"Giornata del mare", Messina (Ugl): "L'Economia marittima passa dal rispetto del mare"

"Serve più consapevolezza nel rispetto del mare e delle sue risorse”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Aprile 2024 15:37

"La “Giornata del mare e della cultura marinara” è stata Istituita nel 2017, grazie a una specifica integrazione del Codice della nautica da diporto (D. Lgs. 3 novembre 2017, n. 229 – Art. 52) e mira a sviluppare la cultura del mare intesa come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico". A dichiararlo Giuseppe Messina, Dirigente nazionale Ugl ed esperto di settore. "La scelta dell’11 aprile non è casuale ma voluta – precisa Messina - per ricordare accaduto uno dei maggiori disastri ambientali marini che il nostro Paese ricordi.

accaduto più di di trenta anni fa. L’incendio e il successivo affondamento della petroliera “Haven” al largo delle coste liguri, nel golfo di Arenzano, in cui bruciarono circa 90 000 tonnellate di petrolio greggio delle 144 000 presenti al momento dell'incidente, oltre alle circa 1000 tonnellate di combustibile e i cui devastanti effetti sono ancora presenti al largo di quelle coste, con il relitto che giace tuttora su quei fondali. L'11 aprile 1991 alle 12:30, durante un'operazione di travaso di greggio dalla stiva 1 (a prua) alla stiva 3 (al centro della nave), forse per il malfunzionamento di una pompa, si verificò un'esplosione che fece saltare cento metri di coperta nella parte prodiera, in un tratto di mare profondo 94 metri davanti a Voltri, quartiere posto all'estremità di ponente di Genova. L’istituzione della “Giornata del mare” ha, quindi, uno scopo educativo – conclude - ed è finalizzato a sviluppare la coscienza marittima soprattutto nelle nuove generazioni.

Mira anche a valorizzare e dare il giusto valore culturale alle tradizioni marinare del nostro Paese. Il mare riveste un ruolo chiave nello sviluppo dell’intera economia nazionale è una straordinaria risorsa dal punto di vista sociale, culturale ed economica del nostro mare, perchè rappresenta un patrimonio di inestimabile valore scientifico, ambientale e archeologico che abbiamo il dovere di tramandare alle future generazioni. anche perché assume".

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