«Riscopriamo la logica del dono, alternativa a quella dominante dell’egoismo e dell’indifferenza, con la misura alta che ogni Eucaristia ci propone e che ogni mensa autentica ci suggerisce: non dono di cose, ma dono di sé stessi». È l’invito del Vescovo monsignor Angelo Giurdanella contenuto nel suo Messaggio di Natale. «La logica del dono diventa anche impegno civico, perché esige una politica e un’economia che mettano al centro l’uomo e la sua dignità, che generino effettiva uguaglianza e attiva partecipazione, come ci chiede anche l’art.
3 della nostra Costituzione repubblicana», aggiunge il Vescovo. Per monsignor Giurdanella bisogna praticare una comunicazione come quella dei pastori, «che ci suggerisce di sostituire, allo stordimento di una comunicazione veloce (soprattutto con i social), la bellezza di conversazioni autentiche con cui condividere gioie e dolori, angosce e speranze, e scrutare i segni dei tempi». Il Vescovo invita a «lasciarsi avvolgere dalla luce che tanti testimoni, come gli angeli nella notte santa, ci donano, per ritrovare quella “luce dentro” generata da una capacità di meditazione, di ricomposizione dentro di sé di tanti messaggi, come Maria che medita sugli accadimenti attorno alla nascita del Bambino».
L’invito, dunque, a «coltivare atteggiamenti di ricerca di senso che mettono in cammino, a ritrovare un centro per la nostra vita e, in modo particolare, riscoprendo la bellezza e la centralità dell’Eucaristia, soprattutto domenicale e a esercitare scelte concrete di bene, secondo quella logica del dono, che scaturisce dalla mensa eucaristica e da ogni retta coscienza umana e che dà frutti di fraternità, giustizia, pace, speranza».