Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta inviata da una cittadina. Ecco quando si legge:
Negli ultimi anni la cittadina di Mazara del Vallo è divenuta una delle perle turistiche della Sicilia
occidentale; una meta ricercata non solo da “turisti D.O.C.”, ma anche da viaggiatori al seguito di mazaresi emigrati in varie parti d’Italia e d’Europa che, in estate, decidono di tornare in Sicilia per le vacanze, portandosi dietro amici e parenti.
Il centro storico di Mazara è sempre più lindo e curato e i servizi ricettivi e di ristorazione sono sempre più rispondenti alle esigenze dei turisti fai da te.
In questo idilliaco quadro socioeconomico si rileva tuttavia una grande falla: il controllo urbano dei numerosi terreni incolti e incustoditi che punteggiano il paese in varie parti del suo territorio. Questi terreni insistono talvolta in zone che addirittura lambiscono il centro storico, come la Via Castelvetrano bassa e la Via Val di Mazara.
Ebbene, nonostante nell’arco degli ultimi due anni il Comune di Mazara del Vallo sia stato allertato con mail, segnalazioni e lettere aperte su testate giornalistiche on line, nonostante in tali zone si siano sviluppati nell’agosto del 2024 -in almeno due circostanze - degli importanti incendi che per pochi metri e poche ore, non hanno raggiunto le abitazioni, grazie alla segnalazione dei residenti delle case
attigue e al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco di Mazara del Vallo. Nonostante tutto questo e tanto altro, tra cui messaggi e telefonate dirette e indirette ai proprietari di questi terreni, questi ultimi continuano ad essere una discarica a cielo aperto.
Le foto sono rappresentative di una singola stagione, perché nel corso di ogni anno, alla strega di un mare con le sue maree, questi appezzamenti di terra mutano aspetto a seconda della quantità e della
qualità della immondizia scaricatavi.
E i proprietari dei terreni che per normativa regionale, sono obbligati a ripulire il terreno dalle sterpaglie, creare fasce tagliafuoco, creare delle recinzioni, … che fanno? Latitano beatamente, limitandosi ad
effettuare una tantum una blanda potatura dell’erba selvatica che peraltro non viene rimossa, ma stipata e lasciata in situ, così che possa agevolmente produrre incendi, infestazioni e altro. Questi appezzamenti continuano ad essere lasciati alla mercè di alcune “persone” che non hanno ancora compreso il senso della raccolta differenziata o magari lo hanno fatti, ma non sono soddisfatti dei servizi del comune e quindi non sapendo come sbarazzarsi del loro sudiciume materiale e mentale vanno a scaricarlo dove meglio gli pare.
E allora COSA DEVE FARE un onesto cittadino che paga le tasse e fa una regolare raccolta
differenziata???
COSA DEVE FARE per contrastare il tanfo intollerabile che entra dalle finestre delle proprie case e che invade tutta l’area, in particolar modo la Via Francesco Del Franco, una buona parte della Via Pascasino Vescovo e le vie adiacenti per decine e decine di metri?
COSA DEVE FARE per non vedere dalla propria finestra, ammassi di immondizia a pochi metri di
distanza?
L’ONESTO CITTADINO DEVE FORSE ATTENDERE CHE SCOPPI UN’EPIDEMIA provocata da animali
infestanti che si celano tra erbacce e immondizie?
Deve rimanere tappato a casa per evitare che entrino topi o blatte?
O deve pagare un servizio di sorveglianza per contrastare/segnalare in tempo lo sviluppo di un
incendio della propria casa?!
L’onesto cittadino solitamente si rivolge al proprio Comune e ottiene in un tempo congruo una risoluzione alle problematiche che non sono soltanto quelle di un manipolo di persone che abitano in quella peculiare zona, ma sono una grave piaga che ferisce il decoro pubblico, che attenta all’igiene collettiva, perché se è vero che la proprietà privata è tutela dalla Costituzione, è altrettanto vero che i proprietari dei terreni sono tenuti alla manutenzione obbligatoria, … E PERCHÈ LA PREVENZIONE E’
SEMPRE MEGLIO DELLA CURA!!!