SICILIA; LIBIA: UDC TRAPANI, GIOIA PER LIBERAZIONE PESCATORI, ASSURDA DETENZIONE CI HA TENUTI COL FIATO SOSPESO TRAPANI – “Gioiamo per la liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo che tra qualche ora rientreranno in Sicilia con le loro imbarcazioni Medinea e Antartide. Attendavamo questa notizia da mesi e comprendiamo come i familiari abbiano vissuto nello sconforto in questo periodo. Finalmente potranno trascorrere il Natale a casa. Va dato merito, oggi, al governo ed ai servizi segreti italiani per avere messo fine ad una assurda detenzione.
Quando si tratta di riportare in patria connazionali ingiustamente privati della libertà, non ci sono differenze politiche perché è l’interesse dell’Italia che prevale. Finisce una triste storia che ci ha tenuti col fiato sospeso, preoccupati per il silenzio assordante sulla vicenda da parte delle Istituzioni che solo ora hanno dato dimostrazione che con un serio impegno si possono ottenere risultati”. Lo affermano in una nota il coordinatore provinciale dell’Udc di Trapani, Fabio Bongiovanni e il coordinatore del movimento giovanile Udc Marco Bonfratello.
ESULTIAMO CON LE MARINERIE DI SICILIA PER LA LIBERAZIONE DEI 18 PESCATORI MAZARESI. MA ORA CHIEDIAMO CERTEZZE E GARANZIE PER I NOSTRI LAVORATORI DEL MARE “Esultiamo con le Marinerie di Mazara e di Sicilia apprendendo dal Governo la notizia della liberazione dei pescatori detenuti illegalmente per 108, interminabili, giorni a Bengasi. Siamo stati e resteremo accanto a loro e alle loro famiglie. Ma ora vengano assicurate certezze a tutti i nostri lavoratori del mare, siano garantiti i loro diritti, perché questa lezione e quelle del passato servano finalmente a qualcosa!”.
Lo affermano i segretari di Uila e Uila Pesca Sicilia, Nino Marino e Tommaso Macaddino, commentando il rilascio dei diciotto pescatori mazaresi detenuti da settembre in Libia. Arrivata l’autorizzazione a partire per le imbarcazioni di Mazara trattenute in Libia: soddisfazione di Nino Carlino. Presidente del Distretto della Pesca “Nonostante le notizie già diffuse dal Presidente del Consiglio dei Ministri e da diversi componenti del governo nazionale, prima di parlare abbiamo preferito aspettare che l’autorizzazione a partire per le due imbarcazioni mazaresi trattenute in Libia arrivasse.
In effetti, pochi minuti fa, fonti diplomatiche ci hanno confermato che i 18 marittimi mazaresi stanno caricando le barche perché l’autorizzazione a lasciare la Libia è appena arrivata.” Lo dichiara Nino Carlino, Presidente del Distretto della Pesca, che ha seguito quotidianamente l’evolversi di questa difficile vicenda che ha coinvolto armatori e pescatori mazaresi. Una situazione veramente difficile, non raffrontabile a quanto accaduto in passato perché in questo caso si è avuto a che fare non con lo Stato Libico internazionalmente riconosciuto, con cui nel tempo sono stati raggiunti importanti rapporti di conoscenza e collaborazione, ma con i territori controllati dal Generale Haftar.
“Abbiamo seguito con trepidazione la brutta avventura dei pescatori siciliani e la preoccupazione delle loro famiglie – dichiara il Presidente Carlino - attraverso contatti continui con l’ambasciatore italiano a Tripoli Giuseppe Buccino Grimaldi, grazie al quale siamo stati rassicurati rispetto allo stato di salute dei marinai trattenuti a Bengasi. Il corpo diplomatico italiano ha svolto un lavoro complesso ottenendo il massimo del risultato possibile. Per questo lo ringraziamo sentitamente.
Ora, però, occorre porre le basi affinché possa essere trovata una soluzione definitiva che consenta ai pescatori siciliani di svolgere la propria attività con la serenità necessaria.”