Mazara, ancora “niet” per l’avvio della nuova gestione raccolta rifiuti. Novità positive invece per 52 ex dipendenti Belice Ambiente

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Gennaio 2018 09:34
Mazara, ancora “niet” per l’avvio della nuova gestione raccolta rifiuti. Novità positive invece per 52 ex dipendenti Belice Ambiente

Pensavamo che già a metà del mese scorso potesse essere firmato finalmente il contratto per il servizio quinquennale di raccolta rifiuti previsto nel Piano Aro nel territorio mazarese. Purtroppo così non è stato ed ancora si attende l’avvio della nuova gestione della raccolta rifiuti in città. Facciamo il punto della situazione.

Il contratto dovrebbe essere stipulato fra il Comune di Mazara del Vallo e il gruppo di imprese composto dalla marchigiana Senesi Spa e l’’impresa siciliana Eco Burgus società consortile a.r.l. di Borgetto (Pa) (quest’ultima ha già espletato in questi mesi il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati ed altri servizi di igiene pubblica del Comune di Mazara del Vallo) che nei mesi scorsi si era aggiudicata la milionaria gara di appalto espletata presso l’Urega di Trapani.

Il raggruppamento aveva presentato un ribasso del 4,95% sulla base d’asta di 26.106.685,19 euro presentando l’offerta economicamente più vantaggiosa. Il raggruppamento Senesi-EcoBurgus, dopo la valutazione tecnica ed economica dell’offerta, avrebbe ottenuto un punteggio di 84,93 su 100. Alla gara di appalto hanno partecipato in tutto cinque raggruppamenti/imprese, tutte ammesse alla gara.

Ricordiamo che lo scorso 30 ottobre presso l’Urega di Trapani era stato aggiudicata provvisoriamente allo stesso raggruppamento la gara per effettuare per 5 anni il “Servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati ed altri servizi di igiene pubblica del Comune di Mazara del Vallo. Successivamente però la situazione è sembrata complicarsi a seguito di una grave vicenda giudiziaria che ha riguardato anche la Senesi spa, la società di Porto Sant’Elpidio che si occupa della raccolta rifiuti in diversi comuni del centro sud e già partecipante a diverse gare in alcuni comuni della Provincia di Trapani.

Infatti nei giorni scorsi la Dia di Catania, coordinata dalla Dda della Procura etnea, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di imprenditori, funzionari amministrativi ed elementi di vertice dei clan Cappello e Laudani. Al centro dell'inchiesta la presunta illecita gestione della raccolta dei rifiuti nei Comuni di Trecastagni, Misterbianco e Aci Catena, con diramazioni nella Sicilia Orientale. Sequestri di società per un valore complessivo di 30 milioni di euro. Fra gli arrestati anche il 58enne Rodolfo Briganti, rappresentante legale della Senesi Spa, accusato di corruzione.

Briganti, già nel 2015 risultava al centro di numerose indagini, tanto che la stessa ditta aveva l'interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Fermo.

A quanto sembra però tale vicenda giudiziaria non avrebbe compromesso automaticamente  l’aggiudicazione della suddetta gara prevista del Piano Aro. Infatti la Senesi risulterebbe sotto la gestione commissariale che ne garantirebbe lo svolgimento delle attività nei diversi Comuni del centro sud. Pertanto presso gli uffici di competenza del Comune si erano avviate le procedure per la formalizzazione del contratto; a quanto pare l’iter visti i tempi di attesa non sarebbe molto semplice e potrebbe non essere così scontato l’avvio imminente del nuovo servizio. Si attendono forse novità dall’autorità giudiziaria in merito alla vicenda descritta; il Comune vorrebbe avere tutte le “carte a posto” per potere procedere alla firma del contratto.

Qualora fosse avviata la nuova gestione della raccolta rifiuti nel territorio mazarese cosa cambierebbe? Secondo programma la gestione della raccolta rifiuti sarebbe “rivoluzionata” con la progressiva riduzione nei prossimi mesi dei cassonetti rifiuti dal territorio mazarese e la contemporanea implementazione della raccolta rifiuti porta a porta, ciò potrebbe avvenire anche per la differenziata, attraverso un sistema di mezzi e uomini (sarebbero una cinquantina gli ex operatori della Belice Ambiente ad essere impiegati nella nuova organizzazione relativa alla raccolta).

Bisogna però chiedere alla stessa Amministrazione di raccomandare gli operatori di non limitarsi alla sola raccolta dei sacchetti ma anche alla bonifica completa (rimuovendo anche ciò che potrebbe esser portato via dal vento) e alla disinfestazione della zona ripulite; più volte abbiamo sottolineato con prova fotografica quanto avvenuto in questi anni. Così come la lotta contro gli incivili che conferiscono rifiuti fuori orario o senza rispettare le corrette modalità va combattutta attraverso una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza oltre che con la giusta attività coercitiva.  

Speriamo che la situazione migliori decisamente sotto molti punti di vista. Sottolineamo che in altri Comuni viciniori, anch'essi soggetti alla chiusura della discarica di contrada Borranea a Trapani, non si è registrata la stessa mole di rifiuti e la grave emergenza di Mazara del Vallo (vedi ad esempio in foto n.2 i cassonetti rifiuti di via Sansone in un recente periodo di emergenza igienico-sanitaria), per credervi bastava uscire dai confini della "Città-Stato" (si perché sembra che a Mazara negli ultimi anni su alcune tematiche, una di queste è quella relativa ai rifiuti, si ragioni in maniera autonoma rispetto a quanto avviene nel resto dell’Isola) e comprendere con i propri occhi come la raccolta differenziata sia stata avviata concretamente, e non a parole, abbassando decisamente i volumi dei rifiuti indifferenziati da conferire in discarica.

Per questo in altri Comuni, anche viciniori, non si inveisce contro fattori esterni nel caso della chiusura della discarica; questi Comuni con l’innalzamento della differenziata sono quasi indipendenti dalla discarica, e non hanno certamente “bisogno” di inceneritori o impianti similari per risolvere il problema rifiuti. E’ una questione di cultura.

Nel frattempo, apprendiamo dall’emittente Televallo, che la società consortile SRR Trapani Sud, guidata dal commissario straordinario Sonia Alfano, ha avviato le procedure di assunzione di 52 ex dipendenti della Belice Ambiente portando a termine positivamente un lungo e tortuoso iter burocratico. “Si tratta –ha scritto il collega Giovanni Dilluvio- degli ex dipendenti della fallita Belice Ambiente che erano stati inseriti nell’apposita graduatoria stilata dalla SRR e diventata definitiva lo scorso dicembre.

L’elenco degli aventi diritto era stato definitivamente approvato dal commissario Alfano, nelle veci dei consiglio di amministrazione della società per la regolamentazione del servizio di raccolta dei rifiuti”. I lavoratori assunti, adesso, dovranno attendere il distacco presso i Comuni dell’ambito territoriale, anche se praticamente tutti questi lavoratori dovrebbero prendere servizio a Mazara del Vallo dove però –come già riportato- non è ancora stato avviato il nuovo servizio quinquennale.

“Con la firma del contratto da parte dei 52 lavoratori resta da capire, a questo punto –si chiede infine Giovanni Dilluvio- cosa accadrà agli “ultimi” 55 ex dipendenti della Belice Ambiente non ancora transitati alla SRR. Quest’ultimi attendono la pronuncia finale della Corte di Cassazione sulle cause di lavoro avviate nei confronti della Belice Ambiente, ma non tutti potranno e potrebbero essere assunti dalla SRR visto e considerato che i posti previsti in pianta organica sono stati quasi completamente colmati”.

Francesco Mezzapelle

27-01-2018 10,00

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