Fabio Rustico, dai campi della Serie A a quelli agricoli dell'amata Sicilia

L’ex calciatore dell’Atalanta, di origini mazaresi, oggi si dedica a tempio pieno alla sua azienda agricola

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Gennaio 2022 13:36
Fabio Rustico, dai campi della Serie A a quelli agricoli dell'amata Sicilia

Spesso ci chiediamo quale vita conducano i calciatori di serie A “dopo aver appeso -come si suol dire- le scarpe al chiodo”. Su facebook tante sono le rubriche che parlano della vita post-calcistica di quanti sono stati protagonisti dei campi da gioco e dei quali raccoglievamo le figurine adesive da incollare nell’album annuale delle Edizioni Panini dedicato al Campionato Italiano di Calcio.

Pochi forse sanno che uno dei tanti protagonisti delle stagioni del Campionato di calcio degli anni ’90 ha origini nostrane e che, finita la sua carriera calcistica, è tornato a vivere nella sua terra coltivando la passione per l’agricoltura e per i suoi eccezionali prodotti. Parliamo di Fabio Rustico, ex difensore dell’Atalanta del mitico Emiliano Mondonico . Cresciuto nel vivaio degli orobici, Rustico comincia la carriera calcistica nelle categorie minori, militando in prestito nel Leffe e nella Solbiatese.

Nella stagione 1996-97 ritorna all'Atalanta, dove diventa un pupillo dell’allenatore Mondonico che lo fa debuttare nella partita casalinga contro la Fiorentina. Le prestazioni positive gli garantiscono un posto in pianta stabile in prima squadra. Durante l'estate seguente è aggregato alla Nazionale Under-23 con cui vince i Giochi del Mediterraneo del 1997. Nel corso della sua carriera Fabio marca attaccanti come Ronaldo, Batistuta e Alen Boksic e gli fa “sentire i tacchetti” come si dice in gergo calcistico per quei difensori che fanno della forza e delle velocità le loro armi migliori.

Dopo nove stagioni disputate con l'Atalanta, nel 2004 prende la decisione di dedicarsi interamente alla politica, attività svolta fino al 2008 con il ruolo di assessore allo Sport e alle politiche Giovanili del Comune di Bergamo. Pertanto, chiude anticipatamente la carriera agonistica con 123 presenze nell'Atalanta, delle quali 63 in serie A.

Durante la sua carriera di calciatore Fabio Rustico si distinguerà per essere un giocatore “fuori dagli schemi” nella vita privata, conservando la sua ideologia ed il suo modo di essere; insomma non sosteneva la vita che spesso fuori dai campi da gioco conducono i calciatori: lusso e mondanità. Terminata l'esperienza politica, Fabio Rustico si trasferisce in Sicilia, terra dei genitori originari proprio di Mazara del Vallo. Avvia un'azienda agricola con terreni presso Selinunte, Mazara del Vallo e l'isola di Pantelleria ove gestisce un agriturismo; per la verità continua anche l’impegno politico con una candidatura alle elezioni comunali di Mazara del Vallo.

Poi ha deciso di dedicarsi a tempo pieno al lavoro dei campi, ha piantato vigne e uliveti che oggi producono a pieno a regime (in foto collage di copertina: Fabio Rustico ai tempi dell'Atalanta e poi su un trattore nelle campagne mazaresi) . A Pantelleria coltiva i capperi, a Selinunte ha pure avviato un allevamento di lumache e produce anche olio. Qualche tempo fa con il sorriso e l'ironia che lo contraddistingue da sempre ebbe a dichiarare: "Non ho molto da raccontare, faccio il contadino.

Praticamente, è cambiato pochissimo: prima facevo lo zappatore in campo e adesso lo faccio sotto il sole della Sicilia". Quasi ogni mese però Fabio Rustico torna a Bergamo a trovare i propri figli ed il padre in ufficio per la gestione amministrativa dell’attività agricola siciliana.

Quand'ero calciatore –ha dichiarato di recente Rustico alla Gazzetta dello Sport- giravo con una Fiat Panda e non avevo la televisione, tantomeno la Playstation. Tenevo la barba lunga, usavo poco il telefono, preferivo la lettura. Sono un lupo solitario. Ora faccio l'agricoltore, mai stato più felice. Ho 45 anni e vivo in Sicilia, dividendomi tra Mazara del Vallo, Selinunte, Pantelleria. Goethe ha scritto che se non visiti almeno una volta la Sicilia, non riesci a capire l'essenza dell'Italia. Per questo mi sono trasferito qui”.

Parlando della sua “nuova” vita Fabio Rustico ha sottolineato: “fare l'agricoltore è il lavoro più bello del mondo perchè ti regala un senso di libertà, sei a contatto con la natura, ti sporchi le mani. E non dai conto a nessuno. Non posso fare a meno della luce e dei colori della campagna. E' una vita austera: coltivo l'uva e la vendo alle cantine, mentre l'olio preferisco venderlo al dettaglio. L'agricoltura te la godi all'inizio delle coltivazioni, quando vai a raccogliere i frutti.

Fare il calciatore era più stressante, ma era una bella Atalanta la mia con Inzaghi e Caccia. Quella del calciatore era una vita dorata, ma militare. E io non sono così"

Francesco Mezzapelle 

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