La Scuola Permanente dell'Abitare, con la partnership dell'Università di Pescara - Dipartimento di Architettura e il contributo della Fondazione Bertarelli organizzano l'edizione 2014 della Summer School Residenziale di Architettura, che avrà come tema: LA CITTA' La città mediterranea, la città stato, la metropoli, la favela.
Un viaggio studio tra la Toscana e la Sicilia che prevede la presenza di 15 corsisti selezionati tra giovani architetti e professionisti del settore e 15 tra docenti, tutor, e assistenti, a cui di aggiungeranno di volta in volta relatori di grande fama come l'antropologo Pietro Meloni; lo scrittore, artista e designer Stefano Casciani; il geografo Franco Farinelli, l'architetto Edoardo Milesi e altri ancora.
Otto giorni residenziali, 72 ore di didattica organizzate secondo lezioni frontali, laboratori, lectio magistralis e dibattiti che si svolgeranno presso il Monastero di Siloe a Cinigiano (Gr), il Nuovo Spazio Astrusi Off a Montalcino (SI) e il Baglio di Stefano a Gibellina (Tp)
L'obiettivo proposto ai discenti è quello di analizzare la città contemporanea attraverso la sua storia nelle culture mediterranee, affrontando il tema della progettazione nei suoi differenti approcci.Città è abitare insieme, costruire insieme, condividere esperienze. Abitare è un bisogno e abitare insieme, per l'uomo, una necessità. Possiamo dire che la forma architettonica nasce dal bisogno collettivo di stare assieme, di vivere assieme ad altre persone, condividere con altri spazio e tempo.
Abitare quindi significa costruire e coltivare relazioni.L'architetto deve essere consapevole del potere dell'architettura e della sua possibilità di ispirare, motivare e innescare processi sociali e questo soprattutto perché l'architettura è prima di tutto un gesto collettivo. L'architetto e l'architettura non sono campi dove si può agire da soli e quando la progettazione non è più un atto puramente autoritario e intellettuale diventa uno scambio.
Progettare e costruire, uscendo dal ruolo classico imposto dalla società, o dalla routine, significa poter diventare promotore, non di un progetto, ma di un proprio modo di operare all'interno di una personale visione del mondo.
I laboratori saranno:
L'OSTELLO COME NUOVO MODELLO RICETTIVOIl laboratorio di progettazione prenderà in esame le diverse ipotesi ricettive adatte ai centri storici della città mediterranea per concentrarsi sul riuso del complesso monastico di Sant'Agostino a Montalcino (Si) già seminario vescovile e recentemente dismesso da casa per anziani. Il progetto avrà come requisito principale la sostenibilità economica sia nell'intervento di restauro che in quello gestionale.
LE FATTORIE SOCIALIIn un periodo storico di abbandono delle campagne dove la produzione agricola non riesce a giustificare in vestimenti nel settore, occorre pensare a usi alternativi delle nostre masserie anche in considerazione dell'alto valore terapeutico e didattico di una vita guidata dai cicli della natura. Non soltanto rivolto alle fasce deboli della popolazione, ma anche alla formazione di chiunque desideriun approccio critico alle proposte di un mercato anche alimentare sempre più artificiale e invasivo.Il progetto verrà confezionato su una realtà già in atto a Cinigiano (Gr).
CO-HOUSING E VILLAGGIO MULTI CULTURALERiuso anche in termini di nuove tipologie residenziali pensate in funzione di nuove organizzazioni sociali dove il dialogo interculturale diventa anche la premessa per occasioni di occupazione che a partire dall'autocostruzione rendono possibile il recupero del patrimonio esistente urbano ed extraurbano.
(comunicato stampa)
04/07/14 12,30
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