​25 aprile a Pantelleria, il discorso del Colonnello Franco Linzalone

Le scelte di uomini e donne che hanno combattuto per liberare l’Italia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Aprile 2024 14:06
​25 aprile a Pantelleria, il discorso del Colonnello Franco Linzalone

Durante la cerimonia per ricordare il 25 aprile che si è svolta ieri a Pantelleria in Piazza Cavour, nel discorso del Colonnello Franco Linzalone, Comandante del Distaccamento Aeroportuale dell’Aeronautica Militare, è stata posta l’attenzione sull’operato di uomini e donne comuni che si sono trovati a impugnare le armi e a combattere per la liberazione dell’Italia. Persone normali che si sono trovate a fare scelte difficili.

Dopo avere salutato il Sindaco, le Autorità, i Circoli e tutti i cittadini, il Colonnello ha ricordato che “quest’anno la Festa della Liberazione compie 79 anni. Sono passati tanti anni e molti di quelli che hanno vissuto quegli eventi non sono più con noi. Ed è proprio per questo motivo che tale celebrazione acquista sempre maggior valore ogni anno che passa”. La memoria è infatti resa viva grazie al ricordo che le persone fanno di eventi ormai lontani nel tempo. Eventi che non devono essere dimenticati perché proprio su di essi si fonda la nostra Patria.

“Quando ero più giovane ho avuto modo di conoscere e parlare con chi aveva vissuto direttamente quegli eventi” ha aggiunto Linzalone. “Erano persone normali che all’improvviso si sono travate a fare una scelta difficile e per nulla scontata, in un momento in cui l’Italia attraversava il suo momento più buio. Sono le scelte fatte dai quei militari che dopo l’8 settembre non hanno più voluto combattere dalla parte sbagliata della storia, che hanno saputo morire, come i soldati e gli ufficiali della divisione Acqui a Cefalonia, o che sono stati deportati nei lager. Sono le scelte di quegli uomini e quelle donne che hanno preso le armi e hanno combattuto per liberare l’Italia. La Resistenza in Italia a differenza di altri Paesi, non è stata la continuazione di una guerra provvisoriamente persa, ma la rivolta di un Paese contro il proprio passato più oscuro e negativo”.

Dalla Liberazione, dalla conquista della Resistenza, è nata la Costituzione italiana che è la vera eredità della Resistenza, il vero simbolo dell’antifascismo. “La Costituzione Italiana non è neutra, non è stato il frutto di un compromesso” sottolinea il Colonnello.“La nostra Costituzione è antifascista nell’anima, perché proclama una serie di diritti fondamentali inviolabili, come la libertà di voto, il pluralismo dei partiti, la divisione dei poteri dello Stato, tutti elementi che contrastano con l’idea che era stata del fascismo di partito unico, di stato gerarchico, di assenza di elezioni e pluralismo”.

Poi pone una domanda al pubblico presente: “Che senso ha festeggiare la liberazione a Pantelleria? Quando è iniziata la Resistenza, Pantelleria era già stata liberata dagli Alleati da tempo”.

La risposta è nell’istituzione della data del 25 aprile come festa nazionale avvenuta nel 1946 su proposta del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi con decreto firmato dal Re Umberto II “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano”. “Questo dimostra che il 25 Aprile non è solo la festa dei partigiani o la festa di una parte del Paese” conclude Linzalone.“Il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani. E senza il 25 aprile non ci sarebbe stato il 2 giugno, quindi la Repubblica e la nostra Costituzione”.

Giuliana Raffaelli

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