MARSALA – Il consiglio comunale chiede la verifica politica

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Gennaio 2014 12:19
MARSALA – Il consiglio comunale chiede la verifica politica

Prima seduta di Consiglio Comunale del 2014, ieri sera, a Sala delle Lapidi, dove la massima assise cittadina ha tenuto la prima delle tre riunioni previste dall'ordine del giorno (21 i punti da trattare), diramato dal presidente Vincenzo Sturiano. Come era nelle aspettative, è stata una seduta dedicata alle comunicazioni, ad una sorta di "dibattito politico" dopo gli ultimi eventi che, a livello regionale, hanno interessato l'Assemblea Regionale Siciliana e, tra i vari deputati della scorsa legislatura, anche l'attuale sindaco della città Giulia Adamo.

Ad aprire i lavori d'aula (ai quali ha presenziato per l'amministrazione comunale, l'assessore alla Cultura Patrizia Montalto) è stato il consigliere Vito Umile, il quale ha reso noto che la recente Legge di Stabilità approvata dall'ARS ha annullato la revoca della Provincia di Trapani da socio del Consorzio Universitario, rifinanziando con circa 4 milioni di euro il fondo da destinare ai Consorzi Universitari che garantisce il diritto allo studio e dunque alla formazione culturale e didattica a circa 5.000 studenti ogni anno nelle provincie non sede universitaria. "Questa presa di posizione anche da parte della Regione –ha aggiunto Umile- dà ancor più valore a quell'atto di responsabilità assunto da una parte dei consiglieri comunali che, bocciando la delibera di G.M. che prevedeva il recesso dal Consorzio Universitario, ha cercato di assicurare attraverso un piccolo contributo quel minimo di qualità dei servizi che il Consorzio cerca di garantire".

Subito dopo, lo stesso Vito Umile ha comunicato che, "constatata la volontà dell'A.C. di non cercare alcun chiarimento, anche umano prima ancora che politico, successivamente all'approvazione così travagliata di atti importanti per la vita della Città quali il bilancio ed il piano delle opere triennali, ha maturato la decisione di lasciare il gruppo Coraggio e Passione, riconsiderare - se necessario - la sua posizione all'interno del civico consesso e dichiarare la sua indipendenza, continuando a valutare i singoli provvedimenti ed a regolarsi di conseguenza".Sulla vicenda giudiziaria che sta interessando l'ARS e sulla dura presa di posizione del segretario comunale del Partito Democratico Alberto Di Girolamo e le successive "note stampa" da parte dei due assessori comunali Vinci e Genna e dell'onorevole Antonella Milazzo, sono intervenuti, nell'ordine, affrontando le più diverse sfaccettature, i consiglieri Pino Milazzo, Salvatore Di Girolamo, Walter Alagna, Giuseppe Carnese, Rosanna Genna, Michele De Maria, Antonio Augugliaro, Antonio Putaggio, Guglielmo Anastasi, Arturo Galfano, Giuseppe Cordaro, Nicola Fici, Ginetta Ingrassia e lo stesso presidente Vincenzo Sturiano.

Pressoché unanime, nei vari interventi, il "ritornello" che si tratta di una vicenda grave, ma che bisogna avere fiducia nel lavoro della magistratura palermitana e che nessuno, in aula, può sostituirsi ai giudici, anche perché i politici indagati non hanno ancora avuto modo di chiarire le loro posizioni, cosa che avverrà a partire dai prossimi giorni quando, dietro loro espressa richiesta, verranno ascoltati dalla Procura palermitana.Da più parti, è stata lamentata l'assenza ai lavori consiliari del sindaco, che avrebbe potuto già chiarire –è stato detto- la sua posizione in un confronto con il consiglio, confronto che quasi tutti i consiglieri auspicano possa avvenire già in una delle prossime due sedute di questa sessione, fissate per lunedì e mercoledì prossimi.

Dopo gli interventi di Milazzo, Di Girolamo, Walter Alagna e Carnese (che hanno sottolineato come "sin qui il C.C. ha bocciato gli atti della Giunta che non ha condiviso affermando che il primo cittadino sta creando un danno di immagine alla città e che dovrebbe dimettersi"), ha preso la parola il consigliere del PD, Nicola Fici. Fici ha cercato di riassumere e di fare chiarezza sull'intera vicenda e sulla presa di posizione della segreteria politica cittadina, rimarcando che, a livello nazionale, il PD ha una propria linea che, sostanzialmente, vuole che "chi viene coinvolto in vicende giudiziarie dovrebbe fare un passo indietro o, quanto meno, accettare un confronto per cercare di chiarire la propria posizione, in attesa di quella che poi sarà la decisione della magistratura".

"L'auspicio del Partito Democratico –ha concluso Fici- è quello di procedere ad un dibattito serio, ad un confronto a 360 gradi, con l'invito rivolto al Sindaco di rivedere subito il suo pesante giudizio su quei consiglieri del PD e di altri partiti della maggioranza che, in tema di bilancio e di approvazione del piano triennale delle opere pubbliche hanno fatto scelte precise e contrarie ai piani dell'Amministrazione Comunale".

Tra gli altri interventi, da segnalare quello di Ginetta Ingrassia che, nel dichiararsi certa che il sindaco chiarirà tutto ai magistrati palermitani, ha stigmatizzato il comportamento del Partito Democratico, sottolineando che, in effetti, in consiglio comunale, l'Amministrazione Adamo non ha quasi mai avuto il PD come alleato partner, in particolare nel momento dell'approvazione del bilancio. Ha aggiunto che, se ha una visione moralistica come afferma, il Segretario comunale del PD può richiedere le dimissioni dei due assessori che rappresentano il partito in giunta ed ancora che l'onorevole Milazzo, dopo quanto detto, se vuole essere consequenziale, dovrebbe presentare subito una proposta di legge per chiedere l'abolizione degli innumerevoli privilegi che hanno i deputati regionali.

Ha concluso affermando che i cittadini sono stanchi di sentir parlare di etica e di morale e che vogliono realmente i fatti.Sono quindi intervenuti i consiglieri Antonio Putaggio, Arturo Galfano e Guglielmo Anastasi ed il presidente Sturiano. Putaggio ha chiarito che lui e il consigliere De Maria hanno operato sin qui in un certo modo non perché erano (o sono) in cerca di un posto in giunta, ma soltanto perché non hanno condiviso certe scelte dell'A.C. ed ha contestato in particolare i criteri usati nell'erogazione dei contributi ordinari e straordinari alle società sportive.

Ha definito infelice la decisione di chiudere la tribuna dello stadio comunale proprio in questo periodo dell'anno (quando i campionati di calcio volgono al termine) e che la stessa andava rinviata a fine stagione, mentre ha espresso soddisfazione per l'accordo raggiunto per l'aeroporto di Birgi tra il Commissario della Provincia e la Raynair.Galfano ha auspicato che il sindaco Giulia Adamo possa uscire a testa alta dall'inchiesta che la vede coinvolta, sottolineando, a livello politico, che il suo gruppo, che da tempo ha richiesto una verifica politica, rimane nella maggioranza, ma voterà gli atti, di volta in volta, con senso di responsabilità verso la città.

Da parte sua, il consigliere Anastasi, in merito alla "Rimborsopoli siciliana" ha scisso i due aspetti della vicenda che riguardano i deputati all'ARS: quelli di carattere penale e giudiziale da quelli etico-sociali, che interfacciano i politici con i cittadini e l'elettorato. Anche Anastasi ha auspicato che il sindaco venga presto a chiarire a Sala delle Lapidi la sua posizione. Intervenendo per ultimo il presidente Vincenzo Sturiano ha rimarcato che, sin qui, "il Consiglio Comunale ha saputo lavorare bene quando c'era da lavorare e che l'importante è sempre non dare messaggi negativi ai cittadini che assistono alle sedute anche attraverso le registrazioni televisive". Ed ha concluso, rinviando alla fine i lavori a lunedì alle 17,30, ringraziando a nome del Consiglio i titolari e gli operatori delle emittenti tv che seguono i lavori a Palazzo VII Aprile.

(Comunicato Stampa)

24/01/2014 13:19

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