Quindici giorni fa è avvenuto il cedimento nella banchina Mokarta di una delle torri faro che costituiscono l’impianto di illuminazione portuale, che, completamente ossidata alla base, è crollata in mare parallelamente al muraglione di difesa foranea.
Per tale ragione presso la Capitaneria di Porto si è tenuta il giorno 12 febbraio u.s. una riunione convocata d’urgenza, cui sono intervenuti rappresentanti dei Dipartimenti alle Infrastrutture Mobilità e Trasporti (competente alla realizzazione e manutenzione delle infrastrutture portuali), del Territorio e Ambiente, della Protezione Civile e dell’Ufficio del Genio Civile della Regione siciliana, oltre al vice sindaco del Comune di Mazara del Vallo.
A seguito del tavolo tecnico, in cui sono state discusse le problematiche relative alla manutenzione delle opere marittime del porto di Mazara del Vallo, la Regione siciliana – sulla base dei sopralluoghi e delle perizie tempestivamente svolte dal Genio civile - ha autorizzato la spesa di 16.000 euro per la realizzazione in regime di somma urgenza dei lavori necessari per la messa in sicurezza del predetto impianto, che dovrebbero quindi a giorni essere affidati al soggetto esecutore.Nel frattempo il Comandante della Capitaneria di Porto, dopo aver riunito gli operatori portuali e i rappresentanti del locale armamento, ha emanato il giorno 25 febbraio un’ordinanza di sicurezza con cui ha interdetto parzialmente l’uso delle banchine Mokarta e Ruggero II^.
“Si tratta di una interdizione temporanea in funzione della tutela della pubblica incolumità, necessitata peraltro dal parere fornito dall’Organo tecnico – spiega il Capitano di Fregata Davide Accetta Comandante della Capitaneria di Porto – e comunque limitata anche spazialmente solo a quelle aree prospicienti le torri faro, limitrofe a quella crollata, che presentano evidenti segni di corrosione alla base. Essa non comporta il divieto delle navi di accesso in porto e alle banchine.
Abbiamo infatti preventivamente riunito tutti gli attori portuali al fine di sentire le rispettive esigenze imprenditoriali, concordando quegli accorgimenti ed interventi di messa in sicurezza di volta in volta necessari che consentiranno comunque i prossimi approdi e le operazioni commerciali delle navi che ormeggiano proprio presso i moli interessati dal crollo del palo d’illuminazione. Ciò, nelle more della realizzazione degli imminenti lavori, e in prospettiva della realizzazione di un impianto nuovo ed efficiente.
Se, per un verso, piena ed immediata nella circostanza è stata la disponibilità degli uffici del Genio civile e del competente Servizio Infrastrutture Marittime e Portuali della Regione Sicilia, per un altro si è dovuto constatare che sul capitolo di spesa relativo alle manutenzioni di tutti i porti regionali siciliani sono stati stanziati fondi esigui e del tutto insufficienti per garantirne la sicurezza, l’efficienza e quindi la competitività.
Gli operatori del porto hanno preannunciato che richiederanno nel breve, congiuntamente ed unitariamente, incontri con gli Organi politici ed amministrativi territoriali competenti, cui questa Autorità marittima – quale soggetto chiamato istituzionalmente alla soluzione delle varie problematiche tecnico-operative portuali – ha dato la propria piena disponibilità a partecipare”.
Comunicato stampa Mazara 26/02/2015{fshare}