Mazara, il Liceo classico rimane in “garage”. Persa un’occasione, rimane il mistero

Redazione Prima Pagina Mazara
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15 Settembre 2014 07:30
Mazara, il Liceo classico rimane in “garage”. Persa un’occasione, rimane il mistero

Dietrofront del Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale, avv. Antonio Ingroia sul Liceo Classico di Mazara.

Pare che la decisione dell'ex Provincia di Trapani di voler togliere, per motivi di "spending review" e per "difficoltà di cassa dell'Ente", a studenti, docenti e famiglie l'attuale sede, in via Santa Maria delle Giummare, dove si svolgono le attività didattiche e formative del Liceo Classico "G.G. Adria" - costola dell'Istituto di istruzione superiore "Adria-Ballatore" - sia stata revocata. E ciò in base ad un accordo raggiunto dallo stesso Ente, nella persona del Commissario Ingroia, con la società proprietaria dell'immobile adibito all'uso del Liceo.

Gli studenti del Classico potranno così continuare a sedersi nei banchi dei locali di Via delle Giummare in quanto il contratto di locazione sottoscritto da ex Provincia e società proprietaria sarebbe stato prorogato (anche se non c'è ancora traccia di una delibera). Tale decisione sarebbe venuta fuori a seguito di un incontro fra lo stesso Ingroia, il nuovo Dirigente scolastico del Liceo e il Sindaco di Mazara Nicola Cristaldi. Durante lo stesso incontro - si apprende non ufficialmente - si sarebbe convenuto sul fatto che tale decisione sia in ogni caso temporanea, in quanto l'ex Provincia non può continuare a pagare gli esorbitanti canoni di locazione delle scuole, e che altre soluzioni (nuovi locali?) dovranno essere pensate attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico specifico.

Dal dicembre del 1998 ad oggi la Provincia di Trapani ha speso, per l'affitto degli attuali locali del Liceo Classico, oltre 3 milioni di Euro, pagando annualmente alla società proprietaria dell'immobile, la ditta cooperativa CELI con sede a Santa Ninfa, un canone di locazione compreso fra le 180mila euro e le attuali 203mila dell'ultimo anno, in base alle rivalutazioni ed agli adeguamenti al costo della vita che nel tempo si sono succeduti. Canone che è sempre stato pagato regolarmente dalla Provincia alla società proprietaria.

Tuttavia a metà del 2013 sono sorte le prime difficoltà di cassa dell'Ente, che hanno fatto posticipare alcuni pagamenti. A dicembre del 2011 la Giunta provinciale si era espressa favorevole al rinnovo della locazione dell'immobile, per la durata di sei anni fino a dicembre del 2017. A luglio del 2013 la società proprietaria CELI viene posta in liquidazione coatta amministrativa per insolvenza irreversibile, cioè fallita, ma la Provincia continua a pagare il suo canone di affitto.

Quella della cooperativa CELI di Santa Ninfa, proprietaria dei locali di Via della Giummare, è una storia lunga. Essa nasce negli anni immediatamente successivi al terremoto che, nel 1968, sconvolse l'intera Valle del Belice, recuperando una vecchia struttura cooperativa edile del 1947, e si specializza nel campo dell'edilizia civile, dei restauri, delle infrastrutture e dell'energia, realizzando alcuni grandi lavori in Sicilia e in tutta Italia. Nel 2000 un suo responsabile, Pietro Martino, rappresentante anche per la Sicilia del Concoop di Forlì (lo stesso Conscoop a cui recentemente è stato dato l'appalto per la ristrutturazione dell'ospedale mazarese?), finì in manette nell'ambito di una grossa inchiesta in cui responsabili di "coop rosse" si sarebbero aggiudicati appalti sotto la protezione dei politici siciliani e di Cosa nostra.

Dunque se è certo che gli studenti del Classico possono iniziare tranquillamente l'anno scolastico presso la "casa" di Via delle Giummare, il loro proseguimento didattico all'interno di questa struttura non è poi così certo, come spiegato sopra. La cosa ancora più certa è che un'altra volta si è forse persa un'occasione per trovare una diversa e degna sede allo storico Liceo Classico mazarese - come d'altronde chiesto a gran voce in questi giorni da molti cittadini di Mazara che hanno protestato anche sui social network - per ritornare nella storica sede del "Collegio dei Gesuiti" o per trovare altri locali comunali da adibire a sede scolastica. L'importante però è "far quadrare i conti", anche se a subirne le conseguenze sono quasi sempre operatori della scuola e studenti.

Vincenzo De Santi

15/09/14  09,30

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