Mazara del Vallo, il 2018 dalla “A” alla “Z”. Non è mai stata una “Capitale…”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Dicembre 2018 13:22
Mazara del Vallo, il 2018 dalla “A” alla “Z”. Non è mai stata una “Capitale…”

Descrivere in poche righe quanto avvenuto nel 2018 a Mazara del Vallo potrebbe risultare di impegnativa lettura in queste ore nelle quali i cittadini sono impegnati negli ultimi preparativi per brindare all’arrivo del 2019. Pertanto la nostra Redazione, come già avvenuto negli anni scorsi, ha voluto riassumere in alcune “parole chiave”, dalla A alla Z, i principali fatti, problemi ed anche i personaggi che hanno caratterizzato la vita cittadina. Purtroppo dal nostro punto di vista risultano maggiori rispetto al 2017 le criticità che affliggono la Città, non siamo (e non vogliamo esserlo) fra quelli che additano sempre e solo a fattori esterni le proprie difficoltà; ovviamente è d’obbligo poi anche il paragone con realtà viciniore, Mazara del Vallo non è d’altronde, nel bene e nel male, una Città-Stato come qualcuno vorrebbe far sembrare.

Purtroppo, duole evidenziarlo, rispetto allo scorso anno poco o niente è cambiato, anzi diverse cose sono anche peggiorate, e certamente non possiamo nascondere la realtà. Buona lettura cari lettori e Vi auguriamo un 2019 migliore dell’anno appena trascorso: A come Ambiente. In questa categoria abbiamo voluto inserire tutte le questioni relative alle tematiche ambientali riguardanti il territorio mazarese. Diciamo innanzitutto che molti cittadini mazaresi hanno poco rispetto, vedi le numerose discariche abusive disseminate in ogni angolo del territorio urbano, per il territorio in cui vivono.

Finalmente, quasi ultimi in Provincia, i cittadini di Mazara del Vallo hanno potuto effettuare la differenziata a partire da metà anno. Non è stato un inizio per niente facile, soltanto ad ottobre la raccolta differenziata abbraccia tutto il territorio cittadino. Secondo ultimo dati forniti dal comune la raccolta differenziata si attesta al 70%, quindi avrebbe superato quel 65% imposto dalla Regione per non incorrere in sanzioni. Ma ci chiediamo: è un dato reale? Come viene effettivamente smistato il materiale raccolto? Funzione il tanto propagandato tritovagliatore acquistato e collocato nel locale sulla Ss115 confiscato dallo Stato alla mafia ed assegnato al Comune? Perché a fronte dell’aumento della differenziata non si registra un reale abbassamento delle tariffe? B come Biblioteca Comunale. Da quasi due anni in pratica Mazara è una città senza biblioteca.

A causa di un problema ad un soffitto nella struttura dell’ex asilo Corridoni la sala lettura è chiusa dal 2015. In attesa di intervenire l’Amministrazione  ha addirittura chiuso (per “motivi di sicurezza”) dal luglio 2017 l’intera biblioteca creando ancora grossi disagi studenti e ricercatori desiderosi di avvalersi di alcuni importanti testi in essa custoditi. Ad inizio 2018 l’Amministrazione Cristaldi ha deciso di spostare la biblioteca nel nuovo immobile adiacente al Complesso Monumentale “Filippo Corridoni”.

Pertanto era stato avviato il trasloco dei circa 45.000 testi, compreso l’archivio ed materiale storico e letterario dell’antica biblioteca del Collegio dei Gesuiti di Piazza Plebiscito. Il trasloco sarebbe stato completato da alcuni mese ma ancora ad oggi la biblioteca comunale di Mazara del Vallo rimane chiusa. Sarà riaperta durante la campagna elettorale per le Ammnistrative? C come Corte dei Conti. I magistrati contabili della Regione anche quest’anno hanno “bacchettato” l’Amministrazione comunale mazarese individuando diverse criticità nel Rendiconto 2016 e nel Bilancio 2017, dichiarando ancora una volta il risultato economico del Comune “inattendibile”.  A conclusione della deliberazione n.199/2018 del 20 novembre 2018 da parte Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti si legge: “si accerta la presenza delle descritte irregolarità contabili e criticità di bilancio che, ove non vengano corrette, possono generare risultati di amministrazione non veritieri e non rispondenti alle disposizioni contabili vigenti, soprattutto a causa del permanere di irrisolte difficoltà di conseguire le entrate accertate”.

Pertanto sorgono interrogativi: I conti del Comune di Mazara sono in salute? Qual’è la reale situazione finanziaria dell’Ente? Cosa lascerà in eredita questa Amministrazione comunale a quella successiva? Si profila un dissesto economico?  Ci chiediamo ancora: anche il Rendiconto 2017 come del resto quelli degli anni precedenti sarà impugnato dalla Corte dei Conti obbligando, questa volta un’Amministrazione comunale diversa, considerato le elezioni della prossima primavera, a riparare gli eventuali “danni”? D come Dragaggio. Si attende danni il dragaggio del Porto di Mazara del Vallo, ormai innavigabile con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate.

Quello che una volta era il cuore pulsante della Città e dell’economia marinara oggi si trova in uno stato di degrado ed abbandono perché non dragato da 40 anni. La Città ha atteso l’escavazione nonostante la gara di appalto espletata da tre anni, i lavori non sono mai partiti.  Nell’ultimo mese è emersa la proposta operativa del Governo regionale di Nello Musumeci e dei tecnici della Regione che permetterebbe di superare il problema del conferimento dei fanghi nella “colmata B” difesa da alcuni ambientalisti.

Il progetto della Regione prevede di avviare, utilizzando fondi previsti nel Patto per il Sud, un’attività di “soil washing” di tipo mobile, una tecnica che permetterebbe di dragare una buona parte del porto mazarese con il  recupero delle sabbie lavate: una parte di esse sarebbe riutilizzata  per azioni di ripascimento della costa già soggetta ad erosione, un’altra riciclata e immessa nel ciclo produttivo; una restante parte conferita in discarica speciale. Lo stesso Presidente Musumeci ha annunciato 15 milioni di euro per la realizzazione del progetto di escavazione e la pulizia nei prossimi giorni della foce del fiume Mazaro dai rifiuti trascinata dalla piena del 10 novembre.

Speriamo che anche tale questione non sia oggetto di campagna elettorale. E come Elezioni, quelle che ci sono state e quelle ormai prossime, cioè le Ammnistrative che determineranno il  nuovo Sindaco e la Giunta che guiderà la Città nel quinquennio 2019-2024 . La politica cittadina è di nuovo in fermento dopo anni di stasi. La vittoria del centro destra, la debacle del Pd, e l’avanzata del M5S alle scorse Regionali è il dato da cui partire. Ma si sa le elezioni comunali sono altra cosa,  E’ già iniziato il “valzer delle casacche” in Consiglio comunale la cui geografia politica è ben diversa da quella stabilita con le Ammnistrative 2014.  Nei primi mesi del 2019 si schiereranno in campo le “truppen” ed i loro candidati sindaci, anche il sindaco Nicola Cristaldi si sta muovendo: non ci sta a lasciare la Città ad un progetto politico di discontinuità rispetto alla sua decennale Amministrazione, vorrebbe la garanzia di una continuità di condotta su alcune questioni, in primis la gestione dei rifiuti e tutti i progetti legati ad essa; Cristaldi non vuole certamente un sindaco o un nuovo gruppo politico che demolisca, con diversi strumenti, la sua decennale Amministrazione.

F come Futuristi, non ci riferiamo al movimento artistico-letterario dei primi del ‘900, bensì al nuovo (un ritorno di “fiamma” si potrebbe definire) soggetto politico voluto dal sindaco Nicola Cristaldi per creare attorno a se  un consenso per il suo rilancio non solo nella politica extra-moenia ma anche in altre città della Provincia, con particolare attenzione a Calatafimi-Segesta(ove potrebbe candidarsi a Sindaco) e Castelvetrano. Così il ritorno alla sua idea di un “movimento-cocktail”  futurista  ove far convergere personaggi di diversa estrazione politica, di destra, sinistra e centro pronto a contrattare le altre forze politiche nelle diverse tornate elettorali.  Cristaldi ne è il capo, gli altri lo seguono o, almeno dovrebbero, visto che il suo gruppo consiliare, ed il suo consenso, perde pezzi.

Non escluso anche qualche colpo di scena nella sua attuale compagine… G come Giovani sempre meno presenti nella vita politica cittadina e delusi dalla politica degli ultimi anni. In città si registra una vera e propria diaspora di due, forse tre generazioni appartenete alla fascia d’età dai 18 anni ai 45 anni. Una nuova emigrazione verso il nord-Italia e Paesi del nord-Europa non ha lasciato immune la Città di Mazara negli ultimi anni. Spesso i giovani neolaureati in università del centro nord, ma anche a Palermo, preferiscono rimanere in quelle realtà o spostarsi piuttosto che ritornare in un contesto lavorativo, quello mazarese, che offre pochissimi spazi se non un precariato imperversante che alimenta nuove forme di schiavitù.

H come Hotel. Sono pochi rimasti in città a causa della chiusura di alcuni per cattiva gestione o per la riconversione in centri di accoglienza di migranti, questo ormai il vero business di cooperative onlus e di servizi sociali pubblici o pseudo tali con la complicità dello Stato Italiano. Adesso con il nuovo Governo nazionale giallo-verde ostile a tale business sembra che la tendenza si sia invertita, così qualche hotel da centro di accoglienza per migranti è diventato residenza-hotel per anziani.

Di turismo in città poco, a parte nonostante qualche iniziativa privata che prevede pacchetto completo a buon prezzo da consumare dentro le strutture stesse. Si registra un turismo per lo più mordi e fuggi, visto che in molti non alloggiano in città, e destinato a calare anche, e soprattutto, per le enormi difficoltà dell’Aeroporto di Birgi. I come Illuminazione Pubblica sempre più scarsa in Città. Non ci riferiamo solo a quelle vie periferiche che sono senza sistema di illuminazione o che rimangono al buio a causa del furto dei fili di rame.

Scarsamente illuminate anche alcune vie principali, vedi ad esempio il piazzale G.B. Quinci con grosso rischio di incidenti per quanti attraversano le strisce pedonali ormai quasi invisibili. Unica nota positiva, grazie alla Regione, il ripristino dopo alcuni anni dell’impianto di illuminazione nel porto peschereccio. K come Kasbah quella di Mazara del Vallo propagandata come luogo di integrazione nei fatti in gran parte dei periodi dell’anno appare desolata. Locali comunali ristrutturati ma chiusi (vedi la Casa Tunisia) con una popolazione composta da autoctoni e di immigrati sempre più costretti a difendersi dalla crescente microcriminalità che sta mettendo a ferro ed a fuoco la Città.

Al progetto di arredo urbano con ceramiche, intrapreso dopo le Amministrative del 2009, non è seguita di una manutenzione ed un Piano del centro storico per incentivare i proprietari a recuperare gli immobili a rischio di crollo. Nel frattempo il centro storico sempre più abbandonato e diverse attività commerciali chiuse L come Lavori pubblici. Da alcuni anni infatti i lavori pubblici in città sono fermi. A parte il discutibile completamento della sopraelevata da parte dell’Anas e del palazzaccio comunale di piazza della Repubblica (ancora chiuso dopo oltre due anni e non si capisce il perchè: l’edificio è agibile?), non si registrano l’avvio di opere pubbliche significative, fra le quali anche il rifacimento di strade.

Il settore edile in Città vive una crisi come non mai registrata. Per non parlare di Piazza Regina che è stata si ammodernata ma con un progetto inadeguato: parte del basolato ostruisce la circolazione e non è fruibile da soggetti diversamente abili. A che serve un Piano annuale dei Lavori Pubblici se poi si conferma sempre un “libro dei sogni”. M come manifestazioni. La VII edizione dell’Expo Blue Sea Land dal 4 al 7 ottobre, ideato e promosso dal compianto Giovanni Tumbiolo (venuto a mancare improvvisamente lo scorso 15 giugno) e proseguito dal nuovo presidente del Distretto della Pesca e Crescita , Nino Carlino, ha fatto registrare numeri importanti (oltre 150mila visitatori) rendendo la Città di Mazara del Vallo in quei giorni il centro del Mediterraneo grazie all’arrivo di importanti delegazioni istituzionali ed imprenditoriali dell’Africa e Medioriente.

N come “Natale 2018”, il programma di manifestazioni di fine ed inizio e gli addobbi voluti dall’Amministrazione Cristaldi costeranno  ai cittadini mazaresi più di 200.000 euro, più del doppio di quanto speso lo scorso anno. E’ previsto uno spettacolo che da solo costerà ben 49mila euro! Eppure le casse comunali non sono certamente piene, anzi il Comune –come più volte sottolineato dagli amministratori in Consiglio comunale discutendo il Bilancio- non ha molte risorse; del resto sono stati tagliate molte spese per i servizi alla Città, per non parlare dello stato di manutenzione di molte strade mazaresi e del sistema di approvvigionamento idrico che fa acqua da molte parti con gravi disagi per le famiglie.

Probabilmente non è solo la magia del Natale ad aver convinto la Giunta Cristaldi, al suo ultimo giro di boa, a spendere così tanti soldi che probabilmente ricadranno nel bilancio della prossima Amministrazione. E’ proprio tempo di elezioni… O come Ospedale “Ajello”. Finalmente riaperto dopo 3 anni i lavori di ristrutturazione finanziati con soldi dell’Ue grazie all’intervento dell’allora assessore regionale Massimo Russo. Si spera che l’Ospedale torni in funzione come un tempo e sia potenziato.

Sulla sua riapertura e sulle assunzioni – c’era da aspettarselo- è stata fatta campagna elettorale.  La speranza è che, nonostante la propaganda ad ogni livello, l’0Ospedale mazarese non veda depotenziati alcuni suoi reparti di eccellenza, vedi Chirurgia e Cardiologia, o che addirittura non perda il punto nascite. P come Piano Regolatore della Città:  è ancora fermo al palo. L’importante strumento urbanistico dopo diversi anni non è stato ancora completato dagli Uffici comunali di competenza, ovviamente questo è un dato anche politico-amministrativo, negativo.

Dopo vari commissariamenti regionali per inadempienze nella tempistica relativa alla redazione dello stesso PRG, vi è un silenzio assordante da parte del Comune. Non vi è il rischio della fine del settore edile ma anche di speculazioni edilizie. Q come “questioni irrisolte”, sono molte quelle che riguardano la Città, a quelle elencate in questo articolo si aggiunge ad esempio l’annosa questione della centrale del metanodotto di Capofeto per la quale la cittadinanza, a causa della politica degli ultimi decenni a partire dal 1980, non ha ricevuto nessun beneficio in termini di servizi e di prezzi del metano.

A seguito negli ultimi mesi di diverse sollecitazioni sia dall’opposizione (avvenuto anche un Consiglio comunale aperto sulla questione) e da qualche comitato civico si è ancora una volta registrato, anche qui, uno strano silenzio assordante da parte dell’Amministrazione Cristaldi in merito alla scadenza delle concessioni e alla loro ricontrattazione con benefici stavolta per l’intera città. R come Rete idrica sempre più fatiscente quella cittadina. Sarebbe ridotta ad un colabrodo con molte perdite in varie zone della Città.

Una rete sempre più vetusta che richiede sempre interventi d’urgenza e tampone, nel frattempo migliaia di cittadini si trovano senza acqua diversi giorni della settimana e costretti a chiamare autobotti convenzionate con il Comune. Oltre al danno anche la beffa. Anche nell’ultimo piano annuale l’Amministrazione ha inserito un intervento: risolverà il problema definitivamente? S come Spiagge quelle mazaresi sono sempre meno curate ed in alcuni tratti stanno per scomparire.

Nessun intervento per un loro ripascimento. Particolari attenzioni invece da parte dell’Amministrazione per quella che dovrebbe essere la cosiddetta “spiaggia in Città” che però nonostante rassicurazioni non ha visto il fare il bagno in quelle acque dichiarate balneabili il sindaco Nicola Cristaldi e la sua squadra assessoriale. La campagna elettorale della prossima primavera sarà l’occasione giusta? Inoltre la Spiaggia in città ha visto l’insediamento di due stabilimenti privati, chissà che qualcuno non rimpianga alla lunga di non aver premesso la realizzazione di un porto turistico (il cui iter era già in via di definizione nel 2009) per l’accoglienza di turismo nautico che secondo i dati è cresciuto a livello mondiale.

T come Traffico spesso impazzito in Città. Ciò ha innanzitutto la sua causa nella mancanza di un Piano del traffico (ancora nel cassetto del Comune). Incoraggiante l’azione condotta, nonostante il ridotto numero dei vigili urbani, del nuovo comandante Salvatore Coppolino che con un’intensa attività di controllo e sanzionatoria sta disincentivando alcuni “vizi mazaresi” in contrasto con il Codice Stradale; vedi anche la realizzazione di alcune rotatorie in alcuni snodi strategici.

Ancora però persistono alcuni incomprensibili sensi unici e la Città appare spesso divisa in due. Vedi difficoltà per chi proviene dal lungomare per raggiungere la via Salemi. Infine, il grosso problema  creato dal nuovo progetto di piazza Regina (vedi sopra). U come Urbanizzazione primaria quella che sarebbe necessaria per molte vie della Città che si trovano ancora con un fondo di terra battuta, senza servizi e che si allagano con le piogge rendendo difficile la vita ai residenti che però sono costretti a pagare le tasse al Comune.

Per non parlare delle buche presenti in molte strade della Città e spesso teatri di incidenti e danni a mezzi e persone che poi portano a risarcimenti (centinaia di migliaia di euro ogni anno) da parte del Comune. Come se non bastasse l’Amministrazione Cristaldi ha triplicato un anno fa gli importi degli oneri di urbanizzazione. V come Vigilanza, quella che andrebbe potenziata in Città e nella sua periferia. Il 2018 ha visto il perpetrarsi di furti in abitazioni, vi sono quartieri dove i residenti vivono una sorta di “stato di assedio”.

Ma non sono mancate le azioni criminose da parte di giovani e casi di bullismo. Su facebook sono stati segnalati diversi casi di ragazzini in pieno centro siano stati accerchiati da ragazzi un po’ più grandi, o della loro stessa età, immobilizzati e derubati. Diversi genitori hanno paura  a far uscire i propri figli il sabato pomeriggio e chiedono a gran voce più controlli da parte delle forze dell’ordine nel centro storico, nelle principali vie e piazze della Città. In questo contesto gli uomini delle forze dell’ordine presenti in Città fanno quello che possono, considerati uomini e mezzi a disposizione.

Il sistema di pacifica convivenza, fra autoctoni ed immigrati, venutosi a creare negli ultimi decenni a Mazara del Vallo sta per cedere a causa di pericolose dinamiche sociali, acuite in parte dalla crisi economica che attraversa la città. Nel contesto comunale è evidente l’assenza, a parte qualche iniziativa privata, di serie politiche giovanili e di inclusione sociale. Z come Zona pedonale urbana. Esiste ancora? A volte si a volte no. Chi controlla che essa venga rispettata come si deve.

Plaudiamo ad uno dei meriti che ha avuto il sindaco Nicola Cristaldi, cioè quello di creare una zona pedonale nel centro della Città e soprattutto in Corso Umberto I. Azione che non andava incentivata stendendo solo un manto rosso prima della sua rielezione nel 2014 ma con azioni concrete per il rispetto del divieto di circolazione con relativa creazione di parcheggi regolamentati e non certamente controllati da parcheggiatori abusivi. Ah ecco un altro problema ancora non irrisolto nonostante diversi appelli all’Amministrazione, i posteggiatori abusivi controllano ormai diverse piazze e vie del centro storico,  da piazzale Quinci, lungomare, piazze Santa Veneranda, San Michele e Alcide De Gasperi (davanti stazione); non sono mancati anche casi di aggressione verbale e quasi fisica con cittadini e visitatori.

E’ amareggiante assistere a pochi metri dall’attività degli abusivi alla presenza delle auto della Polizia Municipale volte a controllare (elevando giuste sanzioni) che i cittadini abbiano posteggiato rispettando il codice stradale. Francesco Mezzapelle

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