Mazara, dal 15 novembre al 1 dicembre la V edizione del Festival della Fotografia “Marenostrum”. Intervista all’ideatore Roberto Rubino

Redazione Prima Pagina Mazara
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04 Novembre 2019 10:42
Mazara, dal 15 novembre al 1 dicembre la V edizione del Festival della Fotografia “Marenostrum”. Intervista all’ideatore Roberto Rubino

Dal 15 novembre al 1 dicembre si svolgerà a Mazara del Vallo la quinta edizione del festival “Marenostrum”, il Festival Internazionale della fotografia del Mediterraneo. Manca ormai davvero poco all’inaugurazione. Abbiamo pertanto sentito Roberto Rubino direttore artistico e Presidente dell’associazione culturale “I Vicoli del Mediterraneo” organizzatrice dell’evento. “Esatto, possiamo dire che ormai sono finite la fase di preparazione e quella organizzativa, e siamo alla definizione dei dettagli e alla fase logistica.

Manca ormai davvero poco, l'inaugurazione del festival e della mostra è prevista il quindici di novembre e chiuderà i battenti, il primo di  dicembre. L’evento anche quest’anno è patrocinato dalla Città di Mazara del Vallo e dalla Regione Siciliana”. Cosa ci riserva l’edizione 2019? “Il tema principale rimane sempre il Mediterraneo, il fulcro di Marenostrum è quello.  Mazara del Vallo porta del Mediterraneo, Mazara del Vallo crocevia dei popoli è capitale dell’integrazione sono gli insights che vogliamo lanciare al mondo.

Da qui sviluppiamo le idee, i progetti fotografici e gli eventi.  La quinta edizione porterà a Mazara fotografi di livello assoluto che esporranno i loro progetti al Collegio dei Gesuiti. Ovviamente il festival non è solo la mostra fotografica ma anche eventi di rilievo, conferenze, uscite fotografiche, concerti, presentazioni di libri e tavole rotonde”. I nomi più importanti si possono svelare? “Certamente, anzi per me è un piacere, come direttore artistico del festival, ospitare questi nomi eccellenti del panorama della fotografia internazionale.

Gli ospiti importanti sono parecchi ma ne cito solo tre per brevità: Olmo Calvo, fotoreporter spagnolo, molto conosciuto per i suoi lavori di denuncia. Pochi mesi fa è stato anche intervistato da Roberto Saviano sul progetto che sarà esposto a Mazara del Vallo. Il suo è un reportage fotografico a bordo delle navi delle ONG, e ha documentato in modo diretto il dramma dei viaggi della speranza nel Mediterraneo. Germano Miele, fotografo italiano, presenterà un progetto che ha la volontà di mostrare la relazione che esiste tra uomo e acqua in tutte le sue sfaccettature.

Vincitore assoluto del premio World Water Day Photo Contest nel 2018, ha ricevuto un secondo posto nel 2017 e tre menzioni nel 2019. Il terzo grande nome che svelo è quello de norvegese Afshin  Ismaeli che esporrà il suo ultimo cruento lavoro sulla battaglia siriana contro il popolo curdo. I lavori di Afshin Ismaeli sono stati pubblicati sui maggiori giornali norvegesi e sui media internazionali come New York Times, BBC, Foreign, Policy, Wire, Global Actions, New Humanitarian, Forbes, Tirto, RTP etc.” Nomi di tutto rispetto con un curriculum niente male.

Insomma un festival pieno di contenuti forti ma non solo Mediterraneo e reportage. “Esatto, sono davvero tanti i fotografi italiani ed esteri ospiti del festival e voglio aggiungere che ho selezionato dei progetti fotografici che esulano dal Mediterraneo in senso stretto, ma che sono di una bellezza strabiliante. Come il lavoro delle due fotografe russe Amina Donskaya e Dasha Pears. Un altro nome importante, ospite qui a Mazara del Vallo è lo svizzero Armin Greder, illustratore e autore di diversi libri. Ci sarà anche lui a Mazara del Vallo ed esporrà le tavole originali illustrate che sono state raccolte nel suo libro dal titolo “Mediterraneo”, con il patrocinio di Amnesty International.  La sua presenza è stata possibile anche e soprattutto grazie al meraviglioso lavoro che hanno svolto le ragazze della libreria Lettera 22, partner del festival.

Armin Greder farà degli incontri con le scolaresche a Castelvetrano e Mazara del Vallo e una conferenza il 16 novembre. Mi permetto di segnalare anche il workshop e la conferenza che saranno tenuti dal fotoreporter Francesco Bellina, autore di servizi per importanti media internazionali come The Guardian, Al Jazeera, The Globe and Mail, Paris Match, Le Monde, Internazionale, L'Espresso, Washington Post etc. Nel 2016 e 2017 è stato nominato per il World Press Photo Joop Swart Masterclass”.

Insomma saranno diciassette giorni intensi? “Credo proprio di sì. Nei prossimi giorni pubblicheremo il programma con gli appuntamenti: tutti da non perdere, ovviamente, dai concerti alle conferenze, dalle tavole rotonde agli incontri con gli autori”. Possiamo affermare che Marenostrum ormai è un appuntamento fisso, e soprattutto porta il nome di Mazara del Vallo alla ribalta anche nazionale e internazionale? “Sicuramente, gli articoli degli anni passati sulle importanti testate giornalistiche lo dimostrano e ci danno lo stimolo per cercare di migliorarci ogni anno di più.

Personalmente tengo molto a questo tema. Il Mediterraneo come culla della civiltà, come incontro fra i popoli, mare che unisce e non separa, mare che sfama e che da lavoro.  Tutto questo è Marenostrum.  Tutto questo è quello che vogliamo raccontare attraverso la fotografia”. Per concludere ti voglio chiedere se ci sarà qualche contenuto inedito rispetto ai contenuti già esplicitati che sono stati portati avanti brillantemente in questi quattro anni? “Questo è un segreto che ancora non posso svelare”. Francesco Mezzapelle

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