Mazara, all’equipaggio del M/p “Boccia II” il Premio “Giovanni Tumbiolo”

Lo scorso 24 ottobre il peschereccio andò in soccorso di un centinaio di migranti nel Mediterraneo centrale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Dicembre 2022 10:50
Mazara, all’equipaggio del M/p “Boccia II” il Premio “Giovanni Tumbiolo”

La marineria di Mazara del Vallo pur nelle difficoltà attuali nel condurre le attività di pesca in areali sempre più limitati e sottoposti sempre più a divieti sono sempre pronti e non si tirano mai indietro di fronte al pericolo di perdita di vite umane. Questo è anche un messaggio per le autorità italiane e per quelle europee affinchè tutelino il mestiere dei pescatori, veri angeli del mare”.

Questo quanto dichiarato da Maurizio Giacalone, presidente dell’Associazione “Armatori Liberi Mazara” e armatore del motopesca mazarese “Boccia II” il cui equipaggio domenica 11 dicembre ha ricevuto, presso l’ex Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo, il premio “Giovanni Tumbiolo”, dedicato al fondatore del Distretto della Pesca e Crescita Blu, nonché ideatore della manifestazione “Blue Sea Land”, e prematuramente scomparso il 15 giugno del 2018. L’assegnazione del riconoscimento, un grande pesce in ceramica, è avvenuta al termine dell“Invocazione Rotariana” organizzata, nell’ambito della VII edizione del “Blue Rotarian International Event”, dal Rotary Club e Rotaract di Mazara del Vallo e patrocinata dal Distretto Rotary International 2110 Sicilia-Malta.

Alla presenza di autorità civili, religiose e militari, la madrina dell’evento, Metis Di Meo, giornalista e conduttrice televisiva Rai, e l’avv. Daniela Grimaudo, moglie di Giovanni Tumbiolo, insieme al figlio Marco, hanno consegnato il Premio all’armatore Maurizio Giacalone e, in rappresentanza dell’equipaggio (composto da sette persone fra mazaresi, tunisini e sub sahariani) al direttore di macchine Giuseppe Zinerco, che lo scorso ottobre ha soccorso un barcone con a bordo un centinaio di migranti nel Mediterraneo centrale.

(in foto da sx Daniela Grimaudo, Maurizio Giacalone e Metis di Meo). 

Nel corso della cerimonia di assegnazione del Premio, Marco Tumbiolo ha così spiegato: “si tratta del primo riconoscimento promosso ed assegnato dall’Associazione Giovanni Tumbiolo. Il contenuto di questo premio è legato alla divulgazione dell’alto significato della pace nel mediterraneo, volto ad aprire la strada ad una nuova etica e solidarietà tra i popoli. Ciò nel solco del profuso impegno di colui il quale da il nome al premio stesso, un uomo che ha fatto della pace nel mediterraneo una missione di vita, diffondendola come buona pratica, Giovanni Tumbiolo. I pescatori del nostro mare –ha sottolineato Tumbiolo- non sono una ONG, eppure provvedono a dedicare il loro tempo al soccorso di migranti in difficoltà spesso lasciando momenti di pesca, quindi denaro. Loro sono veri padroni dei principi etici di cui parliamo, sono coloro i quali conoscono la vera ‘legge del mare’”.

Erano circa le ore 12 del 24 ottobre scorso quando via radio il comandante Raffaele Ameli viene contattato dalle autorità marittime sulla presenza di un barcone a circa 30 miglia nord-est di Linosa; il mezzo, partito da un porto nordafricano, con a bordo un centinaio di migranti fra uomini, donne e bambini, rischiava di affondare. Immediatamente il peschereccio mazarese ha fatto rotta verso il barcone e dopo averlo avvicinato ha fornito assistenza in attesa dell’arrivo da Lampedusa di un’unità navale che ha imbarcato i disperati; conclusa l’operazione di salvataggio il motopesca “Boccia II” ha ripreso la sua bordata di pesca. 

Francesco Mezzapelle 

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