Mazara, domani inaugurazione del centro polifunzionale dell’ADIM

Gestito da volontari e unico del suo genere in Sicilia occidentale. La questione degli immobili confiscati alla mafia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Settembre 2023 15:39
Mazara, domani inaugurazione del centro polifunzionale dell’ADIM

Sarà inaugurato domattina, sabato 30 settembre, alle ore 10 circa, in via dei Ponticcioli (zona Tonnarella), a Mazara del Vallo, il Centro Polifunzionale per il Diabete gestito dall’ADIM. All'incontro saranno presenti il sindaco Salvatore Quinci, il vescovo di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella ed il personale medico volontario dell’ADIM. Il nuovo Centro sarà l’unica struttura di volontariato per diabetici in Sicilia occidentale nella quale si potranno espletare visite quali elettrocardiogramma, esame doppler, visite oculistiche e podologiche. Il Centro Polifunzionale per il Diabete sorge in un immobile confiscato alla mafia e concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Mazara del Vallo alla ADIM che ha provveduto a ristrutturarlo e a renderlo usufruibile al pubblico.

Erano circa complessivamente, circa 65, tra fabbricati e terreni, i beni confiscati alla mafia entrati nel patrimonio immobiliare del Comune. Di questi soltanto 25 risulterebbero assegnati per fini sociali o adibiti ad uffici comunali, vedi ad esempio, l’immobile multipiano all’incrocio fra le vie E. Sansone e Favara Scurto (assegnato all’Avis) e quello di via Giotto, denominato “Palazzo della Legalità” che ospita il settore delle Politiche Sociali e diverse associazioni di volontariato.Sempre nel quartiere Trasmazaro, in via Giovanni Bessarione, da circa un decennio un bene confiscato alla mafia è divenuto sede della Polizia Municipale.

Altro immobile multipiano in via Emanuele Sansone, grazie a fondi del “P.O.N. Sicurezza” del Ministero degli Interni, è da alcuni anni sede del locale Commissariato di Pubblica sicurezza. Sono invece circa 40 i beni che il Comune di Mazara non riesce ad assegnare per mancanza di richieste, forse per paura di eventuali ritorsioni...? Bisogna anche considerare anche che molti questi beni necessitano di grandi manutenzioni in quanto si trovano in stato di degrado, soggetti talvolta ad attività predatoria da parte di ignoti e pertanto anche danneggiati.

Il Comune ha evidenziato difficoltà economiche per la loro sistemazione. Sono state poche finora le risposte all’avviso pubblicato all’albo pretorio online dal Comune di Mazara per l’assegnazione in concessione gratuita di beni sottratti alla criminalità organizzata ed acquisiti al patrimonio comunale, per finalità sociali. Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Mazara del Vallo è il terzo comune (dopo Castelvetrano e Alcamo) in provincia di Trapani per numero di beni confiscati alla mafia ricevuti dallo Stato.

Possono presentare istanza per l’assegnazione in concessione gratuiti dei beni confiscati: Comunità, enti, ed associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali; associazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale riconosciute, operatori dell'agricoltura sociale. La concessione del bene è finalizzata al suo pieno utilizzo per realizzare attività sociali in senso ampio al servizio del territorio al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un’opportunità di sviluppo, con l’obiettivo di creare centri e luoghi di aggregazione al fine di combattere il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento.

Dopo l’acquisizione delle domande il Comune potrà richiedere alla Prefettura competente il rilascio di informazioni tendenti ad attestare la insussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa. Come previsto dal regolamento approvato dal Consiglio comunale, la documentazione e le proposte progettuali saranno valutate dalla Commissione costituita con provvedimento del Responsabile del Settore competente che la presiede. La Commissione è costituita da almeno tre dirigenti.

Francesco Mezzapelle

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