Il Mazara Calcio si riappropria di quanto stava per essere tolto dalla Giustizia Sportiva, ovvero il punto dello 0-0 con il Pro Favara.
Una partita che stava per tramutarsi in un clamoroso 0-3 a tavolino per gli agrigentini qualora fosse stata confermata la sostituzione al 40’ del secondo tempo della gara disputatasi mercoledì 1 novembre, di Gianpaolo Giacalone, classe ’99, con Valerio Calicetto, classe ’98. Mossa che, se confermata, avrebbe aggirato il regolamento sull’utilizzo dei giovani. Un’ipotesi smentita grazie ai contributi fotografici e video che la società gialloblù ha presentato insieme all’apposito ricorso che accertavano l’ingresso in campo di Calicetto al posto del centrocampista gambiano Gaston Gomez.
Si tratterebbe dunque di una svista del direttore di gara, stando a quanto emerge dal comunicato della Corte Federale, il quale ha riconosciuto in un secondo momento che era infatti Gomez (maglia numero 11) il calciatore sostituito con Calicetto (14). Per il Mazara, si potrebbe parlare dunque di un punto che fa morale, anche se trattasi di un punto recuperato dai tavoli della giustizia sportiva. Ma sarà proprio questo punto, scaturito peraltro al termine di una prestazione a dir poco incolore, a cambiare il volto della stagione per la truppa gialloblù? In attesa di conoscere il verdetto della Corte Federale infatti, il morale dei canarini sembrava come condizionato dalla vicenda nell’ultima sfida interna contro la Parmonval, la cui trappola al "Nino Vaccara" è riuscita alla perfezione portando così a casa la posta piena, sfruttando al massimo il fallo di Acquaviva in piena area di rigore allo scadere dei primi 45’ su Citarda che ha aperto la strada del gol partita dal dischetto al portiere biancazzurro Francesco Tarantino.
Una debacle che ha lasciato molti dubbi sull’effettiva continuità di rendimento degli uomini di Brucculeri, caduti per la terza volta in stagione (seconda volta in casa), dopo due buone prestazioni a Casteldaccia e a Tommaso Natale con il Cus Palermo in Coppa Italia. Cosa sta succedendo al Mazara? Perché una squadra che a inizio anno ha creato un bel gruppo e composta da giocatori da un passato calcistico di tutto rispetto, non riesce a decollare e ad esprimere tutto quello che ha dentro? Si è rotto forse qualcosa fra negli spogliatoi fra giocatori e tecnico? Una supposizione che crediamo possa rimanere tale, anche se non si capisce perché, al momento di scendere in campo, alcuni dei giocatori che formavano lo zoccolo duro del periodo Modica dello scorso anno, sembrano di colpo giocare al di sotto delle proprie potenzialità.
Inoltre, in settimana c'è stato il saluto ai colori gialloblù del portiere Salvatore Di Carlo che, vuoi anche per una condizone fisica non proprio perfetta, aveva giocato di meno rispetto alla passata stagione. Si capirà dunque nelle prossime gare quali saranno le mosse del tecnico per evitare sbandate come quella dell’ultimo turno di campionato, o se, intorno al periodo natalizio, la società opti per dei cambiamenti che interesserebbero la guida tecnica, visto che fra pochi giorni ci sarà spazio per il mercato di riparazione e da lì si potrebbe ripartire con i dettami di un nuovo allenatore.
Fra coloro in lizza per intraprendere un nuovo corso, i nomi più caldi potrebbero essere quello di Nicola Terranova, attualmente libero e reduce dall’entusiasmante stagione con la Folgore e che, con una squadra più a sua immagine e somiglianza potrebbe tentare una scalata come quella dello scorso anno; oppure, qualora la società voglia spingersi oltre, Gaetano Mirto, da poco esonerato dal Giarre. Attualmente però, le intenzioni del presidente Franzone e soci, sembrano ricadere sulla costante fiducia a Totò Brucculeri, colui che infondo è stato l’artefice dell’ultima promozione in Serie D del Mazara e del quale si riconosce senza dubbio la dedizione al lavoro e le relative carte in regola per cambiar rotta e recitare un ruolo da protagonista fra le prime della classe del girone A.Tommaso Ardagna23-11-2017{fshare}