Il Tribunale per i Diritti del Malato dell’Ospedale “Abele Aiello” di Mazara del Vallo suona l’allarme a causa dell’emergenza internazionale dovuta al diffondersi del virus da Covid-19, più comunemente denominato Coronavirus. Dopo l’espandersi del contagio in Italia nelle ultime settimane, con circa 3000 contagiati, in particolare nelle regioni settentrionali, il Tdm, coordinato da Natale Russo, valuta alto il rischio che tale virus possa propagarsi ancor più di quanto non sia finora avvenuto in Sicilia.
Per questo, esorta l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani a mettere in atto tutte quelle disposizioni utili per rendere concreto quanto riportato nell’atto aziendale 2019 redatto dal suo direttore Avv. Fabio Damiani, all’interno del quale si prevede per il nosocomio mazarese l’apertura dell’UOC di rianimazione con un cospicuo numero di posti letto. Tutto ciò affinchè l’ospedale possa farsi trovare pronto ad accogliere eventuali casi di pazienti contagiati da Coronavirus a Mazara e nelle zone del relativo distretto ospedaliero.
Il Tdm si rende conto che il periodo per realizzare tutto ciò, visto l’avanzare del contagio, è alquanto breve, ma al contempo si dice certo che si è ancora in tempo per organizzarsi e fronteggiare l’emergenza, in quanto l’Ospedale “Abele Ajello”, qualificato come DEA di 1° livello, potrebbe usufruire delle apposite agevolazioni che accelererebbero l’iter per mettere in moto tale struttura. Il Tribunale dei Diritti del Malato, per voce del suo coordinatore, si augura che al più presto possa essere presa in considerazione e valutata positivamente la loro segnalazione da parte di chi ha la possibilità di agire in merito e che l’UOC di rianimazione possa funzionare nelle sue reali potenzialità.
Tommaso Ardagna