Dr. Nicolò Di Giovanni: “Mazara rischia seriamente di non avere più un OSPEDALE”

Redazione Prima Pagina Mazara
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24 Luglio 2013 22:46
Dr. Nicolò Di Giovanni: “Mazara rischia seriamente di non avere più un OSPEDALE”

Dottor Nicolò Di Giovanni, qualche giorno fa Lei ha chiuso la sua carriera ospedaliera dopo oltre 40 anni di servizio. Come giudica il suo percorso professionale?"Soddisfatto certamente per aver creato la cardiologia moderna in provincia di Trapani; unico servizio di eccellenza

creato a Mazara negli ultimi 30 anni alla luce che progressivamente la città ha perso molte strutture ed uffici di pubblico servizio. Allo stesso tempo sono preoccupato per il futuro di questo servizio di Cardiologia che è stato trasferito a Castelvetrano dopo la chiusura dell'ospedale "Abele Ajello"".

 

Perché? L'Unità di Cardiologia non avrà una sua autonomia presso l'Ospedale "Vittorio Emanuele II" in modo da ritornare presso L'Ospedale "Ajello"?."Si parla di accorpamento con l'Unità di Castelvetrano, questa è una soluzione? Per me no, sarà un'emulsione, come miscelare acqua ed olio, non serve né per friggere e né per bere. Accorpandolo a Castelvetrano non vi sarà più una Cardiologia a Mazara".

Eppure qualche giorno fa sulla riapertura dell'Ospedale "Ajello", dopo i lavori di ristrutturazione, abbiamo avuto rassicurazioni da parte del manager dell'Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola a seguito di un incontro con il sindaco Nicola Cristaldi."Si, sono convinto che i lavori si faranno, sarà una bella palazzina, d'altronde un appalto così sostanzioso non può che suscitare interessi. Ma sarà un ospedale? Solo gli ignoranti ed ingenui possono pensarlo, nel senso che disconoscono le normative in linea con la "spending review"; la legge Balduzzi prevede: che non possono sussistere ospedali con meno di 120 posti, la riduzione dei primariati e l'accorpamento dei reparti.

Quindi alla luce di ciò in Provincia di Trapani è prevedibile che rimarranno due o al massimo tre ospedali: Trapani e Marsala sono intoccabili, tra Mazara e Castelvetrano chi avrà maggiore potere contrattuale? Di fatto i trasferimenti dei reparti dell'Ospedale "Ajello" a Marsala e Castelvetrano sono serviti a riempire strutture prima semivuote".

Ciò significa che qualcuno ha fatto, e continuare a fare, delle false promesse?"Finora nessuna delle promesse fatte è stata rispettata, a partire dalla data del termine dei lavori che doveva essere inizialmente la fine del 2013 ed adesso si parla del 2015. Altra falsa promessa quella del rientro dei reparti presso il nuovo ospedale "Ajello" una volta completato, si sta procedendo di fatto ad accorpamenti con gli esistenti negli altri ospedali dove trasferiti".

Ma nel caso dell'accorpamento quale sarà il principio per l'affidamento della responsabilità dei reparti? Suppongo la professionalità maturata nel tempo."Io me lo auguro ma se così non dovesse essere avrò molto molto da dire su certi nomi".

Dottor Di Giovanni, in attesa della fine dei lavori dell'ospedale "Ajello", abbiamo l'area di emergenza-urgenza di via Livorno. Cosa ne pensa?"E' un "trasferimentificio"".

Ho un dubbio, secondo Lei anche quando i lavori per la ristrutturazione e messa in sicurezza fossero finiti entro 500 giorni, quando lo stesso ospedale entrerebbe a pieno regime?"Porto un esempio soltanto. Se per arredare una struttura di 300mq, qual è quella dell'ex Inail di via Castelvetrano da destinare a Poliambulatorio del Distretto Sanitario, sono passati più di un anno e l'Asp ha pagato un affitto senza poterne usufruire, presumo allora che per l'ospedale "Ajello" entrare a pieno regime passeranno almeno 5 anni. Quindi alla fine dal momento che la struttura chiusa a quando riaperta saranno passati almeno 10 anni senza che in questa fase l'ospedale registri un ricovero. Chi volete che autorizzi in queste condizioni un ospedale con tutti i requisiti necessari a Mazara del Vallo?"

La città segue con attenzione questa vicenda dell'Ospedale "Ajello", quale messaggio si sente di mandare ai mazaresi?"Devono smetterla di essere fatalisti ed al tempo stesso di accontentarsi di comunicati roboanti. Devono cominciare a pretendere di essere riconosciuti come cittadini di serie A con pieni diritti, a partire da quello alla salute, per non essere trattati come sudditi".

24-07-2013

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