Mazara, Raccolta differenziata: Comune “virtuoso” anche per il 2020. Previsti però aumenti della Tari per il triennio 2021-2023

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
05 Febbraio 2021 17:49
Mazara, Raccolta differenziata: Comune “virtuoso” anche per il 2020. Previsti però aumenti della Tari per il triennio 2021-2023

Abbiamo ricevuto una nota  attraverso la quale il sindaco Salvatore Quinci ha  annunciato che per il 2020 (primo anno intero dell’Amministrazione uscita dalle urne nel maggio 2019) il Comune di Mazara del Vallo ha incrementato la raccolta differenziata passando dal 72% (2019) al 75%, collocandosi pertanto fra i comuni siciliani, oltre 50.000 abitanti, più “virtuosi”. Il sindaco Quinci ha così dichiarato: “Sono molto soddisfatto per i risultati della Raccolta Differenziata raggiunti nel Comune di Mazara del Vallo.

Per come ho appreso dai dati resi noti dalla stessa Società di Regolamentazione Rifiuti “Srr Trapani Sud”, anche nel 2020  sono stati  raggiunti  valori di raccolta differenziata che ha  allineato a pieno titolo  la nostra Città tra i Comuni con un numero di abitanti  superiore a 50.000 più performanti della Regione. Questo testimonia  l’attento operato di un’intera squadra  che ha incrementato i valori di RD dell’anno (2019)  di circa il 3%, passando dal 72% al 75%. Ciò che mi  fa maggiormente piacere è che attraverso l’ottimizzazione della gestione operativa e quindi attraverso una pianificazione del servizio più puntuale, oltre che  attraverso una visione sempre più orientata ai dettami dell’economia circolare, il dato percentuale annuale  risulta in deciso miglioramento nonostante le difficoltà  di conferimento che, nel corso dell’anno,  hanno attanagliato l’intera Regione.

Numeri importantissimi che hanno come risultato una riduzione significativa della quantità di rifiuto indifferenziato raccolto rispetto all’anno 2019. Quello della sostenibilità e del riciclo restano i temi più importanti per la nostra Amministrazione comunale.  Punteremo adesso alle periferie dove purtroppo si registra un alta percentuale di abbandono e sulle quali stiamo puntando con soluzioni di pronta realizzazione. L’obiettivo è quello di rendere Mazara del Vallo una Città sempre più orientata verso un sistema di gestione dei rifiuti sostenibile, con tutti i vantaggi che questo comporta per l’ambiente. Una sfida vinta che ha visto Mazara del Vallo  imporsi come modello di riferimento regionale nell’ambito della gestione dei rifiuti e che oggi guarda con convinzione alle prospettive future con l’obiettivo di raggiungere quota 80% per l’anno 2021”.

Siamo convinti che pur non citandola nella suddetta nota, il primo cittadino mazarese abbia elogiato indirettamente anche l’ex assessore Caterina Agate che già lo stesso Quinci a seguito della presa d’atto delle dimissioni, di natura prettamente politica, della stessa aveva voluto così ringraziare: “Voglio ringraziare l’assessore comunale dimissionario Caterina Agate per l’impegno politico portato avanti con correttezza e passione. Ha lavorato con spirito di abnegazione, e costanza.

Sono stati mesi intensi, ma anche molto difficili a causa della pandemia. Nonostante tutto, abbiamo trovato insieme soluzioni alle tante problematiche che si sono presentate, per dare risposte ai nostri concittadini”.  Nel corso del 2020 l’Amministrazione ha voluto apportare cambiamenti nel sistema della raccolta dei rifiuti. Ha stipulato un nuovo contratto, a seguito dell’affidamento da parte dell’Urega al raggruppamento d’imprese Multiecoplast-Ecoburgus la gestione del servizio rifiuti.

Da qualche mese è stato rimodulato anche il calendario della raccolta nel territorio mazarese, e ci sono stati dei cambiamenti rispetto al calendario varato dalla precedente amministrazione. Pertanto, in virtù anche dell’importante risultato conseguito dalla Città di Mazara del Vallo, grazie all’impegno dei suoi cittadini che effettuano con buone pratiche (lo dicono i numeri, la raccolta differenziata aumentata di tre punti percentuali in un anno), bisogna anche interrogarsi sulla possibilità che i cittadini si vedano abbassare le tariffe Tari per l’anno in corso; sarebbe ancor più giusto, come del resto accade in altre realtà virtuose,  che si concretizzi un modello di tariffa “puntuale”: si paga in base a quanto si differenzia.

Lo scorso 29 dicembre il Consiglio comunale ha approvato la delibera n.129 relativa al Piano Economico Finanziario (PEF) del 2020 sulle quali determinate le tariffe Tari. Emergerebbe un aumento rispetto al 2018 (da 10.261.000 a 10.661.344,28 euro) del costo complessivo della gestione dei rifiuti (eppure rispetto al precedente calendario è stato sacrificato qualche servizio e un giorno di raccolta, cioè il giovedì, nel quale adesso effettuato, a rotazione, lo spazzamento meccanico delle principali strade della Città).

Questo aumento di costo –così come era stato anche dichiarato nel suo intervento in Consiglio dall’assessore Caterina Agate e che si legge anche nell’allegato alla suddetta delibera- dovrebbe essere “spalmato” (recuperato con l’aumento) con le tariffe previste per il 2021, 2022 e 2023. A votare il PEF furono in 13 consiglieri (il presidente Vito Gancitano, Gioacchino Emmola, Stefania Marascia, Francesca Calcara, Isidonia Giacalone, Valentina Grillo, Arianna D’Alfio, Giuseppe Bonanno, Matteo Bommarito, Nino Zizzo, Gianfranco Casale, Cesare Gilante e Massimo Giardina) sui 14 presenti, astenuto Antonio Colicchia.

Sul perchè nonostante la "virtuosità" del Comune i cittadini potranno vedersi invece aumentare le tariffe rifiuti nei prossimi tre anni dovrebbe adesso rispondere, speriamo prossimamente, il neo assessore all’Ambiente, Giacomo Mauro, magari chissà in un apposito incontro con gli organi di stampa. Francesco Mezzapelle  

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