I social network, fra gli adolescenti (e non solo), sono diventati, ormai, insostituibili mezzi di comunicazione: basta un "click" per essere subito connessi con i propri amici, scambiare informazioni e immagini.Questo è un bene o un male?, oppure dipende – come riteniamo noi – dall’uso che se ne fa!
Sicuramente, tutto questo, incide sull’ attenzione, sulla memoria, sulla concentrazione, sul ritmo dei pensieri, sul comportamento, soprattutto in quello degli adolescenti che, spesso, scambiano il web con la vita reale. Basta un “like” o un “click” per esprimere un'opinione o per stringere un'amicizia; queste “interazioni virtuali” rischiano di sostituirsi all'autenticità di quelli tradizionali.
L’azione quotidiana e compulsiva che orienta a sbirciare foto e profili vari ma non a pensare e a riflettere sulle conseguenze, oltre a far aumentare il senso di isolamento, provoca significative alterazioni nell’umore innescando un incontrollabile processo permanente senso di insoddisfazione-eccitazione-frustrazione. Una condizione ideale per controllare condotte e comportamenti di giovani e meno giovani mediante il “suggerimento” (non tanto nascosto) di una serie di stimoli incitamento all’isolamento e al consumo di prodotti svianti.
Insieme alle caratteristiche positive di visibilità, condivisione, recupero di vecchie e nuove conoscenze ed amicizie, tra i problemi principali connessi ai social network, infatti, vi è la possibilità di sviluppare una sorta di “dipendenza da connessione” (emblematico è l’uso “di nascosto” del cellulare in classe) e/o di isolamento (il rinchiudersi nella propria cameretta per chattare e/o controllare il proprio profilo o quello degli altri) e distorsione dei rapporti sociali. Tutto questo spesso incide, anche, negativamente sull’andamento didattico dell’adolescente a scuola.
Queste sono state alcune riflessioni che hanno spinto i ragazzi (tutti delle seconde classi del plesso di via Vaccara) della Scuola secondaria di I grado “Giuseppe Grassa” di Mazara del Vallo, nell’ambito del Progetto “Area a Rischio” e coordinati dal Prof. Giacomo Cuttone, a realizzare un murales dal titolo emblematico di “#conlatestafralenuvole”, avente come oggetto, appunto, il rapporto degli adolescenti con i social.Il murales, realizzato ad acrilico e misurante 160x550, porta al centro due avatar (maschile e femminile) che si confondono fra delle nuvole di diverse dimensioni e colori (alla maniera magrittiana, per intenderci) su uno sfondo azzurro; sparsi qua e la si trovano, come sospesi, alcuni loghi dei diversi social ed icone piane per applicazioni web.
Alla fine dell’esperienza, come Agenzia Educativa, ci sentiamo di poter affermare che gli adolescenti, non essendo ancora del tutto ben “equipaggiati” sul piano psicologico, vanno sicuramente guidati ad un uso consapevole di questi strumenti; vanno cioè educati ad usare la rete senza, però, farsi sopraffare o, addirittura, temerla.
Comunicato stampa5/12/2016{fshare}