Preoccupazione, rabbia e amarezza. Sono questi i sentimenti che agitano gran parte degli esercenti che hanno le loro attività in Corso Umberto I, il “salotto” della Città di Mazara del Vallo, a causa della incessante spirale di microcriminalità. Nella notte ignoti hanno cercato di forzare l’ingresso del negozio “Bottega Verde”, si sarebbero anche procurati qualche taglio viste delle gocce di sangue sul marciapiedi e probabilmente hanno desistito dal portare al termine il colpo (in foto –da noi scattata questa mattina- vedi la porta dei locali con evidenti segni di forzatura).
La proprietaria nella mattinata dopo aver visto quanto accaduto ha chiamato i carabinieri per sporgere formale denuncia. Alcune notti fa però i criminali sono riusciti ad introdursi all’interno di un ristobar della stessa via portando qualche centinaio di euro in soldi spicci lasciati all’interno del registratore di cassa. E’ capitato pure che qualche altra attività commerciale dello stesso Corso abbia ricevuto la visita in pieno giorno da parte di qualche strano avventore che chiedeva soldi con fare minaccioso, comunque allontanato dai proprietari.
Andando a ritroso negli ultimi mesi si registrano numerosi casi di microcriminalità nell’intero centro storico mazarese. L’interrogativo che si pongono gli stessi commercianti, e non solo di Corso Umberto I, e i loro clienti, riguarda la possibilità che questi criminali, alcuni anche autori di atti vandalici, possano esser individuati e arrestati (ci credono in pochi) grazie alle diverse telecamere della videosorveglianza comunale e anche privata. Non accennano a ridursi i casi di microcriminalità in città ed in particolare di furti ai danni di diverse attività commerciali del centro urbano, e non solo, da bar a negozi di abbigliamento; tutto ciò ha generato davvero molta paura e apprensione fra i cittadini e soprattutto fra i gestori degli stessi locali presi di mira dai malviventi; le immagini delle varie telecamere di videosorveglianza dimostrano che a compiere spesso questi atti criminali siano dei giovani già noti alle forze dell'ordine.
Sono giovani sempre più spesso protagonisti dei fatti di cronaca che avvengono in Città, molti di questi legati anche all’acquisto e consumo di sostanze stupefacenti, in particolare di crack ormai diffuso fra giovani e meno giovani. Vi è certamente un problema sicurezza. Diverse anche le segnalazioni di cittadini che, soprattutto nelle ore serali, vengono avvicinate pericolosamente da gang di ragazzi di origine maghrebina e autoctona. Nei giorni scorsi un gruppo di ragazzi sarebbe stato pure avvicinato qualche personaggio noto alle forze dell’ordine che avrebbe loro chiesto anche poco denaro (probabilmente quanto bastava per una dose di crack) minacciandoli con coltello.
Una decina di giorni fa durante le ore notturno un sedicente personaggio (individuato anche con telecamere private) con una grossa lama ha forato circa una ventina di veicoli posteggiati fra via G.G.Adria e Corso Vittorio Veneto. La paura dei cittadini si accompagna al senso di impotenza di fronte a quanto accade quasi quotidianamente, anche per via di un sistema fin troppo “garantista” dinnanzi a certi reati. E’ innegabile che l’utilizzo di nuove telecamere -cosi come annunciato in questi mesi- dall’Amministrazione comunale- potrebbe supportare il contrasto della microcriminalità, come del resto il dispiegamento, in un territorio esteso come quello di Mazara del Vallo, di maggiori risorse in termini di mezzi e personale delle forze dell’ordine.
Francesco Mezzapelle
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