Questa mattina alcuni residenti nei pressi della zona di via Marsala ci hanno segnalato il crollo di un’altra parte della parete interna della cava ubicata all’interno del quadrilatero fra le via Marsala, via Andrea Godino, via dell’Acquedotto, e via Santa Lucia. Come vedete dalle foto (da noi scattate questa mattina) è letteralmente franata giù un’intera parete di una casa non più abitata a seguito di un precedente crollo. Ricordiamo infatti che nel 25 marzo dello scorso anno si verificò il cedimento di un costone roccioso che si ergeva all’interno della stessa cava.
Intervenne una squadra dei vigili del fuoco del locale distaccamento diretta dall'ispettore antincendi Giuseppe Cardinale che evacuò, in via precauzionale, i residenti di tre abitazioni site in via Marsala che insistono, dalla parte posteriore sul costone roccioso ceduto. Insieme ai vigili del fuoco intervennero alcuni tecnici del Comune guidati dall’allora dirigente del III Settore, arch. Maurizio Falzone, e una pattuglia della Polizia municipale con lo stesso comandante Vincenzo Bucca che ci informò dell’intrapresa di un’attività di monitoraggio della situazione al fine prevenire altre spiacevoli situazioni.
Nel corso di un accurato sopralluogo emerse infatti un quadro preoccupante della situazione in quanto le stesse case presentavano delle lesioni, oltretutto è stata evidenziata anche una situazione di rischio per la pubblica incolumità considerate le condizioni di stabilità del costone roccioso; da qui lo sgombero di tre nuclei familiari, complessivamente otto persone.
Con l’ordinanza sindacale n.8 del 24 marzo il sindaco Salvatore Quinci, nella sua qualità di autorità comunale di protezione civile, sanitaria e di pubblica sicurezza, ordinò la messa in sicurezza entro pochi giorni della cava sita in via Santa Lucia. Contestualmente fu inibito in via cautelativa l’accesso di via Santa Lucia alla cava dove fino a qualche anno fa vi era perfino un campo da calcio molto frequentato. Sulla stessa via Santa Lucia abbiamo pure notato a qualche metro dal muro di cinta della cava che vi sono (vedi sempre foto-collage di copertina) dei paletti posizionati senza però nessuna recinzione e segnalazione di pericolo.
Quella ove si è verificato quest’altro crollo, per il quale ci informata la stessa Polizia Municipale, è una zona del territorio di Mazara del Vallo caratterizzata dalla presenza di cave anche centenarie ove una volta si estraevano i mattoni di tufo per le costruzioni. Attorno a quelle cave, divenuti veri e propri giardini coltivati a frutteto, si sono edificate negli anni molte abitazioni, anche dei palazzi.
Francesco Mezzapelle