M5S Mazara: “Registro unioni civili: per Fratelli d’Italia non s’ha da fare!”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Giugno 2015 10:54
M5S Mazara: “Registro unioni civili: per Fratelli d’Italia non s’ha da fare!”

Credevamo di vivere in una città libera da preconcetti e intellet- tualmente pronta, ma evidentemente ci siamo sbagliati.Si definiscono unioni civili quelle «forme di convivenza, riconosciute dall’ordina- mento giuridico, fra due persone, legate da vincoli affettivi ed economici non vincolate dal matrimonio o impossibilitate a contrarlo». 

Il primo registro delle unioni civili risale al 1993, ben 22 anni fa. Ad oggi in Italia 312 comuni hanno istituito il registro delle unioni civili. In Sicilia sono 39 i comuni che hanno deliberato in favore del registro delle unioni civili, tra cui, Partanna, Favignana, Palermo, Santa Ninfa, Alcamo.

Il 4 marzo 2015 "L'Assemblea regionale siciliana approva il disegno di legge sulle unioni civili, unica regione italiana a farlo dopo la Liguria. Adesso sarà quindi istituito un registro regionale delle unioni civili. In questo modo le coppie avranno diritto ad accedere a tutti i benefici in ambito sociosanitario concessi dalla Regione: dalle graduatorie per le case popolari, al bonus di povertà e a qualsiasi altra norma presente futura inserita in questo campo.Nonostante il registro non abbia alcun valore giuridico, la maggioranza del Consiglio comunale di Mazara del Vallo, che non ha votato favorevolmente questa istituzione, ha dimostrato una totale assenza di sensibilità civile nei confronti di un semplice quanto significativo atto culturale.

Le coppie non sposate, dello stesso sesso o di sesso diverso, sono oggi soggette a numerose discriminazioni, di varia rilevanza. Si tratta di oggettive disuguaglianze che il Comune, per quanto nelle sue possibilità, è tenuto a colmare assicurando pari opportunità a tutti i cittadini.

Il registro avrebbe dato ai componenti della coppia la qualifica di “parente prossimo” per poter prestare assistenza, ma evidentemente questo semplice assunto non è stato ben compreso dagli esponenti della maggioranza, che avrebbero potuto vedere oltre determinati stereotipi voluti da ideologie partitiche che, in determinate occasioni, dovrebbero essere superate, lasciando spazio a un’apertura sociale priva di discriminazioni.

Un consigliere comunale dovrebbe rappresentare indistintamente tutti i cittadini, ma, evidentemente, l’idea del singolo prevale sull’esigenza di molti.

La cosa che ci ha amareggiato maggiormente sono state le motivazioni assunte al diniego, (dal disprezzo manifestato verso le coppie omosessuali, alla superficialità attribuita all’atto, ritenuto poco importante) purtroppo il bigottismo ha prevalso sul buon senso.

Comunicato stampa

13-06-2015 12,50

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza