Lavoratori edili trapanesi in piazza a Roma

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Marzo 2019 13:41
Lavoratori edili trapanesi in piazza a Roma

Tumbarello (Feneal Uil Trapani): “Porteremo in piazza le richieste del settore costruzioni per il territorio” “Sbloccare le opere canterabili, far partire il Patto per il Sud 2019 con l’attivazione dell’incentivo occupazione per il Mezzogiorno, mettere in sicurezza scuole e strade provinciali, riqualificare i centri storici, promuovere investimenti in infrastrutture”. Sono queste le richieste per il rilancio del settore edile trapanese che la Feneal Uil Trapani porterà in piazza venerdì prossimo, 15 marzo, in occasione dello sciopero generale proclamato da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil con una manifestazione che si terrà a Roma, in piazza del Popolo.

“Una delegazione di lavoratori – afferma il segretario generale Feneal Uil Giuseppe Tumbarello – partira per la Capitale per manifestare la voglia di futuro, la voglia di scommettere, attraverso il lavoro, su un Paese più giusto  e moderno. I sindacati del comparto chiedono che le risorse stanziate vengano spese presto e bene, per tutte le grandi e piccole opere necessarie a creare occupazione e rilanciare il Paese. Serve una politica industriale per far ripartire l’edilizia, la filiera dei materiali (cemento, laterizi, lapidei, legno) e dell’arredo.

Servono strumenti finanziari ad hoc, anche con il protagonismo di Cassa Depositi e Prestiti, che favoriscano investimenti immediati e a medio termine, per rilanciare le grandi aziende dei nostril settori e quindi tutto un indotto di piccole e medie imprese, anche artigiane. La provincia di Trapani soffre ormai da un decennio la crisi del settore delle costruzioni. Le tante iniziative che abbiamo portato avanti negli anni a livello locale e regionale non hanno dato i frutti sperati, per questo è il momento dello sciopero generale per dire basta alla perdita dei posti di lavoro e alla chiusura delle aziende.

Vogliamo lavoro che dia dignità alle persone e a questa provincia. All’indomani dello sciopero torneremo a chiedere a Comuni, Libero Consorzio e Regione l’attivazione di tavoli per affrontare i problemi del comparto costruzioni”. [gallery link="file" size="medium" ids="49501"]

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