Mazara, Ospedale “Ajello” riaperto ma senza servizi essenziali annunciati all’inaugurazione. Disagi e lamentele di numerosi cittadini

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
01 Luglio 2017 13:37
Mazara, Ospedale “Ajello” riaperto ma senza servizi essenziali annunciati all’inaugurazione. Disagi e lamentele di numerosi cittadini

Ci sono pervenute diverse segnalazioni, anche attraverso facebook, circa la mancanza di servizi essenziali presso la nuova struttura dell’Ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo che è stato riaperto mercoledì scorso con il taglio del nastro da parte dell’attuale assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, del sindaco Nicolò Cristaldi e del commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Giovanni Bavetta.

In pratica l’unico reparto ad oggi funzionante, dopo il trasferimento dalla vicina area di emergenza-urgenza di via Livorno, è il Pronto Soccorso ma anche in questo si registrano non pochi problemi. Non vi sarebbe un telefono attivo per potere contattare il Pronto Soccorso, un triage che funzioni adeguatamente, non sarebbero attivi ancora i servizi di analisi e quello di radiografie.

A quanto pare inoltre il servizio autombulanza del 118 con a bordo il medico, la cosiddetta “ambulanza medicalizzata” sia al momento utilizzata per trasportare i pazienti considerati come casi più urgenti negli ospedali viciniori, in particolare al Vittorio Emanuele II Castelvetrano ove d’altronde sono dirottati quei pazienti (forse per questo anche qui la stessa Asp lamenta intasamenti e mancanza di personale) che in questi giorni, dopo la chiusura della struttura di via Livorno, dovevano usufruire del servizio di analisi e di radiografie.

Quindi quando l’unica ambulanza medicalizzata è impegnata per i suddetti trasferimenti non sarebbe presente sul territorio mazarese; resterebbero a disposizione soltanto due autombulanze entrambi non medicalizzate.

Un cittadino mazarese ci ha raccontato della brutta avventura capitata al nonno il quale dopo aver accusato ieri sera un malore e condotto presso il Pronto Soccorso del nuovo Ospedale “Ajello” (vedi in foto entrata da via Novara) è stato costretto ad essere accompagnato dai propri familiari presso l’ospedale di Castelvetrano per potere effettuare delle radiografie; dopo il ricovero l’anziano è dovuto tornare a Mazara per far leggere le radiografie ai medici del nosocomio mazarese.

Eppure all’indomani della cerimonia di riapertura dell’Ospedale “Ajello” era stato diramato dal Comune di Mazara del Vallo un comunicato, certamente concordato con l’Asp di Trapani, nel quale si dichiarava che “il Pronto Soccorso, la medicina generale, la cardiologia, il laboratorio d’analisi e la radiologia sono già operativi. La radioterapia sarà operativa a breve ed entro pochi mesi saranno operativi tutti gli altri reparti, a partire dalla chirurgia con i complessi operatori e presto si potrà nuovamente tornare a nascere a Mazara del Vallo. La realizzazione del punto nascita è stata infatti ampiamente confermata dallo stesso Bavetta che ha già annunciato “che entro Luglio nascerà nuovamente il primo mazarese”.

Chissà forse andava meglio programmata questa fase di passaggio fra la chiusura dell’area di via Livorno (che fine farà adesso quella struttura per la quale l'Asp paga un grosso affitto?) e la riapertura dell’Ospedale “Ajello”. Almeno si potevano garantire i servizi annunciati.

Per quelli futuri (i già annunciati reparti di: ortopedia, neurologia, oncologia, neonatologia, riabilitazione, lungodegenza e radioterapia) i cittadini sono certamente pronti ad aspettare (hanno già aspettato quasi 5 anni). Adesso però è già troppo, ed in ogni caso non si potrà aspettare l’approssimarsi della campagna elettorale per le elezioni regionali, provinciali o anche nazionali.

Gli stessi cittadini non potranno certamente accettare, dopo i mille proclami ad ogni livello, che eventuali mancanze siano attribuite alla “scure” della Corte dei Conti sulla spesa regionale dedicata alla Sanità.

Francesco Mezzapelle

01-07-2017 15,00

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