A seguito del ritorno a casa degli ultimi due marittimi del motopesca “Anna Madre” bloccato in Tunisia dal 26 settembre, il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo esprime soddisfazione per rientro a Mazara del Vallo dei pescatori: “E’ stata una lunga ed articolata trattativa a vari livelli che, grazie al costante monitoraggio del Ministero degli Affari Esteri, alla abilità della Diplomazia italiana e agli ottimi rapporti, in vari ambiti, con la Tunisia, ha trovato una soluzione”.
“Non bisogna però –ha avvertito Tumbiolo- abbassare la guardia e guai a dimenticare che questa è una guerra che dura da oltre 50 anni e che ha procurato ingenti danni alla economia ittica siciliana. Danni materiali, immateriali ma soprattutto economici che l’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo ha quantificato in circa 100 milioni di euro”.
Ieri mattina si è riunito il Coordinamento Filiera Ittica Mazara (composto da: FAI-CISL; FLAI-CGIL; UILA-UIL; Distretto della Pesca e Crescita Blu; O.P. Il Gambero e la Triglia del Canale; Co.Ge.P.A. Mazara; Confederazione Imprese Pesca–Federpesca; Federazione Imprese Pesca Mazara–Coldiretti; Fiume Mazaro–Unci Pesca) per parlare del Premio Cittadino Europeo che sarà ritirato a nome della marineria mazarese dalle mani del Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Seppur onorati e lusingati per questo alto riconoscimento, grazie al sostegno delle Europarlamentari Michela Giuffrida e Cecile Kyenge, che ripaga la marineria mazarese, la domanda che però il Coordinamento si pone con insistenza è questa: “chi e quando risarcirà i danni di questa guerra, spesso dimenticata, che la comunità marinara mazarese e siciliana hanno sopportato da sole sulle proprie spalle?”
Comunicato stampa7/10/2017{fshare}