico

Lo avevamo previsto al primo turno delle Amministrative e al ballottaggio che una volta eletto il nuovo sindaco di Mazara del Vallo del Vallo si sarebbe immediatamente trovato a far fronte a diverse questioni fra queste anche quella del miglioramento della raccolta differenziata che nel territorio mazarese è stata intrapresa soltanto la scorsa estate dalla precedente Amministrazione Cristaldi. Purtroppo proprio nel corso della campagna elettorale è sorto il problema del conferimento dell’umido a seguito del sequestro della Sicilfert, azienda di trattamento dei rifiuti organici, e alla chiusura dell’impianto di Belpasso, gestito dalla Raco srl; in altre parole è venuta meno una importante capacità di smaltimento dal momento che trattava gli scarti organici di quasi un terzo dell’isola.

Così da circa un mese nel territorio mazarese si assiste a frequenti di sospensioni della raccolta dell’umido da parte dell’ATI (con capofila la Tech srl), che gestisce la raccolta rifiuti a seguito di un contratto quinquennale di circa 23 milioni di euro. Il problema, che ha quindi cause esterne, del quale si è occupato il dott. Antonio Lo Presti, commissario straordinario del Comune (insediatosi dopo le dimissioni dell’ex sindaco Nicola Cristaldi) è stato ereditato pertanto dal neo eletto sindaco Salvatore Quinci.

Salvatore Quinci è stato costretto lo scorso 18 maggio a ordinare la sospensione, per la sola giornata di lunedì 20 maggio, del servizio di raccolta dell’umido organico. “Dal nostro insediamento avvenuto martedì –ha spiegato in una nota il primo cittadino mazarese - abbiamo ereditato la problematica legata ai rifiuti di umido organico, trovando un accumulo di circa 220 tonnellate nei cassoni a tenuta stagna del centro comunale di raccolta ex Stella d’Oriente e un’autorizzazione a conferire nell’impianto di compostaggio di Belpasso di sole 90 tonnellate a settimana, poi diventate 60, a fronte di una produzione settimanale di circa 150 tonnellate settimanali di umido.

Da subito, insieme agli uffici, abbiamo affrontato il problema garantendo, nonostante l’emergenza, la raccolta dell’umido per la giornata di ieri ed avviando contatti a livello regionale e nazionale per la soluzione definitiva della problematica”. Successivamente, cioè ieri 22 maggio lo stesso sindaco, attraverso una nota, ha annunciato sia la ripresa della raccolta dell’umido a partire da venerdì 24 maggio, che una soluzione per smaltire parte dei rifiuti organici accumulati. Ecco cosa ha dichiarato Quinci: “A causa dei noti problemi connessi alla carenza di spazi per il conferimento delle frazioni di umido ed alle decisioni degli impianti di compostaggio di riduzione dei quantitativi autorizzati per lo smaltimento, stiamo affrontando il problema rifiuti anche con la decisione di trasportare una parte dei rifiuti accumulati fuori dal territorio regionale.

Si tratta di una decisione che comporta aggravi non indifferenti di costi, che tentiamo di ridurre al minimo.  Il problema –ha sottolineato  il Sindaco- riguarda Mazara e tanti comuni della Sicilia e ci riserviamo di affrontarlo direttamente presso gli uffici competenti della Regione Siciliana per risolverlo alla radice anche con una richiesta di recupero delle somme per il trasporto dei rifiuti, che ci stiamo sobbarcando”. Ovviamente si spera, anche per le ragioni addotte dallo stesso sindaco, che questa soluzione, cioè il trasporto delle frazioni organiche fuori dalla Sicilia, sia soltanto temporanea e che venga trovata una soluzione, al più presto al problema, che potrebbe arrecare disagi e, come se non bastasse, un aggravio sulle casse, non certamente floride, del Comune di Mazara del Vallo.

Proprio secondo lo spirito, costruttivo, della nostra nuova rubrica #mazarasipuò , inaugurata domenica scorsa parlando della necessità di eliminare l’annoso problema del degrado ed il commercio abusivo in piazzetta dello Scalo, vogliamo anche per il problema oggi affrontato “suggerire” qualche soluzione alla nuova Amministrazione comunale, premettendo che al momento gran parte della cittadinanza si sta dimostrando paziente ed è fiduciosa circa la soluzione del problema. La nuova Amministrazione Quinci infatti potrebbe infatti cogliere la proposta avanzata dal meetup mazarese del M5S, attraverso il suo già candidato a sindaco Nicola La Grutta, ex consigliere comunale.

La Grutta proprio il 18 maggio a seguito dell’annuncio della sospensione della raccolta dell’umido in Città ha così scritto in un post sulla sua pagine facebook ufficiale: “Ogni amministrazione deve avere il tempo di organizzarsi e procedere con il proprio indirizzo potilico-amministrativo, ed è giusto che sia così. Di contro è pur vero che bisognerebbe da subito procedere ad intervenire su situazioni di cui si conoscevano le criticità. Oltre alla comunicazione inerente la nuova interruzione della raccolta dell'umido, ci si aspetta di leggere le deliberazioni inerenti le soluzioni e le alternative proposte.

Noi avremmo cominciato immediatamente la riorganizzazione del sistema rifiuti mazarese. Bisogna mettere mano al piano e introdurre nuove disposizioni... Bisogna immediatamente adoperarsi per le COMPOSTIERE DI COMUNITÀ ed il COMPOSTAGGIO DOMESTICO. Questa è la proposta che il sindaco Salvatore Quinci dovrebbe immediatamente prendere in considerazione. Speriamo lo faccia”. Insomma il tema è abbastanza caldo e crediamo che possa già diventare oggetto di dibattito a partire dalle prime sedute del Consiglio comunale ove lo stesso M5S sarà rappresentato da tre consiglieri comunali (costituiranno certamente un gruppo consiliare); d’altronde già lo stesso La Grutta nella scorsa consiliatura aveva più volte sollecitato l’Amministrazione Cristaldi con la proposta di adottare la strategia “zero rifiuti” secondo i principi dell’economia circolare.

Sulla questione, attraverso un’interrogazione parlamentare, è intervenuta Caterina Licatini del M5S, componente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati: “La problematica dello smaltimento della frazione organica, in Sicilia –ha detto la Licatini- potrebbe arrecare conseguenze assai dannose a livello ambientale ed economico. Gli impianti di compostaggio di numero già insufficiente hanno subito un ulteriore riduzione tale da costringere i comuni ad inviare l’umido in centri del nord, aumentando in modo considerevole il costo di smaltimento.

È necessario, per gli enti locali e per i cittadini, prevedere strumenti e incentivi per continuare a portare avanti un percorso di cambiamento”. Infine vogliamo girare all’Amministrazione una segnalazione attraverso facebook da parte di un cittadino, il prof. Luigi Tumbarello, in merito ad alcuni cassonetti (vi conferiscono i residenti di un condominio sito nella stessa piazza) posti da mesi in bella mostra in piazza Mokarta adiacentemente al simbolo della Città, l’Arco Normanno, davanti al monumento di Consagra e sul marciapiedi  che conduce all’ex Alhambra, locali concessi all’Istituto Euro Arabo (del quale fa parte lo stesso prof.

Tumbarello) in comodato d’uso gratuito per circa due anni dalla precedente Amministrazione prima della fine del mandato; l’ARO comunale potrebbe disporre lo spostamento di questi cassonetti (vedi in copertina foto pubblicate dallo stesso Tumbarello), compresa la spazzatura accumulata in questi giorni, in altro luogo…  A proposito di ARO come mai negli ultimi giorni, dopo il ballottaggio, non è pervenuta dai suoi responsabili nessuna altra comunicazione alla cittadinanza? Chissà… Francesco Mezzapelle

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