C'era una volta una ragazzina venuta dai Paesi del Nord, dove un grave incidente in una centrale nucleare aveva indotto le autorità locali ad organizzare viaggi all'estero per i bambini esposti alle emissioni nocive dell'impianto presso famiglie affidabili che potessero accoglierli garantendo un ambiente sano dal punto di vista relazionale oltre che sanitario. Trascorsi alcuni mesi, la ragazzina e i suoi compagni ritornarono a casa, serbando il lieto ricordo delle giornate spensierate trascorse nel Paese dove splende sempre il sole... Non immaginava, la giovane Irina, che quel Paese sarebbe nuovamente tornato un inatteso e provvidenziale punto di riferimento nella sua vita, quando - ormai giovane donna - cominciò ad udire gli inquietanti boati delle bombe esplose ad una manciata di metri da casa sua... Non pensava, Irina, che ancora una volta dovesse lasciare il suolo natío per preservare il proprio stato di salute raggiungendo mete più sicure...
Questa volta, a seguirla, il suo piccino - il piccolo Lev - un angelo dai riccioli biondi e gli occhi color del cielo, che stava ancora giocando con i suoi balocchi quando la mamma lo spinse imbacuccato in una corsa verso l'ignoto... Passarono giorni, e un nastro d'asfalto li condusse laddove Irina bambina era giunta trent'anni prima, con il suo bagaglio da ragazzina e le trecce color del grano. Ad accoglierli, le stesse amorevoli persone che tanti anni addietro l'avevano rasserenata... Ancora una volta, la salvezza aveva il volto della generosa ospitalità e del grande "cuore di Trinacria!"
La storia vera di Irina nasce nel lontano 1986 quando, a seguito dell'esplosione di un reattore nella centrale nucleare di Chernobyl, fu deciso di allontanare molti minori dall'area circostante il luogo dell' incidente per evitare la ricaduta nefasta delle radiazioni sulla loro salute. A distanza di più di trent'anni, il destino di questa giovane donna le ha concesso di ritrovare coloro che anni prima l'avevano ospitata a Partanna (TP): con lei anche il figlioletto di sette anni, oggi accolto con grande gioia dai suoi nuovi compagni di scuola del plesso Collodi dell'Istituto Comprensivo "Rita Levi-Montalcini", dalle maestre e dal personale scolastico e amorevolmente accudito da due straordinarie "madrine": le signore Margherita Asaro e la mamma, Lidia Accardi, con tutta la famiglia Asaro e il piccolo Luca, primo compagno di giochi di Lev in questa nuova avventura si stanno prodigando con generosità e affetto affinché anche questo nuovo soggiorno di Irina in Sicilia abbia lo stesso benefico effetto del primo...!