Ci sarebbe stata una catena di "grave gestione" da parte della dirigenza generale dell'Asp di Trapani con ritardi, omissioni, informazioni parziali e comunicazioni non tempestive dietro allo scandalo dei 3.308 esami istologici tenuti nei cassetti dall'Azienda sanitaria, con alcuni pazienti che hanno dovuto aspettare fino a 8 mesi per avere il responso. E' quanto emerge dal documento dell'Assessorato regionale alla Sanità con allegata la relazione degli ispettori della Regione consegnati al governatore Renato Schifani, che l'ANSA ha avuto modo di leggere. Sette le contestazioni che vengono fatte dagli ispettori all'Asp.
- La tardiva nomina del direttore sanitario aziendale avvenuta soltanto nel mese di settembre 2024, e non risultano atti relativi al coinvolgimento del responsabile del rischio clinico e qualità, in questa grave vicenda, da parte della nuova direzione strategica;
- Carenza di anatomopatologi nel reparto. Lo scorso 4 marzo 2025 dalla Siapec (Società Italiana di anatomia patologica e di citologia diagnostica) sarebbe emerso ogni dirigente medico anatomopatologo dovrebbe eseguire almeno 2.500 diagnosi l’anno. Ma attualmente con i personale presente il numero di diagnosi compreso sarebbe tra circa 500 e 1700, sia nel 2023 che nel 2024;
- Sotto dimensionamento dei carichi di lavoro per ciascun dirigente medico anatomopatologo;
- Durante la visita ispettiva del 3 marzo 2025, non è stata fornita, nonostante richiesta, alcuna evidenza documentale di linee guida o procedure adottate dal servizio di anatomia patologica in ottemperanza alle linee guida emanate dal Ministero della Salute del 2015;
- Nel passaggio alla nuova gestione non si è dato seguito alla disposizione del direttore sanitario, pro tempore, per risolvere la criticità legata ai ritardi di refertazione e consegna degli esami istologici;
- L’assessorato ha avviato una indagine conoscitiva per sapere i tempi medi di esecuzione per le prestazioni di anatomia patologica eseguiti presso gli enti del sistema sanitario regionale: emerge un tempo di refertazione tra i 10 e di 20 giorni lavorativi;
- L’organizzazione interna non è fluida e tempestiva delle pratiche istologiche: le problematiche nel coordinamento delle attività tra il personale e la carenza di un sistema di controllo in tempo reale delle diagnostiche, hanno diluito i tempi di attesa.
Intervistato sulla questione a Catania, a margine dell’incontro sugli 80 anni del quotidiano La Sicilia, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani ha così dichiarato: "Sulla vicenda dei referti in ritardo all’Asp di Trapani sento di scusarmi nei confronti di quelle persone che in questi momenti stanno ricevendo i risultati positivi, purtroppo, sulle loro patologie. Non ho responsabilità diretta sulla questione, ma in politica chi sta al vertice deve assumersi responsabilità che non sono sue, facendo propri anche gli errori altrui. Errori commessi, per i quali saremo estremamente rigorosi. La percentuale di referti positivi è del 5%, quindi sono circa 160-170 i casi. Si stanno raggiungendo in queste ore le famiglie per informarle, in maniera tale che si accelerino i processi di terapia".