Importante iniziativa questa mattina presso l'Istituto Tecnico Commerciale "F. Ferrara" di Mazara del Vallo organizzata dalla Questura di Trapani in occasione dell'80° anniversario della morte nel campo di concentramento di Dachau del vicequestore di Fiume Giovanni Palatucci. Alla presenza di Autorità civili, militari e religiose è stato piantato un albero di ulivo ed inaugurata una targa in memoria del valoroso poliziotto che rappresenta ancora oggi un modello esemplare di sacrificio e altruismo, all'insegna dello spirito di solidarietà e rispetto alla base del 'mestiere' di uomo dello Stato e difensore della legge.
La cerimonia è iniziata presso il moderno Auditorium del plesso scolastico di contrada Affacciata ove le Autorità sono state accolte dalla Dirigente dell’Istituto, prof.ssa Licia Ingrasciotta, che visibilmente emozionata ha salutato gli intervenuti ringraziando la Questura di Trapani per l’importante iniziativa finalizzata a sensibilizzare le giovani generazioni attraverso al figura del Commissario di Pubblica Sicurezza Giovanni Palatucci. L’orchestra e il coro dell’Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale “Pirandello-Bonsignore” di Mazara del Vallo ha eseguito l’Inno di Mameli e tre brani tratti dal musical “Tutti insieme appassionatamente”. Ha preso la parola il Prefetto della Provincia di Trapani, dott.ssa Daniela Lupo, la quale salutando tutti i presenti ha sottolineato l’altissimo valore umano di Palatucci che non si è tirato indietro di fronte alla possibilità di salvare migliaia di innocenti, così la dott.ssa Lupo si è rivolta agli studenti: “Siate luce nel vostro futuro affinchè possiate vedere in tempo il male attraverso la conoscenza della storia”.
Il Questore della Provincia di Trapani, dott. Giuseppe Felice Peritore, ha ricordato la figura di Giovanni Palatucci segnalato da ignoti alle forze nazifasciste ed accusato in maniera infame di cospirazione e collaborazione con i nemici: “ognuno di noi –ha sottolineato il dott. Peritore- ha una coscienza che può e deve usare per far si che il sacrificio di persone come Palatucci e gli insegnamenti della storia non siano vani; quanto accaduto circa 80 anni fa è successo ma può succedere di nuovo”.
Il Sindaco della Città di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci ha dichiarato: “La storia di Giovanni Palatucci è esemplare: non si può vivere pensando solo a se stessi, ma bisogna pensare alla comunità di cui si fa parte”. Successivamente tutti i presenti hanno raggiunto l’ingresso principale dell’Istituto “F. Ferrara” ove è proseguita la cerimonia commemorativa. Si è così proceduti alla piantumazione di un albero di ulivo alla memoria del Commissario Palatucci donato dall’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Trapani.
Il Questore e il Prefetto hanno voluto gettare con una pala la prima terra per la piantumazione dell’albero poi completata da alcuni studenti, poi hanno proceduto alla scopertura della targa commemorativa e la studentessa Stefania Vento ha eseguito il “silenzio di ordinanza”. Infine il Vescovo della Diocesi di Mazara, Mons. Angelo Giurdanella, accompagnato dal cappellano della Polizia di Stato, don Antonino Adragna, ha proceduto alla benedizione dell’albero di ulivo.
Chi era Giovanni Palatucci. Nato a Montella (Avellino) il 31 maggio 1909 e morto il 10 febbraio 1945, a 36 anni, nel campo di sterminio di Dachau pochi giorni prima della liberazione. Funzionario di Polizia durante il fascismo, in servizio dal 1937 alla questura di Fiume come commissario e poi questore-reggente, salvò dal 1939 fino al suo arresto, nel 1944, circa 5.000 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti. Per questo motivo lo Stato italiano ha conferito a Palatucci nel 1995 la medaglia d'oro al merito civile con questa motivazione: «Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l'arresto e la deportazione.
Fedele all'impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l'occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all'arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, dove sacrificava la giovane vita». Nel 1990 lo Yad Vashem di Gerusalemme, il Memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'Olocausto, ha insignito Palatucci del riconoscimento di 'Giusto tra le nazioni'.
Beatificato dalla Chiesa cattolica, è stato proclamato nel 2004 “Servo di Dio”.
Francesco Mezzapelle