Lettera aperta anonima ma firmata “Gli schiavi dell’Ospedale di Mazara” al sindaco on. Cristaldi ed ai cittadini mazaresi.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Gennaio 2016 11:22
Lettera aperta anonima ma firmata “Gli schiavi dell’Ospedale di Mazara” al sindaco on. Cristaldi ed ai cittadini mazaresi.

L’altro ieri ho trovato sul parabrezza della mia auto posteggiata in una delle vie del centro una busta gialla riportante una scritta a penna in carattere stampatello “X il giornalista Francesco Mezzapelle www.primapaginamazara.it”. Ho aperto la busta ed al suo interno ho trovato un foglio formato A4 dove scritto un testo da un pc. Il titolo del testo, tutto in maiuscole, era questo: “Lettera aperta al sindaco on. Cristaldi e ai cittadini mazaresi”.

Il testo iniziava così (riporto fedelmente come scritto dal "mittente"): “Salve sono un lavoratore presso il cantiere “giungla Abele Ajello” non mi presento per paura di avere ritorsioni personali ma soprattutto perché parlo in nome di quasi tutti gli operai. Sono arrivato a questo punto perche stanco di dire a mio figlio non ho soldi per comprarti un pupazzetto da 1 euro…La situazione e vero grave le istituzioni s’interessa soltanto dello stato di avanzamento dei lavori ma nessuno si chiede come sono ridotti i lavoratori. Credo che prima la forza di lavorare c’è la dava la passione per il nostro paese e soprattutto per il nostro ospedale. Ora non abbiamo più le forze di andare avanti sia psicologicamente sia economicamente…”.

Continuando si legge che vi sarebbero operai che non percepiscono stipendi da mesi, oppure che percepirebbero soltanto acconti periodici. Chi ha scritto la lettera denuncia che vi sarebbe il rischio di licenziamento in caso di infortunio, si legge che lavoratori sarebbero stati licenziati e della paura degli stessi di perdere i soldi degli stipendi arretrati.

Nella lettera (vedi foto con busta) si dichiara la paura inoltre che l’Ospedale Abele Ajello (i cui lavori dovrebbero essere finiti –così come d’altronde già comunicato dal Comune e dall’Asp di Trapani- il 25 febbraio di quest’anno) rimanga un’opera incompiuta e ciò a causa di una presunta mancanza di soldi. Infine chi scrive conclude la lettera: “Chiedo con il mio più profondo del cuore che qualche istituzione possa afferrare per mano la situazione che ci possa fare riprendere la nostra dignità che abbiamo perso per il nostro amato ospedale ma soprattutto i soldi che non riusciamo a percepire”. La lettera è firmata in caratteri maiuscoli: “Cordiali Saluti Gli Schiavi dell’Ospedale di Mazara”.

Pertanto sarebbe opportuno che gli enti di competenza, cioè che l’Asp di Trapani (quest’ultima ha affidato l’appalto dei lavori dell’Ospedale mazarese grazie ad un finanziamento europeo di circa 30 milioni di euro) e l'Amministrazione comunale verificassero la veridicità della situazione descritta nella lettera .

A proposito dei lavori di completamento dell’Ospedale Ajello, iniziati nel settembre 2013 dopo un lungo iter giudiziario di ricorsi e contro ricorsi sulla gara appalto, nei giorni scorsi era intervenuto anche il responsabile provinciale della Uil-Fpl Giorgio Macaddino che, in una nota stampa, il 5 gennaio scorso, relativa alla chiusura di una postazione mazarese del 118, aveva anche avanzato il rischio del “protrarsi dei lavori dell'Ospedale mazarese Abele Ajello, la cui fine dei lavori dalle informazioni in nostro possesso –aveva scritto Macaddino- potrebbe tardare per mancanza di fondi”.

Francesco Mezzapelle

15-01-2016 12,00

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