Si sono tenuti ieri pomeriggio presso la Cattedrale del "S.S. Salvatore" i funerali dell'ing. Francesco Asaro. Ad aspettarlo per l'ultimo saluto oltre ad amici e familiari, tanti scout che al termine del rito funebre lo hanno voluto ricordare attraverso l'eco del canto della promessa, e altri brani scout che Francesco amava far cantare ai propri ragazzi. Presenti alla cerimonia anche gli altri gruppi del territorio mazarese, il Gruppo Masci e il Gruppo AGESCI Mazara 4°, che si sono stretti insieme agli altri fratelli scout e alla famiglia nel dolore per la perdita del Capo Ciccio Asaro.
A celebrare il rito funebre è stato Don Giacinto Leone assistente spirituale del gruppo Mazara 2 insieme a Padre Salvatore Gabriele vice parroco della cattedrale, al vicario del Vescovo Giuseppe Ponte e all’assistente spirituale del distretto Palermo Ovest Massimo Schiera, che hanno portato il cordoglio del Vescovo Angelo Giurdanella. Tanti hanno voluto omaggiare Francesco per l'ultima volta, tra questi anche Matteo Gambini, giovane che frequentava il Gruppo nel Riparto aperto anni fa al Santo Padre, dove il Capo Ciccio si recava una volta a settimana per accompagnare i ragazzi di quella realtà nel percorso scout.
Matteo oggi vive a Roma, ed è Capo del Gruppo Roma 2, appena ha appreso la notizia ha pensato subito alla strada che ogni settimana Francesco si premurava di fare per incontrarli, e mosso da questa ragione ha subito comprato un biglietto aereo per poter salutare per l'ultima volta quello che per lui è stato un grande esempio. Un momento molto toccante, quello dell'elogio funebre letto dalla figlia Maria, che nel ringraziare i presenti e non, per l'affetto e la vicinanza dimostrata, ha voluto ricordare "l’avvenuta meravigliosa" vissuta dal padre dicendo: “E mentre il mondo fa tanto rumore per nulla tu, senza clamore, hai reso un servizio alla società ed alla Chiesa facendo dell’educazione dei giovani la tua missione di vita” e conclude “ Papà, parti per la tua ultima route leggero perché per la tua destinazione lo zaino non ti serve più.
Buona strada Papà”. (Clicca qui per leggere il messaggio completo). Per onorare la memoria di Francesco, il Gruppo pianterà un albero di ulivo presso la base scout Antalbo, sito che gli stessi stanno terminando di allestire per dedicarlo alle attività di formazione. "I ragazzi che frequenteranno la base, guardando quell'albero potranno ricordare colui che contribuì a far nascere questa meravigliosa avventura, che ancora oggi possiamo vivere grazie a Lui." Queste le parole di Mary Chirco Capo del Gruppo Mazara 2, continua dicendo: "Ho subito pensato ad un albero di ulivo, da sempre protagonista nella storia dell’uomo per rappresentare l'Eternità.
L’ulivo è una pianta tenace, capace di resistere alle peggiori condizioni meteorologiche, la sua capacità di scampare alla morte lo rese simbolo di vita. L’ulivo è una pianta sacra e sacro è il succo dei suoi frutti. Queste caratteristiche sono comuni alla persona di Francesco. È stata, infatti, una persona tenace e perseverante, ha creduto fermamente in ciò che professava, e ciò lo ha testimoniato con l’esempio, ecco perché è stato un punto di riferimento per tanti, nelle innumerevoli difficoltà ha sempre confidato nel Signore. Inoltre l’ulivo rappresenta Cristo che attraverso il Sacrificio, diventa strumento per tutti noi, come lo è stato Francesco.
La mia è un' idea maturata in questi giorni, che condividerò presto con gli altri fratelli del gruppo e con la famiglia di Francesco."
Francesco ci ha lasciati, ma i suoi insegnamenti e il suo esempio continueranno a vivere per sempre nel cuore delle persone che lo hanno conosciuto, a cui lui ha cambiato il senso della propria esistenza.
Caterina Mezzapelle