“La terra di Yrmn” del "pantesco" Ferrari in concorso al Festival Archeologico di Rovereto

Il documentario racconta il lavoro svolto ogni estate da archeologi e studenti dei diversi atenei a Pantelleria

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
05 Ottobre 2023 12:53
“La terra di Yrmn” del

Il documentario “La terra di Yrnm” del regista Nicola Ferrari è stato selezionato tra le opere in concorso nell’edizione 2023 del RAM Film Festival (Rovereto Archeologia Memorie) iniziato ieri 4 ottobre e che terminerà domenica 8. Il documentario concorre al premio del pubblico ma sarà anche valutato da una giuria di esperti per contendersi il premio “Cinema Archeologico”. La proiezione avrà luogo domani 6 ottobre alle 17.45 presso il Teatro Zandonai.

Il documentario era stato presentato nella Sala Consiliare del Comune di Pantelleria, in anteprima nazionale, il 10 marzo 2023, Giornata dei Beni Culturali dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa. 

A guidare lo spettatore, con un racconto che prende per mano e conduce alla scoperta dei maggiori siti archeologici dell’isola, è proprio lui, Sebastiano Tusa. L’archeologo, tragicamente scomparso il 10 marzo 2019 nel disastro aereo del volo dell’Ethiopian Airlines, in qualità di soprintendente e poi assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana ha diretto per oltre vent’anni gli scavi archeologici nei diversi siti dell’isola.

Il documentario racconta il lavoro svolto ogni estate da archeologi e studenti dei diversi atenei internazionali che raggiungono l’isola per continuare gli scavi nei siti dell’Acropoli di San Marco e Santa Teresa, nel villaggio dei Sesi di Mursia e nel Tempio della fertilità del lago di Venere (Bagno dell’Acqua). Aree archeologiche tra le più importanti del Mediterraneo. A partire da Maurizio Cattani, che quest’anno si è aggiudicato il 17esimo Premio “Progetto da Pantelleria”, a Massimiliano Marazzi della Suor Orsola Benincasa di Napoli, Carrie Murray dell’università canadese del Quebec, Thomas Schäfer dell’università tedesca di Tubinga che da 24 anni scava con i giovani archeologi sull’acropoli di San Marco, Martina Alimonte, Heidi Hänlein-Schäfer, Eddy Famularo, Daniela Orsini, fino agli studenti dei corsi di archeologia delle varie università coinvolte negli scavi.

Nicola Ferrari, regista dell’opera, non è Pantesco di nascita ma a Pantelleria ha dedicato negli ultimi anni diverse opere. Dopo avere lavorato come filmmaker in giro per l’Italia, nel 2008 fonda l’associazione culturale Obiettivo Mediterraneo insieme ad Anna Silvia e da allora si dedica alla realizzazione di documentari sulle realtà delle Isole Minori italiane.

Ricordiamo, a titolo d’esempio, Pantelleria isola di pietre e di civiltà (2010) con un episodio sul Lago di Venere, Il Paradiso degli altri (2011), Cirri di ventu (2017), La luna di Gabriel (2019) in collaborazione con Salvatore Gabriele, direttore del quotidiano Pantelleria Internet-News dall’Isola, I guardiani della terra (2019) documentario in cinque parti sostenuto dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria che racconta la coltivazione della vite ad alberello attraverso il lavoro del contadino pantesco che diventa così “guardiano”, ovvero custode, di qualcosa di molto prezioso.

Giuliana Raffaelli

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