Indagine antimafia tra Mazara e Marsala: questioni legali sulle intercettazioni telefoniche

Il giudice si riserva una decisione sulle eccezioni presentate dalla difesa e rinvia l’udienza a luglio

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Giugno 2025 13:49
Indagine antimafia tra Mazara e Marsala: questioni legali sulle intercettazioni telefoniche

Si è tenuta nell’aula B2 del bunker di Pagliarelli l’udienza preliminare, presieduta dal giudice Ivana Vassallo, che ha coinvolto 16 persone nell’ambito di una vasta indagine antimafia tra Marsala e Mazara del Vallo. Il blitz delle forze dell’ordine, condotto dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha smantellato un’organizzazione mafiosa che esercitava un controllo esteso sulle zone rurali del Trapanese. Le indagini hanno scoperto una complessa rete di intimidazioni, estorsioni e un episodio di turbativa d’asta relativo a una vendita giudiziaria presso il Tribunale di Marsala.

Secondo gli investigatori, l’organizzazione controllava pascoli e allevamenti, ed era guidata da Pietro Burzotta, genero del defunto boss Vito Gondola, storico reggente del mandamento. Gondola, morto oggi, era considerato una figura centrale nel sistema di comunicazioni tramite pizzini di Matteo Messina Denaro. La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha inoltre ricostruito che Domenico Centonze, 49 anni di Mazara, avrebbe sostituito nel ruolo di capo mandamento Dario Messina, attualmente in carcere.

Anche il fratello di Dario Messina, Alessandro, è detenuto.

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