È stata presentata in Commissione Sanità all’Ars, la proposta della rete ospedaliera per il 2025 redatta dall’Assessorato regionale alla Salute, dopo le consultazioni nelle settimane precedenti con i sindacati e gli amministratori locali. Questa mattina la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria ha espresso, a maggioranza, parere favorevole sulla proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera. L’organismo si è riunito nella sede dell’Assessorato della Salute a Palermo.
A fronte delle osservazioni avanzate dall’Anci sulla necessità di una maggiore integrazione con il territorio, l’assessore Daniela Faraoni ha assicurato che proprio le strutture intermedie avranno un ruolo di primo piano. "Nel corso dell’articolato incontro di oggi – dice Faraoni – ho ribadito che, come governo Schifani, porteremo ancora avanti quel percorso, già avviato, che si fonda su un sempre più stretto collegamento tra la rete ospedaliera e il territorio. Strutture come le case di comunità possono infatti facilitare, nel perimetro delle funzioni per le quali sono state pensate, l’accesso alle cure e, allo stesso tempo, ottimizzare le attività dei pronto soccorso evitando il ricorso a questi presidi quando è possibile soddisfare i bisogni a livello territoriale". Al termine dell’incontro, l’Assessore, che per legge presiede la Conferenza, ha espresso la volontà di valorizzare ancora di più il ruolo dell’organismo collegiale nell’ambito della programmazione sanitaria.
Pertanto l’approvazione della nuova rete ospedaliera siciliana potrebbe essere rinviata "per consentire -scrive Anci Sicilia- di aprire una fase di confronto più ampia e approfondita con i territori, nel rispetto del ruolo istituzionale dei Comuni e della loro associazione di rappresentanza.
Invece a livello locale vogliamo altresì evidenziare il silenzio assordante in merito a ciò che prevede la bozza di proposta della nuova rete ospedaliera siciliana per l'Ospedale "A. Ajello" di Mazara del Vallo. Su tale questione, al contrario di città viciniore (vedi ad esempio Castelvetrano ove convocata una conferenza stampa dalla stessa Amministrazione e nella quale si prevede la presenza dei Sindaci e i Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni della Valle del Belìce), in riva al Mazaro, non vi è nessun dibattito politico; probabilmente il territorio paga l'assenza di un deputato regionale che rappresenti il territorio, anche se in Città vi sono diversi rappresentanti politici afferenti al Governo regionale e dell'opposizione.
Innanzitutto sarebbe importante che ai cittadini fossero illustrate le novità relative allo stesso nosocomio mazarese che sulla carta è classificato come DEA di I livello ma nel concreto, rispetto anche alla modernizzazione e ristrutturazione avvenuta pochi anni fa, appare depotenziato in diversi reparti ove si registra la carenza di personale sanitario e non. Sarebbe importante, oggi ancor più di ieri, che per una volta le forze politiche, seppur anche contrapposte, facessero un fronte comune per rivendicare il diritto alla salute e alla dignità dei servizi sanitari per l’intero comprensorio con un vero e proprio rafforzamento dell'Ospedale "A.
Ajello", affinché torni ad essere un punto di riferimento strutturato ed efficiente per le esigenze sanitarie di un ampio bacino di popolazione. Servirebbe l'organizzazione di un incontro pubblico, magari organizzato dalla stessa Amministrazione comunale, un momento di confronto e di proposta per costruire, insieme, una sanità più vicina ai cittadini e ai territori.
Francesco Mezzapelle