Mazara, trasformismo e “selfie di gruppo” in un Consiglio comunale di “fine regime”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Settembre 2017 10:25
Mazara, trasformismo e “selfie di gruppo” in un Consiglio comunale di “fine regime”.

La recente seduta del Consiglio comunale, quella del 30 agosto che ha visto l’approvazione sia del Piano delle Opere Pubbliche 2017 (e quello triennale 2017/2019) e soprattutto del Bilancio di Previsione 2017 (e pluriennale 20017/2019) ha fornito un’ottima cartina tornasole per effettuare delle considerazioni di carattere politico, e non solo, sulla “geografia” del massimo consesso civico.

Ad una prima lettura, superficiale, il fatto che il Bilancio ed il Piano delle Opere siano stati approvati in una sola giornata può sembrare un fatto positivo; anche se l’approvazione a fine agosto rappresenta un record per questo Consiglio che negli ultimi ha approvato i due importanti atti a fine anno.

Una lettura invece più approfondita ed attenta su quanto avvenuto nella scorsa seduta del 30 agosto conferma un clima maturato negli ultimi mesi. Mai come in questa consiliatura si è registrato un clima da “fine regime” nonostante mancassero due anni alla scadenza naturale del mandato amministrativo.

L’approvazione dei due atti, il Piano Opere Pubbliche ed il Bilancio di Previsione, gli strumenti più importanti per l’Amministrazione della Città sono stati approvati senza un vero dibattito in aula. E’ stata ingoiata la minestra così come preparata dall’Amministrazione Cristaldi e dalla dirigenza del secondo e terzo settore. D’altronde la maggioranza (variegata, poi spiegheremo il perché?) che sostiene il Sindaco Nicola Cristaldi ha ancora una volta sostenuto a testa bassa gli atti dell’Amministrazione, non afferrando nessuna opportunità di dibattito fornita da qualche elemento dell’opposizione (ridotta a pochi elementi, in quanto diversi oppositori lo sono soltanto di facciata pronti a votare questo o quell’atto a seconda dei casi).

Già attraverso le relative note diramate dal Comune e pubblicate nel nostro portale abbiamo riportato i “dati tecnici” che contraddistinguono sia il piano delle Opere Pubbliche che il Bilancio. Ma alcune considerazioni vanno fatte.

Ricordiamo però l’elenco del Piano annuale 2017 degli interventi (su strade, viabilità, scuole e servizi sociali) che andrebbero realizzati, spalmati nei successivi due anni, con la contrazione di un mutuo di 5 milioni 689 mila euro dalla Cassa Depositi e Prestiti, sono soldi che il Comune dovrà restituire negli anni successivi con relativi interessi.

Ci chiediamo inoltre: a che serve raggiungere ogni anno, con tanto di propaganda, il cosiddetto “Patto di Stabilità” quando poi si devono contrarre dei debiti per realizzare opere pubbliche di una certa urgenza? Oppure il Patto di Stabilità è uno strumento che permette di rinviare la prossimo anno di esercizio i vari pagamenti? In merito al piano annuale 2017 però è bene anche ricordare come altri interventi previsti nel 2016 non siano neppure iniziati.

Ma la stessa Amministrazione, ed in particolare lo stesso assessore alle Finanze Vito Billardello negli anni scorsi, in sede di approvazione di Bilancio in consiglio, non criticava l’operato delle amministrazioni precedenti, ed in particolare di quella del sindaco Giorgio Macaddino per aver acceso dei mutui finalizzati alla realizzazione delle opere pubbliche?

Però a fine seduta dopo l’approvazione dei suddetti atti sono stati postati su facebook "selfie di gruppo" prima di lasciare l'aula consiliare. D'altronde la nostra società risulta sempre più poggiata sul culto dell'immagine: bisogna dimostrare di esserci in quel determinato momento e luogo e far sapere a tutti cosa si sta facendo o si è fatto... Una realtà dei nostri tempi ben narrata, in maniera dissacrante, anche in musica, basti ascoltare il brano tormentone dell'estate con protagonisti Arisa e Lorenzo Fragola. (vedi fotocopertina).   

Il Bilancio di Previsione 2017 e quello 2017/2019 è stato approvato dal Consiglio comunale con 16 voti favorevoli, 5 contrari ed un astenuto. Fra i 16 voti favorevoli bisogna evidenziare che, oltre ai 12 consiglieri (gruppo “Fratelli d’Italia” + Stefania Marascia) da sempre nella maggioranza pro-Cristaldi , vi sono 4 consiglieri: Matteo Bommarito, Giuseppe Di Gregorio, Pietro Ingargiola e Francesco Foggia. Il primo ed ultimo farebbero in teoria parte dell’opposizione, Di Gregorio ed Ingargiola, eletti nella coalizione Cristaldi nel 2014, dopo la parentesi di opposizione in “Scelta Libera” sono tornati alla corte di Cristaldi.

Ovviamente alcune scelte non sono sempre chiare e trasparenti e certamente molti cittadini sanno che non basta trincerarsi dietro la frase: “voto l’atto in questione per il bene della città”, oppure “la mia è un’opposizione costruttiva per il bene della Città”. Il problema è che forse bisognerebbe distinguere ciò che rappresenta il vero bene della Città (forse contrarre debiti da lasciare alle prossime amministrazioni?) ed il proprio tornaconto personale.

A votare contro il Bilancio sono stati: Di Liberti, Mauro, Arena, Alestra e La Grutta. Ad astenersi è stato invece Randazzo. Questi sei consiglieri probabilmente (il condizionale è d’obbligo), più qualche altro assente (vedi Cangemi e Safina) costituiscono la vera opposizione in Consiglio.

All’interno dell’opposizione vi sono delle altre considerazioni da fare. Ad esempio nella stessa seduta del 30 agosto il consigliere Di Liberti ha annunciato la propria fuoriuscita dal gruppo consiliare del Pd. Sembra l’ennesimo atto che dimostra che all’interno del Pd cittadino (lo andiamo ripetendo da tempo) non vi sia una linea unitaria. Probabile che Di Liberti, espressione della segreteria comunale, non accetti più Mauro come capogruppo; quest’ultimo infatti insieme all’altro consigliere del gruppo, Safina, si sono espressi negli ultimi mesi con propri comunicati (molto duri contro l’Amministrazione Cristaldi) , senza l’avallo della segreteria comunale, su alcune questioni importanti, l’ultima da esempio relativa alla questione metanodotto.

Pensiamo che una dialettica in seno al Partito sia funzionale alla democrazia al suo interno ma alcune divisioni locali, mai sopite, risultano “incomprensibili” visto che la stragrande maggioranza del Pd mazarese fa riferimento a livello regionale all’attuale assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi.

Ritornando ad un considerazione generale, possiamo ben dire che in Consiglio comunale si respira un clima di “stanchezza”, è venuta meno la voglia di dibattere sulle questioni importanti della Città (e non solo per colpa della maggioranza come dice qualcuno); la voglia di raggiungere il massimo delle presenze nelle Commissioni non è però mai scesa anzi…

Le elezioni regionali del 5 novembre, e le successive scadenze elettorali (le nazionali, ma forse ancor prima le provinciali) e la possibilità di una fine anticipata della sindacatura Cristaldi (il primo cittadino potrebbe candidarsi alle prossime elezioni provinciali e chissà anche alle nazionali) hanno già fatto scattare un “valzer” che si alimenta di trasformismo e di alleanze trasversali.

Al di là delle posizioni e scelte singole o di gruppo, i consiglieri comunali dovrebbero ricordare che rappresentano non solo coloro che li hanno votati ma l’intera Città che usufruirà, o pagherà, il frutto delle decisioni prese dal massimo consesso civico. Ai cittadini liberi la possibilità di bocciarli dopo aver giudicato, oltre ai selfie, anche il loro operato.

Francesco Mezzapelle

03-09-2017 12,00

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