Mazara, lettera aperta di un cittadino "​L’odissea di un automobilista nella terra della ZTL infinita"

Il cittadino contesta una multa sostenendo che tale deroga non fosse segnalata da alcun cartello

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Febbraio 2025 11:22
Mazara, lettera aperta di un cittadino

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta inviata dal cittadino Massimo Di Girolamo il quale racconta quanto gli è accaduto qualche giorno fa nel centro storico di Mazara del Vallo. Ecco quanto si legge: 

"Era un tranquillo martedì sera, il quattro di febbraio, quando decisi di intraprendere un’impresa epica: recuperare mia moglie dalla scuola in cui insegna, sita in via Santa Caterina. Erano le 18:40 circa, l’ora in cui gli onesti cittadini rincasano, ignari che il loro destino possa essere segnato da cartelli, transenne e agenti zelanti. Giunto nei pressi di piazza Santa Veneranda, la realtà mi si para davanti come un’epifania tragica: sbarramenti, divieti, lavori in corso che trasformano il centro storico in un labirinto degno di Dedalo. Via San Michele? Chiusa. Via Monsignor Audino? Impraticabile. Piazza Santa Veneranda? Terra di nessuno. E adesso? Il problema, miei cari concittadini, era semplice: come uscire dall’infernale dedalo viario senza incorrere nelle ire della temutissima ZTL? Con la logica dell’uomo comune, valuto le alternative: scelgo di imboccare via della Scala, stretta arteria che mi lascia due sole possibilità, come un bivio dantesco.

- Opzione uno: procedere per un breve tratto su corso Umberto e tagliare verso la stazione. 

- Opzione due: svoltare a destra, percorrere via Sant’Antoninello e sbucare su via San Giuseppe.

I cartelli sono chiari: la ZTL è in vigore dal lunedì al venerdì, con accesso consentito solo in due fasce orarie ben precise (7:30-10:00 e 12:30-15:00). Nessuna indicazione di deroghe per lavori in corso, nessuna informazione su percorsi alternativi. Ma la necessità impone scelte, e io scelgo ciò che appare il male minore. Peccato che la mia decisione incappi nel solerzia e inflessibilità di due agenti della Polizia Municipale.

Il primo mi illumina su una norma che nei cartelli non figura: avrei dovuto scegliere la seconda alternativa, poiché – secondo la sua infallibile lettura – via San Giuseppe si può percorrere fino alle 19:00, grazie alla presenza di una farmacia. Una rivelazione mistica, priva di riscontro segnaletico ma sostenuta con inflessibile certezza. Protesto. Contesto. Non perché io sia un ribelle della strada, ma perché sono certo che quei cartelli, che il vigile mi accusa di non saper leggere, non contengano le sue stesse parole. Nasce un dibattito acceso, durante il quale, tra uno scambio e l’altro, il solerte pubblico ufficiale si offende per una mia frase sibillina, “la ruota gira”, interpretandola come una minaccia, quando in realtà è solo una constatazione dell’ineluttabile karma della vita. Intanto, la multa è scritta. Il destino è segnato. Ed io, condannato per aver osato uscire dal centro storico senza un teletrasporto a disposizione.

Ma la domanda sorge spontanea: cosa sarebbe successo se fossi uscito alle 19:01?Avrei dovuto pernottare in macchina, aspettando il sorgere del sole e l’apertura della ZTL? Avrei dovuto attendere un editto del Comune che sancisse la mia liberazione? E soprattutto: dove sono questi cartelli che attestano la versione del vigile? Non ci sono. Ho fatto un sopralluogo il giorno successivo, ho fotografato tutto. Della deroga fino alle 19:00 non v’è traccia.

E dunque, cari concittadini e spettabile Amministrazione Comunale, vi chiedo: era questo il destino che meritavo? Nel frattempo, il mio rifiuto è netto: questa multa non la pago e non la pagherò. Perché la giustizia non è solo una questione di norme, ma anche di buon senso. E qui, di buon senso, ne abbiamo visto ben poco". 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza