Elicottero alla ricerca di rifiuti pericolosi, interrogazione in Senato di Maurizio Santangelo (Portavoce M5S)

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Luglio 2014 09:25
Elicottero alla ricerca di rifiuti pericolosi, interrogazione in Senato di Maurizio Santangelo (Portavoce M5S)

"Nei primi giorni di luglio 2014 è stato avvistato nei cieli del territorio mazarese, in provincia di Trapani –questo quanto si legge nell'interrogazione presentata nella seduta n. 284 del Senato-

un elicottero della "Helica", un'azienda di telerilevamento aereo specializzata nella misurazione di parametri fisici e geochimici del suolo terrestre. Risulta essere una misura a carattere preventivo attuata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare al fine di effettuare un'attività di monitoraggio in alcune zone del sud Italia. Ulteriori avvistamenti nella medesima area della provincia trapanese si sono verificati anche nei mesi precedenti". 

Sulla presenza nei nostri cieli di questi elicotteri, già nei giorni scorsi la nostra redazione aveva scritto in merito, il senatore Santangelo (vedi foto 2) ha così scritto nella sua interrogazione al Governo: "Tale operazione è legata al programma operativo nazionale (PON), "Sicurezza per lo sviluppo - obiettivo convergenza 2007/2013". Esso è destinato alle aree del Mezzogiorno del Paese al fine di colmare il divario economico e sociale nei confronti delle regioni centro-settentrionali.

Il programma è previsto nell'ambito della politica di coesione 2007-2013 e della nuova programmazione dei fondi strutturali. Il PON prevede uno stanziamento di fondi comunitari (poco più di un miliardo di euro) così ripartiti: asse 1, sicurezza per la libertà economica e d'impresa; asse 2, diffusione della legalità; asse 3, assistenza tecnica. Ognuna delle categorie prevede differenti sottocategorie di interesse specifico: in particolare, all'asse 1 è previsto lo stanziamento di un ammontare di circa 85 milioni di euro per la tutela ambientale.

Tali fondi sono alternativamente destinati, sulla base di progetti specifici, al comando generale dell'Arma dei Carabinieri, alla Direzione generale per la difesa del suolo del Ministero dell'ambiente, o, infine, ai singoli Comuni del Mezzogiorno. Alle singole voci di spesa per la tutela ambientale sono previste attività di monitoraggio sia delle aree marine protette che del rischio idrogeologico, entrambi oggetto di reati ambientali;

L' elicottero, impiegato in un'operazione legata alla prevenzione e repressione dei reati ambientali, operava tramite l'uso di un sensore a raggi gamma, atto alla misurazione delle variazioni di parametri fisici e geochimici del suolo terrestre. La strumentazione utilizzata misura i parametri più importanti ossia la conducibilità, la suscettività magnetica, la densità e la concentrazione dell'elemento radioattivo. Compito del velivolo è quello di mappare il territorio e di scandagliare il sottosuolo di cave dismesse e misurare eventuali emissioni radioattive di metalli e gas.

I dati raccolti permetteranno di capire se queste aree siano state riempite in maniera illegale o se siano ancora utilizzate per smaltire abusivamente rifiuti o sostanze tossiche. Verrà, infatti, rilevata ogni tipo di radiazione, sia generata da cause naturali sia dovuta alla presenza di discariche clandestine di rifiuti tossici e anche radioattivi;soltanto in seguito all'analisi della mappatura da parte dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente si potrà ottenere un quadro chiaro e preciso dello stato di salute del territorio e degli eventuali rischi per la popolazione residente;inoltre, risulta agli interroganti che l'elicottero della Helica stia effettuando la scansione di un'area di 4.000 chilometri quadrati interessando alcune province della Campania, Sicilia, Calabria e Puglia;considerato che:

dai dati del dossier Ecomafia 2014 di Legambiente, la Sicilia è seconda in classifica per reati ambientali; sono state accertate 29.274 infrazioni nel solo 2013, una media di 80 al giorno. In larga parte hanno riguardato il settore agroalimentare, il 22 per cento delle infrazioni ha interessato invece la fauna, il 15 i rifiuti e il 14 per cento il ciclo del cemento. Molte delle inchieste avviate nell'ultimo anno in Sicilia riguardano smaltimenti illeciti di rifiuti speciali, i più costosi da smaltire;

Legambiente evidenzia che nei comuni del cosiddetto vallone, in provincia di Caltanissetta, il rischio di contrarre un tumore è del 43 per cento. A Gela, dov'è nota la presenza di raffinerie e industrie petrolchimiche il rischio è del 12 per cento. Risulta paradossale il fatto che chi vive vicino alle industrie petrolchimiche ha meno possibilità di ammalarsi di tumore rispetto a chi abita nei pressi di una miniera abbandonata;

inoltre, il 6 maggio 2014 il gip di Palermo ha disposto il sequestro preventivo del complesso industriale della distilleria "Sicilia Acquaviti" e terreni limitrofi per circa 162.000 metri quadrati, in contrada Digerbato a Marsala (Trapani). Sono in atto indagini sull'attività illecita dell'azienda, nello specifico per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Il sequestro è cessato il 17 giugno, tuttavia dall'inchiesta ancora in corso è emerso che pericolosi scarti della distillazione, e in particolare borlande (propanolo, butanolo, metilpropanolo, pentanolo e altri pentanoli isomeri) venivano da tempo sversati nei terreni circostanti e all'interno di vicine cave di tufo abbandonate, finendo così nel sottosuolo.

Il tutto avveniva, peraltro, a poca distanza dai pozzi dell'acquedotto comunale di Marsala. Inoltre, recentemente, a seguito di uno studio interuniversitario sulle acque italiane, realizzato nell'ambito del progetto europeo "Eurogeosurvey geochemistry expert group", è stata stilata la classifica dei comuni con la più alta concentrazione di nitrati e Marsala, con 228 milligrammi per litro, è in cima alla graduatoria,si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;se abbia notizia delle operazioni di monitoraggio svolte dall'elicottero di Helica e se questo offra adeguate certezze di rilevamento di eventuali sostanze tossiche presenti nel sottosuolo, alla luce degli sconfortanti rapporti di Legambiente riguardanti la Sicilia e in generale le zone del nostro territorio maggiormente interessate da problematiche legate a reati ambientali;

se ritenga opportuno adottare ulteriori misure volte a porre assoluto rilievo al diritto ad un ambiente salubre come definito dalle sentenze n. 210 e n. 641 del 1987 della Corte costituzionale, e quali provvedimenti, nell'ambito delle proprie competenze, intenda intraprendere al fine di contrastare con fermezza i reati ambientali".

Francesco Mezzapelle

22-07-2014  11,15

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